giovedì 14 dicembre 2023

L'amico del cuore non esiste.
È un concetto troppo impegnativo, estremamente difficile da spiegare, quasi impossibile da comprendere.
Esiste l'amico, punto, quello con cui ti fa piacere chiacchierare sempre, sorridere spesso e piangere ogni tanto.
L'amico è possibile, te ne accorgi perché quando esiste lo senti, lo vivi.
Ovunque si trovi, vicino o lontano che sia, ha la capacità di convincerti sempre che non ti tradirà mai.
Potrai essere certo di aver trovato il tuo tesoro solo quando riuscirai a credere che la persona con cui stai correndo la maratona della tua esistenza vale quest'immagine.
Oggi siamo arrivati al traguardo.
Ti aspetta un podio tutto d'oro conquistato a suon di lacrime.
Si continua a correre però, ognuno per la sua strada, ognuno incontro ai propri sogni.
Chi verso l'immensità del mare, chi verso la maestosità delle montagne.
L'amico del cuore non esiste, ma esisti ed esisterai per sempre tu.
Quel giorno tanto atteso finalmente è arrivato: conquista i traguardi a cui hai sempre ambito e non sfidare mai il tempo.
La corsa è una compagna di viaggio e non va mai cronometrata, e tu sai bene cosa vuol dire saper aspettare.
Coccola la tua nuova vita e taglia ogni nastro che riuscirai ancora a conquistare.
Io rimarrò nascosto ad aspettarti, vicino a tutti i podi che arriveranno, per festeggiare ancora con te, come abbiamo sempre fatto da quando ci siamo conosciuti tanti anni fa.
Viva l'amicizia.
Viva mamma Polizia di Stato.
Viva la vita che cambia.
Ciao Rosario: arrivederci a presto nella tua Sicilia.




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lunedì 4 dicembre 2023

"Sport, salute e legalità: i rapporti tra tifoserie, società sportive e forze dell'ordine".
Questo il tema discusso nel corso dell'interessante convegno organizzato dall'organizzazione sindacale FSP - Polizia di Stato.
Tra i relatori il dr. Giampietro Moscatelli, direttore del CNIMS (Centro Nazionale di informazione sulle manifestazioni sportive dell'Ufficio Ordine Pubblico della Segreteria del dipartimento di P.S.), il dr. Manuel Toscano, psicologo per lo sport dell'area Juventus e Nazionale Italiana di SCI di fondo.
Malù Mpasinkatu, direttore sportivo e opinionista televisivo, e lui, il dr. Alfredo Trentalange, dirigente benemerito A.I.A., già Presidente dell'A.I.A. e del settore tecnico della stessa associazione.
Al termine della mattinata, già di per se ricca di numerosi spunti di riflessione, ho avuto la fortuna di pranzare seduto al suo fianco e di poter scambiare diverse opinioni sul calcio che un tempo mi apparteneva e quello più moderno di cui proprio non riesco ad innamorarmi.
Ho conosciuto una bella persona, un professionista che ha saputo rivestire i diversi ruoli da lui ricoperti con grande ricchezza morale, nel rispetto di un'etica sportiva di raro spessore.
Grazie alla chiacchierata che mi ha concesso, ho capito quante volte ho sbagliato a giudicare eccessivi tutti i cartellini gialli e rossi che ho collezionato nella mia carriera amatoriale, concludendo che entrambi quei colori erano e rimarranno moniti educativi, spunti di riflessione, strumenti per diventare migliori.
Se potessi tornare indietro...
Grazie Signor arbitro, grazie davvero.
Spero che tutti i bambini, i giovani e gli adulti che amano il calcio e lo sport in genere, non ci mettano troppo tempo a comprendere quello che oggi lei, con tanta umiltà, ha raccontato a tutti i presenti, e cioè che ogni gioco, compreso quello del vivere, comporta delle regole, e solo con il rispetto di quelle regole si può raggiungere la pace.



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venerdì 24 novembre 2023

Le ombre.
Forse sono loro a rappresentare meglio quello che un giorno saremo.
Sono sagome astratte, identiche a ciò che le riflette.
Quando ci mettiamo in posa senza riuscire a stare perfettamente immobili, ci accorgiamo che il risultato di ciò che sviluppiamo rappresenta veri e propri fantasmi.
A volte ricordano angeli buoni, altre demoni cattivi.
Chissà quanto saranno grandi le nostre sagome quando ci verrà ritirato il permesso di soggiorno su questa terra.
Se ci ritoveremo obesi o smagriti, immobili o in movimento, volatili o stabilmente piantati a terra.
Chissà in quale girone dantesco finiremo, se vicini al calore soffocante dell'inferno o alla grazia rigenerante del paradiso.
Chissà quanto ci mancherà poter abbracciare le persone che amiamo e sentire il loro profumo.
Le ombre.
Sarebbe utile osservarle più spesso per non arrivare in ritardo ad accorgersi di non essere in realtà ciò che agli occhi degli altri crediamo di essere.




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mercoledì 22 novembre 2023

Capita di viverci in questo mondo, e magari a un certo punto ti rendi pure conto che dentro la vita che stavi scrivendo dovrai scriverne un'altra.
Capita di conquistare la felicità e di perderla dopo un attimo senza conoscerne le ragioni.
Capita di risvegliarti nuovo, restaurato di certo più nell'anima che nel corpo, ma ancora orgogliosamente vivo.
Capita di sentirti amato e desideroso di amare, tutti e indistintamente.
Capita di vivere senza casco su questa terra, e scoprire che qualcuno ti disegna ancora con tanti capelli in testa da pettinare.




