venerdì 18 agosto 2023

Quando accendi un sigaro non vedi l'ora di tirare.
Una fiamma, due occhi chiusi e via.
Te ne freghi del come e del quando, perché ogni spazio temporale sembra eterno.
Fumi e godi di tutto ciò che vedi trasformarsi in cenere, perso nella quiete e nella pace di quello che stai respirando.
A metà strada ti accorgi che tutto questo bruciare è persino affascinante.
La cenere attaccata alle foglie ancora integre ti invoglia a continuare, a studiare attentamente le forme geometriche che si sviluppano andando avanti.
Quelle che assestano ciò che brucia.
Quelle che compongono i fumi nell'aria.
Non ti guardi neppure intorno perché sei disinteressato a ogni cosa.
Giocando e scherzando arriva il tuo momento, quello del giro di boa, quello che ti farà spegnere le cinquanta candeline.
Non tiri più come all'inizio, rallenti e tieni gli occhi sempre aperti.
Cresce in te la consapevolezza che la metà del sigaro che avevi a tua disposizione per sognare sta per finire.
Ogni boccata d'ossigeno acquista un valore diverso e ogni millimetro di cenere in più che vedi, ti aiuta a riflettere su ciò che hai fumato fino a quel momento.
Indice e medio cominciano a scaldarsi e questo preavvisa che tra qualche anno non sarà più facile tenere tutto stretto tra due dita.
La vita come un sigaro ammezzato, intenso e essiccato al punto giusto.
A volte amareggiata da un rhum ambrato, altre addolcita da tocchi di fondente.
La vita come il vizio del fumo.
Se fosse sempre come la prima volta, nessuno continuerebbe a dipendere dal tabacco, perché disgusta e delude.
La vita come esperienza da ripetere.
Col tempo non se ne può più fare a meno perché si impara ad amarla a tal punto da desiderarla per l'eternità.
Torneremo ad essere cenere dopo tanto vivere e tutto rimarrà ricordo delle cose belle che siamo stati in grado di sognare.
Io sto fumando ancora, e quando sigaro, rhum e cioccolato me lo permettono, alzo il mio sguardo verso il cielo con la speranza di vedere qualche stella cadente.
Sento che ho ancora tanti desideri da esaudire, ho ancora tante foglie da bruciare, ho ancora tanta vita da vivere. 




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mercoledì 16 agosto 2023

Ciro Scognamiglio.
Ex calciatore del Potenza Calcio che ha scritto pagine memorabili con una squadra forte e impossibile da dimenticare.
Dal 1990 al 1992 Ciro è stato uno dei gladiatori della difesa del Potenza di Mister Salvatore Di Somma e del Presidente Alessandro Geraldi.
In quegli anni ero uno studente che si preparava all'esame di maturità.
Lavoravo a tempo perso con Salvatore Pentangelo, il fotografo ufficiale del Potenza.
Non certo per diventare ricco, ma per riuscire a vedere le partite della mia squadra del cuore senza pagare.
In città era conosciuto come "Foto Rosario", e insieme a Enzo Bianchi immortalava allenamenti e sfide casalinghe della compagine capitanata da Paolo Crucitti.
La nostra amicizia nacque così, per caso, tra una fotografia e l'altra da lui ritirata nel negozio di Via Pretoria a qualche battuta al Viviani prima delle partite domenicali.
Poi le lezioni di chitarra, qualche pranzo a casa mia e Alex, il pastore maremmano che Ciro trasportava nel baule enorme della sua Volvo 740 POLAR.
Ricordo la prima volta che lo feci venire al Pantano di Pignola.
I moscerini e gli insetti di tutte le specie richiamati dall'umidità del lago, si infilavano nel pelo bianco appena lavato di Alex.
"Rò: ma arò cazz me purtat?".
Ridevamo a crepapelle.
Non ci siamo mai dimenticati l'uno dell'altro e la riprova l'abbiamo avuta qualche giorno fa.
Una telefonata, qualche messaggio e via, un abbraccio a La Spezia, per raccontarci più di trent'anni di vita trascorsa lontani.
Ho percepito nell'abbraccio di Ciro l'amore per Potenza e per il Potenza, l'emozione grande di una persona capace di ripetermi ancora una volta quello che ha sempre testimoniato coi fatti, e cioè che Potenza e il Potenza non si possono dimenticare facilmente.
Voglio condividere con tutto il popolo rossoblù la mia grandissima emozione, la storia di un'amicizia sincera, fatta di rispetto, amore per la città e per la maglia da lui indossata con grande orgoglio.
Per quella stessa maglia Ciro ha sempre dato tutto.
Sono convinto che chiunque si ricorderà di lui, troverà gradita e  buona l'occasione per fargli un saluto.
Grazie Ciro: uno di noi!



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martedì 15 agosto 2023

Eccolo qui il Ferragosto, è tornato per ricordarmi che oggi non ci saranno i rumori di sempre, che la mia cuginetta Laura compie gli anni e che tra poco tutto tornerà traffico e lavoro.
Ferragosto, il giorno in cui la Madonna è stata assunta in cielo, il giorno in cui alcuni chiedono di lavorare per guadagnare di più e molti scappano dal lavoro per affollare spiagge e montagne.
Ferragosto è tornato per ricordarmi che le vacanze stanno per finire per tutti, che domani fratello Christian compirà diciannove anni e papà Rocco festeggerà il suo cinquantesimo onomastico.
Mi chiedo se effettivamente questo è il giorno più bello dell'anno come in tanti ripetono, quello in cui il sole splende e scalda più del normale, quello dentro cui bisognerebbe tuffarsi a corpo nudo per lavare ogni rancore invernale lasciando che tutto si trasformi in urla di gioia.
Forse è così, forse no.
Di certo con l'estate addosso tutte le nostre vite si trasformano in qualcosa di più bello, ed è per questo che probabilmente giornate come queste vorrei non finissero mai.
Buon Ferragosto a tutti.
Buona vita a tutti.

Lorenzo


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martedì 1 agosto 2023

Il privilegio di stare da soli te ne regala sempre un altro più pregiato:
quello di poter scegliere di decidere con chi stare.



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