venerdì 7 febbraio 2020

L'esultanza è figlia dell'ottimismo.
Si esulta solo dopo aver ottenuto un risultato tanto ambito, raggiunto col sacrificio e la determinazione che appartiene solo ai "grandi".
Il direttore fischia e tutto diventa movimento, tattica, cambio.
La battaglia ammonisce i cattivi e premia i buoni: il risultato umilia i perdenti ed inorgoglisce i vincitori.
La palla entra in porta e il mondo gioisce sempre per metà.
L'unico disinteressato alle gioie e ai dolori della tribuna, è l'artefice dell'obiettivo raggiunto.
I riflettori si spengono, le docce si chiudono e le distinte si archiviano, in attesa che la carta stampata possa ricordare per sempre che anche noi ci siamo giocati la nostra partita. 




meraklidikos@gmail.com

1 commento:

  1. Quante volte si urla dentro, per spegnere il fuoco che ti brucia e ti logora l'anima...quanto vorrei poter urlare di esultanza piuttosto che di rabbia. Vincitore è colui che riesce a farlo...!!! Buona partita a tutti allora con l'augurio che il goal dell'anima possa arrivare presto in questo corpo incazzato ��

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