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domenica 19 novembre 2023

La pena: il pregiudizio fisico o patrimoniale imposto ad un soggetto in conseguenza di una condanna irrogata dall'autorità giudiziaria.
Più essere pecuniaria, detentiva, corporale o capitale.
Tutti concentrati ad investire sull'educazione dei propri figli.
Pochi attenti a ricordare che il diritto a garantire le attenuanti che "sempre" limitano le giuste condanne, porta a concedere la libertà a chi non la merita.
Tra qualche giorno i fiori donati a Giulia saranno seccati.
Tra qualche mese il mondo si sarà dimenticato di tutto.
Tra qualche anno la bestia che le ha tolto vita diventerà una vittima della detenzione, pertanto gli sarà concessa la libertà, seppur vigilata.
Ipocriti, tutti.
Siamo un paese di santi e garantisti solo quando la libertà che pretendiamo per gli altri non riguarda le nostre vite e quelle dei nostri figli, a cui oggi tutti vorreste insegnare la vita.
Povera Giulia.
Poveri noi.
Povero il mondo che non ripagherebbe a Filippo la stessa fine che ha destinato all'angelo che ha deturpato, zavorrato e ucciso.
Vergognatevi.
Siete tutti complici di ciò che accade a tante donne (giovani e meno giovani), quotidianamente ormai.
Gli uomini, le donne e i bambini presenti nella lista di Schindler si erano tutti salvati, tutti, per merito di un solo uomo.
È una lista che rende l'idea perché richiama ad una mattanza che può e deve finire grazie a tanti.
Tutti abbiamo il dovere di fare qualcosa per interromperla.
Ecco la nostra Schindler's List, quella al contrario, quella del solo 2023, quella stilata solo in Italia:
Teresa Spanò - 2 Gennaio
Giulia Donato - 4 Gennaio
Martina Scialdone - 13 Gennaio
Oriana Brunelli - 14 Gennaio
Teresa Di Tondo - 15 Gennaio
Alina Cristina Cozac - 22 Gennaio
Giuseppina Faiella - 28 Gennaio
Yana Malayko - 1 Febbraio
Margherita Margani - 4 Febbraio
Antonia Vacchelli - 6 Febbraio
Melina Marino - 11 Febbraio
Santa Castorina - 11 Febbraio
Cesina Bambina Damiani - 12 Febbraio
Rosina Rossi - 16 Febbraio
Chiara Carta - 18 Febbraio
Sigrid Grober - 19 Febbraio
Maria Luisa Sassoli - 23 Febbraio
Giuseppina Traini - 25 Febbraio
Caterina Martucci - 1 Marzo
Rosalba Dell’Albani - 4 Marzo
Iolanda Pierazzo - 6 Marzo
Iulia Astafieya - 7 Marzo
Rossella Maggi - 8 Marzo
Petronilla De Santis - 9 Marzo
Rubina Kousar - 9 Marzo
Maria Febronia Buttò - 10 Marzo
Pinuccia Contin - 16 Marzo
Francesca Giornelli - 28 Marzo
Agnese Oliva - 29 Marzo
Zenepe Uruci - 30 Marzo
Carla Pasqua - 31 Marzo
Alessandra Vicentini - 31 Marzo
Sara Ruschi - 13 Aprile
Brunetta Ridolf - 13 Aprile
Rosa Gigante - 18 Aprile
Anila Ruci - 19 Aprile
Stefania Rota - 21 Aprile
Barbara Capovani - 23 Aprile
Wilma Vezzaro - 25 Aprile
Antonella Lopardo - 2 Maggio
Rosanna Trento - 3 Maggio
Danjela Neza - 6 Maggio
Jessica Malaj - 7 Maggio
Anica Panfile - 21 Maggio
Yirel Natividad Peña Santana - 27 Maggio
Ottavina Maestripieri - 1 Giugno
Giulia Tramontano - 1 Giugno
Pierpaolo Romano - 1 Giugno
Giuseppina De Francesco - 8 Giugno
Maria Brigida Pesacane - 8 Giugno
Floriana Floris - 9 Giugno
Cettina De Bormida - 10 Giugno
Rosa Moscatiello - 12 Giugno
Svetlana Ghenciu - 19 Giugno
Margherita Ceschin - 24 Giugno
Laura Pin - 28 Giugno
Maria Michelle Causo - 28 Giugno
Ilenia Bonanno - 6 Luglio
Benita Gasparini - 19 Luglio
Mariella Marino - 20 Luglio
Norma Megardi - 22 Luglio
Vera Maria Icardi - 24 Luglio
Marina Luzi - 25 Luglio
Angela Gioiello - 28 Luglio
Mara Fait - 28 Luglio
Sofia Castelli - 29 Luglio
Iris Setti - 6 Agosto
Maria Costantini - 9 Agosto
Celine Frei Matzohl - 13 Agosto
Anna Scala - 17 Agosto
Vera Schiopu - 19 Agosto
Francesca Renata Marasco - 28 Agosto
Rossella Nappini - 4 Settembre
Marisa Leo - 6 Settembre
Nerina Fontana - 16 Settembre
Cosima D’Amato - 20 Settembre
Maria Rosa Troisi - 20 Settembre
Rosaria Di Marino - 20 Settembre
Liliana Cojita - 21 Settembre
Manuela Bittante - 25 Settembre
Anna Elisa Fontana - 25 Settembre
Carla Schiffo - 27 Settembre
Monica Berta - 27 Settembre
Klodiana Vefa - 28 Settembre
Egidia Barberio - 30 Settembre
Anna Malmusi - 1 Ottobre
Piera Paganelli - 4 Ottobre
Eleonora Moruzzi - 5 Ottobre
Silvana Aru - 13 Ottobre
Concetta Marruocco - 14 Ottobre
Marta Di Nardo - 20 Ottobre
Antonella Iaccarino - 21 Ottobre
Giuseppina Lamarina - 24 Ottobre
Pinuccia Anselmino - 25 Ottobre
Annalisa D’Auria - 28 Ottobre
Etleva Kanolija - 29 Ottobre
Michele Faiers Dawn - 1 Novembre
Patrizia Vella Lombardi - 14 Novembre
Francesca Romeo - 18 Novembre
Giulia Cecchetin - 18 Novembre

B A S T A ! ! !



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giovedì 16 novembre 2023

Mamma è nata nel 1948.

Lorenzo nel 2021.
Questa foto è stata scattata un mesetto fa.
Ogni tanto gioco ad invecchiare gli scatti perché adoro tuffarmi in viaggi di fantasia, magari ricchi di sorprese e cose nuove da scoprire.
Un'immagine futuristica del tempo, trascorso dentro a un mondo attuale che invece mi appartiene ancora.
Mi piace quello che accade, quello che emotivamente percepisco quando mi ritrovo a commentare una fotografia capitata per caso tra le mie mani dopo tanto tempo.
Mi metto a osservarla provando a ricordare dove si trovavano i soggetti presenti in quel fotogramma, cosa stavano facendo e perché.
Fuori dai confini di quest'immagine, per esempio, ricordo papà poco distante, rinchiuso in garage a sostituire le guaine malandate dei freni di un CIAO:
"Figliò: u guard tu u' criatur?"
Che sound i sound delle fotografie...
Il bianco e il nero accelerano l'invecchiamento e l'assenza di colori rende tutti i miei viaggi più realistici e meno fantasiosi.
Contrariamente a quando corro in avanti, diventa molto più semplice e naturale ringiovanire una foto scattata anni fa, magari colorandola e rinvigorendone i protagonisti.
Il difficile è trasportare le emozioni trascorse da molto più tempo dentro il presente.
Lo stesso viaggio di prima al contrario.
Poi l'epilogo, lo sviluppo, la stampa.
Non resta che sorridere e prendere atto che dentro questo ciclico e folle giocare col tempo, mamma e papà si ritrovano ad essere genitori e nonni, Lorenzo figlio e nipote e il fotografo padre e figlio.
E lo spirito santo? Chissà se esiste davvero...
Forse è proprio ciò che rimane sempre astratto nella nostra esistenza a chiarire ogni cosa, ed è proprio ciò che vorremmo toccare ancora e non possiamo toccare più a emozionare i nostri ricordi e a entusiasmare il nostro futuro.
C'è ancora tanta fisicità da vivere, per tutti.
Proviamo a non dover rispolverare, un giorno non molto lontano, i fotogrammi delle nostre vite feriti dal rimorso che avremmo potuto abbracciare di più.
L'astratto è sempre in bianco e nero, nebbioso e privo di trasparenza.
Il concreto merita sempre colore, chiarezza e tanto sole da vivere.




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sabato 11 novembre 2023

Anche ieri un conoscente mi ha chiesto come si vive facendo il nonno.
Sempre ieri, lo stesso conoscente, mi ha anche chiesto se fossi già andato in pensione.
Ovviamente anche ieri ho risposto che accudire Lorenzo "il magnifico", figlio di Samuel "il grande" e nipote di Christian "il biondo", è stata la cosa più bella che mi potesse capitare a 60 anni.
Anche ieri ho elogiato l'INPS per la pensione d'oro che mi accredita ogni mese e per la considerevole liquidazione che mi ha riconosciuto.
Infine ancora una volta, ieri, ho capito che rinascere da vivo senza essere mai morto non capita tutti i giorni e a chiunque, ma è qualcosa destinato a "nonni" coraggiosi e a pensionati "abbienti".
Per questo non è mai sbagliato assecondare l'errore involontario o la mancanza di tatto voluta dalla gente, perché è soprattutto dentro queste simpatiche esperienze che s'impara riconoscere la vita, quella vera.
Per pochi fortunati, doppia e ricca di futuro.
Per la maggior parte della gente, bella, regolare e priva di sorprese eclatanti.
Per tanti poveri sfigati, silenziosa e maniacalmente ordinata, conclusa prima ancora di essere cominciata.
Dormi bene figlio mio, perché al tuo risveglio avrai molto da lavorare su questa terra.




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sabato 4 novembre 2023

Tra poche ore arriverà la pioggia.
Chiudetevi in casa e sorridete perché quelle del cielo sono le uniche lacrime che meritano di scendere.



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mercoledì 1 novembre 2023

Ma come fate a vivere senza passioni?
Penso sia il modo migliore per alimentare ogni motore in riserva, ogni caldaia scarica, ogni stomaco affamato.
Le passioni sono vitamina per la mente, integratori per il buonumore e toccasana per il corpo e l'anima.
Provate a crederci.
Appassionatevi a ciò che vi rende veramente felici e ogni giorno sarà...festivo.




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venerdì 13 ottobre 2023

Precisa e metodica, la bilancia esprime tutta sé stessa quando è in ascendente bilancia, il segno dei collezionisti per eccellenza.
Se la bilancia ordina, la bilancia in bilancia imballa, cataloga, sistema.
Come Penelope, si trova a fare e rifare un lavoro finché non raggiunge la perfezione.
Particolare meticolosità per i vespisti: non stupitevi di trovare book fotografici e portachiavi personalizzati per ogni esemplare perfettamente allineato in garage.
Oppure intere annate di Quattroruote incellofanate come prosciutti.
O ancora una tavernetta che sembra una birreria, stracolma di migliaia di lattine e centinaia di boccali, sigari, orologi e moka di ogni foggia e grandezza.
La bilancia è seriale.
Si spera non serial killer.
Particolare sintonia con il sagittario, ma il transito di Marte porta qualche disaccordo nella gestione di guardaroba e scarpe.
Un po' in disappunto, non si capacita di come qualcuno possa accumulare più di lei.
Ritorna la serenità con la vergine, soprattutto i nati il 3 settembre 2021 (Lorenzo): ordinano e allineano cavalli giocattolo, rimettendo poi tutto a posto.
Entusiasta di natura grazie all'influsso di Giove, coinvolge chi ama in tutto quello che fa. Assolda amici e parenti nella ricerca di riviste da collezione, inviando elenchi infiniti dei numeri mancanti che, quando rinvenuti, gli vengono regalati per sfinimento.
Venere in bilancia: quando si sposa è talmente felice che attraverso un gruppo Whatsapp coinvolge familiari e amici musicisti per suonare e cantare "qualche pezzo che gli sposi hanno scelto".
La playlist è così lunga e complessa che alla fine del matrimonio i musicisti, se non disertano per finta malattia, prendono due settimane di ferie per riposarsi dall'evento.
Sempre in Venere.
Generoso e disponibile, si dà agli altri per il piacere di farlo.
Se è poliziotto, ha contribuito a fare così tanti passaporti che potrebbe stare in vacanza una vita intera.
Se la compagna è libraia, nel periodo natalizio passa le sue ferie in negozio vestito da Babbo Natale: caramelle a bambini e occhi verdi, sortiscono l'effetto desiderato, e il fatturato...s'impenna!
Ancora Venere (lo perseguita).
Papà modello e paziente, di solito fa figli maschi, indistintamente dal numero.
Anche se ormai grandi e con la barba, li chiama tutti bambini, dispensa coccole illimitate e si fa in mille per loro.
Raro esemplare di "mammo", ha un vasto repertorio musicale tarato sull'età dei suoi figli: spazia tra Ghali e il Pulcino Pio.
Socievole e loquace, dalla parlantina sciolta, ama stare in compagnia.
Tuttavia Saturno ci mette lo zampino.
Predilige parole senza la "R": preferisce firmare più che scandire i suoi dati, per evitare il reiterato "Vocco Campochiavo".
Se ha bisogno di indicazioni, chiede di "pub" e non di "bav", per evitare sguardi imbarazzati e interdetti.
Oltremodo caparbio, il "vum" rimane il suo alcolico preferito.
Il particolare rotacismo non gli preclude comunque la possibilità di diventare uno speaker di fama potentina, ricordato tuttora dai nostalgici degli anni Novanta.
Abile suonatore di pianoforte, chitarra e fisarmonica per l'influsso di Plutone, è amante anche della letteratura, soprattutto di Dante. Decide di scrivere un libro, "Una notte al centralino".
Scettico per natura, testa la veridicità del famigerato verso "galeotto fu il libro e chi lo scrisse" durante la sua prima presentazione alla Mondadori di Chieri.
Dante aveva ragione, i suddetti occhi verdi colpiscono ancora, la libraia è fregata!
La bilancia prepara i fiori d'arancio a fine 2023, ma con una mossa astuta, suggerita da Saturno: fa coincidere il matrimonio con il suo compleanno, per scongiurare di dimenticare la ricorrenza.
E quindi, doppi auguri.
Auguri a noi e auguri a te: buon compleanno Vocchino...

Eleonora...




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Quel pomeriggio sei sbucata dai classici con un libro in mano: lo sguardo incuriosito e un sorriso accattivante.
Io ero in cassa.
Ti avevo portato le copie del mio libro, "Una notte al centralino", quella che avremmo presentato qualche giorno dopo nella tua splendida libreria.
Quando ti ho visto ho resettato ogni idea che mi ero fatto di te sentendoti al telefono e scrivendoti messaggi lunghi e noiosi.
Ricordo la tua accoglienza, le tue buone maniere, la grazia con cui hai reso quegli istanti unici e indimenticabili.
Dovevamo organizzare la presentazione di un libro, ma da lì in avanti abbiamo scritto una favola stupenda.
Le pagine iniziali non sono state per niente facili da condividere col mondo, non semplici da raccontare coi colori che meritavano.
Solo io e te possiamo ricordare fino in fondo quanto è stato difficile conferire la giusta bellezza ai capitoli della nostra storia d'amore.
Nessun altro.
Abbiamo fatto le valigie e siamo partiti, senza sapere dove saremmo arrivati, dove avremmo dormito e cosa avremmo mangiato.
Ascoltare tutte le notti la musica che ci piaceva, era tra la terapie più efficaci a farci sorridere.
Peccato che al mattino ci risvegliavamo sempre rotti perché quelle canzoni le ascoltavano sdraiati sul pavimento: ora guarda dove siamo, guarda cosa abbiamo intorno.
Tante vite, tutte immobili sopra la scacchiera pregiata del nostro tempo.
Io e te, un Re e una Regina pronti ad essere incoronati da altre comparse che ci hanno voluto accompagnare fin qui.
Ci sono mio padre e tuo padre, i Re dei Re, due ex gladiatori e combattenti veri che non hanno mai rinunciato al sacrificio.
Ci sono mia madre e tua madre, due Regine d'altri tempi, dolci, amorevoli e capaci di annullarsi integralmente per amore nostro e dei nostri figli.
Le mie ali più grandi, Samuel e Christian, alfieri che hanno conferito alla mia esistenza la capacità di osservare sempre il mondo dall'alto; afieri che hanno resettato molte mie insicurezze restituendo alla consapevolezza l'inutile paura che avevo spesso di precipitare.
Samuel e Christian, alfieri a forma di ali che sprigionano il coraggio, la forza e l'aria giusta prima di ogni volo che ancora oggi mi viene voglia di spiccare.
Torri forti e indistruttibili come mio fratello e mia sorella, che insieme alle loro splendide famiglie hanno sempre contribuito a farmi diventare migliore.
Torri incantevoli e meravigliose come le tue amiche pazze, quelle a cui mi sono affezionato da subito, quelle con cui hai riso e pianto durante i momenti più belli e più brutti.
Ci sono anche due cavalli di razza pura, due mustang scatenati di indole fedele, la loro scuderia vincente capitanata da Michelangelo.
Michele e Mariolina non mi hanno mai lasciato solo, sono stati sempre al mio fianco, da quando ero bambino fino ad oggi, per cinquant'anni, per mezzo secolo di vita, in qualsiasi istante e a qualunque costo.
I soli a ricordarsi l'eterno valore dell'amicizia in ogni occasione.
L'amicizia preziosa, rara, quella che a tratti assomiglia tanto all'amore, all'amore vero.
E poi quanti pedoni, tutti sempre pronti a fare le giuste mosse andando nelle direzioni appropriate per esternare il loro affetto nei nostri confronti.
I tuoi zii e le tue zie, risorse ineguagliabili che solo chi ha conosciuto bene così come ho fatto io può raccontarli nella loro grandezza e nella loro generosità d'animo.
I tuoi cugini, i nostri amici, la squadra del mio sindacato, quella della tua libreria, Claudia.
Sono arrivati tutti in pace, nessuno è in guerra.
Sono tutti contenti e ben vestiti.
Sono tutti pronti ad abbracciarci e cantare insieme a noi.
Guardati intorno e osserva bene quanta grazia, quanta bellezza, quanto amore.
Insieme abbiamo deciso che i temi del nostro matrimonio sarebbero dovuti essere il rhum e i libri.
D'altronde a giocare con gli scacchi s'impara sulla carta prima ancora che davanti a un doppio orologio bloccato o fatto ripartire dai giocatori.
Se poi ogni partita te la giochi con un bicchiere di Zacapa in mano, ogni mossa diventa più semplice.
Ma oggi vedo correre qualcosa di più importante sulla scacchiera della nostra festa; qualcosa che più di qualsiasi altra riesce sempre a farsi rincorrere, vista la sua naturale propensione al gioco.
Muove e sposta ogni cosa nonostante le sue fattezze e la sua giovane età.
Si chiama Lorenzo ed è il nostro scacco vincente, uno scacco poco matto ma tanto savio.
Il nostro bambino, colui che ogni giorno sfianca ma insegna, sorride e scioglie, impara e stupisce: il nostro respiro, quello che ci sveglia e ci riaddormenta.
Lorenzo è la nostra quercia più piccola a cui continueremo a dedicare tutte le attenzioni e le cure indispensabili per fa sì che cresca forte e sano.
Quante volte ci siamo ripetuti che Lorenzo non è "un bambino" ma è "il bambino".
Quanta strada, quanta vita e quanta dolcezza nasconde dentro ai suoi occhi: a lui vada tutto l'amore del mondo dei grandi, lo merita, come lo meritano tutti i bambini dell'universo.
Mancano poche mosse ormai, e tutto sarà festa, foto, musica e sorpresa.
Abbiamo preparato il nostro matrimonio provando a immaginare tutti contenti di portare a casa un bel ricordo, una bella emozione.
Ci auguriamo ancora che questo avvenga.
Ma da domani ci sarà la vita, quella fatta di quotidiano, lavoro, sacrifici e corse interminabili.
La vita da vivere ancora, quella in cui sperare, quella dentro cui dovremo inevitabilmente a volte ridere e a volte piangere.
Da domani, oltre che "padre e madre" e "figlio e figlia", saremo "marito e moglie".
In qualsiasi stagione alternata agli anni, a qualunque ora dei giorni che verranno ed in qualsiasi istante scandito dal tempo, proviamo a non dimenticare mai le emozioni vissute in questo giorno di festa e chi ci ha aiutato a viverle.
Ogni volta che la vita ci costringerà a fare due conti, ricordiamoci sempre della nostra scacchiera dorata e di tutti coloro che da sempre l'hanno abitata e oggi sono qui per onorarla ancora.
Io ti prometto che lo farò e ce la metterò tutta per rendere il tuo futuro simile a quello riservato a una grande Regina.
Amore mio: ora dovrei dirti che ti amo, lo prevede il protocollo, ma tu sai bene che a me piace sempre stravolgere ciò che risulta scontato.
Te lo sussurrerò nell'orecchio, quando saremo soli e lontani dagli scacchi.
Davanti a tutti preferisco dirti solamente grazie.
Grazie per l'affetto che hai sempre palesato per Samuel e per Christian, per avermi donato Lorenzo e per aver accettato di sposarmi in questo giorno così significativo.
Grazie per ciò che sei stata da subito, per l'amore che mi hai regalato in questi anni e per ciò che farai di me in quelli che verranno.
Grazie per ciò che sei, per quello che dai e per quello che meriteresti spesso di domandare ma nei tuoi silenzi rinunci a chiedere.
Sei il regalo più bello che il destino poteva riservarmi per cominciare nel modo migliore il secondo tempo della mia vita.
Io continuerò ad amarti forte, per tutto il tempo che il futuro mi darà modo di vivere.
Te lo prometto.
Grazie Eleonora.




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giovedì 12 ottobre 2023

La vita riserva sempre un mucchio di sorprese.
È un pò come quando organizzi un viaggio: controlli che il tuo passaporto sia ancora valido e prepari il biglietto di andata e ritorno.
Prenoti da qualche parte per dormire e trascuri il mangiare affidandoti al "dove capita".
Speri che tutto vada per il meglio, auspicando di riportare a casa tanti ricordi da custodire, ma purtroppo non è sempre così.
La verità è che se io avessi dovuto immaginare cosa mi è capitato in questi primi cinquant'anni, non sarei riuscito ad indovinare un granché, ma credo che questa condizione sarebbe comune a quella di tanti altri pendolari del mondo.
La ricchezza delle cose che ho ricevuto in dono dal destino, ha dell'incredibile.
Un viaggio contraddistinto da interessanti visite guidate dalla sorte, inevitabili escursioni organizzate dai professionisti del "ti faccio vedere io" e indesiderati imprevisti da dover affrontare a caro prezzo.
Poi stanotte, sdraiato sul prato del giardino davanti alla porta di casa, con le persone che amo e che sono pronte a ripartire con me per un nuovo viaggio tanto atteso e desiderato.
Guardo le stelle che illuminano il cielo nonostante l'autunno e mi sento felice.
Una lacrima disegna una mezzaluna sul mio volto un pò invecchiato e riflesso in quel cielo.
Dentro quell'immagine mi accorgo che non sono più un giovanotto che viaggiava col nulla riposto nello zaino dell'Invicta, ma un uomo imbiancato dagli anni che porta con sé un rigido trolley pieno di souvenir.
La notte come una vita: non fai in tempo a sognare ed è subito alba.
E pensare che tutti si preoccupano dei tramonti, incuranti che per ognuno di essi esiste un risveglio del sole.
La luce schiarisce sempre ricordi e pensieri, belli o brutti che siano.
Ho in mano il mio passaporto, pronto ad ospitare un altro timbro, quello più importante, quello impregnato di convinzione, costanza e consapevolezza.
Questo viaggio sarà bellissimo perché ho scelto di ripartire al momento giusto e insieme alla persona che aspettavo da tempo.



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martedì 10 ottobre 2023

Avere un padre speciale ancora in forma, equivale ad avere un patrimonio dell'UNESCO vivente in casa.
Se poi quel patrimonio ha ancora la forza di prendere in braccio una delle tre querce che hai piantato, ti accorgi che il miracolo è davvero compiuto.
Quella paura che a volte ti assale e riesce addirittura a farti sentire sbagliato, si sgretola e diventa polvere.
Soffi, soffi forte e tutto si trasforma in tanta vita ancora da vivere.




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sabato 30 settembre 2023

Sono convinto che tutto quello che bisogna insegnare ai propri figli, non lo ha mai scritto nessuno e da nessuna parte.
Sarebbe stata un'impresa ardua, perché ogni bambino è diverso dall'altro.
Ciò che assume un carattere prioritario per alcuni potrebbe risultare superfluo per altri, e attenersi ad un ipotetico protocollo uguale per tutti, significherebbe commettere un grosso errore
Questo è l'aspetto caratteriale ed emotivo.
Poi c'è quello temporale.
Provate ad immaginare, per esempio, se io avessi dovuto dare o non dare a Lorenzo quello che ho dato o non dato a Samuel e a Christian.
Peggio ancora quello mio padre ha dato o non ha dato a me.
Non contestualizzare le generazioni con le loro poche mutazioni e le loro tante evoluzioni, di certo lascerebbe ai nostri figli un'eredità messa a dura prova sotto l'aspetto psicologico.
Quanti ne verrebbero fuori illesi?
A parere mio pochissimi, forse nessuno.
Per questo quando qualcuno mi chiede com'è stato ritornare a fare il papà dopo vent'anni, io ho sempre risposto che è stato più bello e meno impegnativo di quanto non lo sia stato prima.
Bisogna solo essere temerari e trovare il coraggio di stravolgere ogni schema precedentemente adottato, a costo di risvegliarsi diversi da quello che si è stati prima.




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lunedì 25 settembre 2023

Oggi è morto un criminale, non è morto un poveraccio di 61 anni malato da tempo.
Oggi è sparito per sempre dalla faccia della terra un delinquente, un assasino figlio di un'associazione criminale che ha fatto esplodere in aria uomini giusti, alfieri della legalità, paladini delle istituzioni.
Oggi è morto un uomo capace di finanziare la sua latitanza per decenni con profitti derivanti dal gioco d'azzardo, dal traffico internazionale di stupefacenti e dal miserabile e vile gioco delle estorsioni.
Oggi è morto colui che si è fatto catturare per essere curato, facendo credere al mondo intero di essere stato sgominato, sconfitto.
Sapete in realtà chi esce perdente da tutta questa storia?
Chi riesce a provare pietà per un essere umano così, chi ha la memoria corta e ha già dimenticato le stragi di Capaci e via d'Amelio, le bombe di Firenze, Milano e Roma e tutti gli omicidi (più di 20) di cui era accusato e per i quali era ricercato.
Giuseppe Di Matteo aveva 12 anni, era solo un bambino figlio di un uomo che aveva deciso di collaborare con la giustizia.
L'uomo per cui qualcuno prova pietà stasera, ha prima preteso il sequestro di quell'adolescente, e successivamente ha ordinato che venisse sciolto nell'acido mentre aveva ancora le lacrime sul volto.
Da quello che hanno raccontato gli esecutori materiali di questa assurda vicenda, quelle lacrime sul volto di Giuseppe erano cadute dopo che un cappio attorno al collo gli aveva stroncato la vita.
Io non provo nessuna pietà per quest'essere.
Io non mi associo assolutamente alla fetta più ampia di chi si arena nel pietismo di fine/vita, motivando tale decisione dalla cosiddetta "umanità".
L'umanità, quella vera, è un'altra cosa, e non bisognerebbe mai e per nessuna ragione al mondo tentare di associarla a un delinquente di questa portata.
Io non mi prostituisco al perdono di chi non lo merita, di chi ha fatto piangere mamme, mogli e figli di colleghi, di uomini che hanno dato la vita in nome della giustizia, di servi eroici dello Stato che hanno sacrificato ogni cosa per cercare di garantire a tutti un mondo migliore.
Adesso dormi, Messina Denaro Matteo.
Dormi, per sempre, e non risvegliarti mai più.
Vali niente.




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venerdì 18 agosto 2023

Quando accendi un sigaro non vedi l'ora di tirare.
Una fiamma, due occhi chiusi e via.
Te ne freghi del come e del quando, perché ogni spazio temporale sembra eterno.
Fumi e godi di tutto ciò che vedi trasformarsi in cenere, perso nella quiete e nella pace di quello che stai respirando.
A metà strada ti accorgi che tutto questo bruciare è persino affascinante.
La cenere attaccata alle foglie ancora integre ti invoglia a continuare, a studiare attentamente le forme geometriche che si sviluppano andando avanti.
Quelle che assestano ciò che brucia.
Quelle che compongono i fumi nell'aria.
Non ti guardi neppure intorno perché sei disinteressato a ogni cosa.
Giocando e scherzando arriva il tuo momento, quello del giro di boa, quello che ti farà spegnere le cinquanta candeline.
Non tiri più come all'inizio, rallenti e tieni gli occhi sempre aperti.
Cresce in te la consapevolezza che la metà del sigaro che avevi a tua disposizione per sognare sta per finire.
Ogni boccata d'ossigeno acquista un valore diverso e ogni millimetro di cenere in più che vedi, ti aiuta a riflettere su ciò che hai fumato fino a quel momento.
Indice e medio cominciano a scaldarsi e questo preavvisa che tra qualche anno non sarà più facile tenere tutto stretto tra due dita.
La vita come un sigaro ammezzato, intenso e essiccato al punto giusto.
A volte amareggiata da un rhum ambrato, altre addolcita da tocchi di fondente.
La vita come il vizio del fumo.
Se fosse sempre come la prima volta, nessuno continuerebbe a dipendere dal tabacco, perché disgusta e delude.
La vita come esperienza da ripetere.
Col tempo non se ne può più fare a meno perché si impara ad amarla a tal punto da desiderarla per l'eternità.
Torneremo ad essere cenere dopo tanto vivere e tutto rimarrà ricordo delle cose belle che siamo stati in grado di sognare.
Io sto fumando ancora, e quando sigaro, rhum e cioccolato me lo permettono, alzo il mio sguardo verso il cielo con la speranza di vedere qualche stella cadente.
Sento che ho ancora tanti desideri da esaudire, ho ancora tante foglie da bruciare, ho ancora tanta vita da vivere. 




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mercoledì 16 agosto 2023

Ciro Scognamiglio.
Ex calciatore del Potenza Calcio che ha scritto pagine memorabili con una squadra forte e impossibile da dimenticare.
Dal 1990 al 1992 Ciro è stato uno dei gladiatori della difesa del Potenza di Mister Salvatore Di Somma e del Presidente Alessandro Geraldi.
In quegli anni ero uno studente che si preparava all'esame di maturità.
Lavoravo a tempo perso con Salvatore Pentangelo, il fotografo ufficiale del Potenza.
Non certo per diventare ricco, ma per riuscire a vedere le partite della mia squadra del cuore senza pagare.
In città era conosciuto come "Foto Rosario", e insieme a Enzo Bianchi immortalava allenamenti e sfide casalinghe della compagine capitanata da Paolo Crucitti.
La nostra amicizia nacque così, per caso, tra una fotografia e l'altra da lui ritirata nel negozio di Via Pretoria a qualche battuta al Viviani prima delle partite domenicali.
Poi le lezioni di chitarra, qualche pranzo a casa mia e Alex, il pastore maremmano che Ciro trasportava nel baule enorme della sua Volvo 740 POLAR.
Ricordo la prima volta che lo feci venire al Pantano di Pignola.
I moscerini e gli insetti di tutte le specie richiamati dall'umidità del lago, si infilavano nel pelo bianco appena lavato di Alex.
"Rò: ma arò cazz me purtat?".
Ridevamo a crepapelle.
Non ci siamo mai dimenticati l'uno dell'altro e la riprova l'abbiamo avuta qualche giorno fa.
Una telefonata, qualche messaggio e via, un abbraccio a La Spezia, per raccontarci più di trent'anni di vita trascorsa lontani.
Ho percepito nell'abbraccio di Ciro l'amore per Potenza e per il Potenza, l'emozione grande di una persona capace di ripetermi ancora una volta quello che ha sempre testimoniato coi fatti, e cioè che Potenza e il Potenza non si possono dimenticare facilmente.
Voglio condividere con tutto il popolo rossoblù la mia grandissima emozione, la storia di un'amicizia sincera, fatta di rispetto, amore per la città e per la maglia da lui indossata con grande orgoglio.
Per quella stessa maglia Ciro ha sempre dato tutto.
Sono convinto che chiunque si ricorderà di lui, troverà gradita e  buona l'occasione per fargli un saluto.
Grazie Ciro: uno di noi!



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martedì 15 agosto 2023

Eccolo qui il Ferragosto, è tornato per ricordarmi che oggi non ci saranno i rumori di sempre, che la mia cuginetta Laura compie gli anni e che tra poco tutto tornerà traffico e lavoro.
Ferragosto, il giorno in cui la Madonna è stata assunta in cielo, il giorno in cui alcuni chiedono di lavorare per guadagnare di più e molti scappano dal lavoro per affollare spiagge e montagne.
Ferragosto è tornato per ricordarmi che le vacanze stanno per finire per tutti, che domani fratello Christian compirà diciannove anni e papà Rocco festeggerà il suo cinquantesimo onomastico.
Mi chiedo se effettivamente questo è il giorno più bello dell'anno come in tanti ripetono, quello in cui il sole splende e scalda più del normale, quello dentro cui bisognerebbe tuffarsi a corpo nudo per lavare ogni rancore invernale lasciando che tutto si trasformi in urla di gioia.
Forse è così, forse no.
Di certo con l'estate addosso tutte le nostre vite si trasformano in qualcosa di più bello, ed è per questo che probabilmente giornate come queste vorrei non finissero mai.
Buon Ferragosto a tutti.
Buona vita a tutti.

Lorenzo


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martedì 1 agosto 2023

Il privilegio di stare da soli te ne regala sempre un altro più pregiato:
quello di poter scegliere di decidere con chi stare.



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sabato 29 luglio 2023

Se un giorno ti chiederanno cosa vorrai fare da grande, avrai sicuramente mille risposte in testa da poter dare.
Ce n'è una però che le racchiude tutte.
Quella che ti consegnerà la chiave per aprire ogni porta.
Quella che si trasformerà nella sola guida da sfogliare per capire a fondo la vita.
Quella che per sfortuna non è per tutti ma per fortuna è per tanti.
Se un giorno ti chiederanno cosa vorrai fare da grande, mi auguro che tu possa rispondere quello che oggi risponderei io: il papà.



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venerdì 14 luglio 2023

Hai regalato un sorriso a tutti.
Sempre, ogni giorno.
Difficile salutarti e non essere ricambiato da un cenno di entusiasmo.
Sei riuscito ad indossare per anni la divisa in modo unico e indimenticabile, lasciando un ricordo di te che nessuno di noi riuscirà a cancellare tra le immagini più rare che Mamma Polizia ci ha dato modo d'immortalare.
Ieri sera una notizia bruttissima e, come sempre capita in queste occasioni, WhatsApp e i nostri gruppi silenziati dalla quotidianità assordante sono tornati a far rumore.
Foto, messaggi e parole di rammarico.
Ecco ciò che resta di un collega speciale.
Ciao Andrea.
Ciao Elvis.
Canta e suona ancora in paradiso per noi e continua a sorriderci, sempre, come hai fatto immancabilmente quaggiù.



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venerdì 7 luglio 2023

I bambini insegnano la vita perché ogni nostra vita viene scritta da quando eravamo bambini.
Non siamo più in grado di riconoscerci piccoli, eppure lo siamo stati.
Indifesi e impotenti, desiderosi d'amore e privi di ogni forma d'autonomia.
Abbiamo riso a crepapelle tra le braccia forti di papà esigenti che ci lanciavano in cielo per vederci felici.
Abbiamo pianto alla ricerca di capezzoli inesauribili di mamme poderose mai stanche di saziarci.
Il mare denuda, rende infantile ogni cosa, silenzia anima e corpo cullando ricordi passati e pensieri futuri sopra il bagnasciuga del presente.
I bambini insegnano la vita.
Basta osservali attentamente mentre giocano a fare i castelli di sabbia sulla spiaggia in riva al mare.
Tutto continua a prendere forma.
Tutto cresce nonostante inaspettatamente venga distrutto da onde inattese.
La vita.
Bisognerebbe rimanere bambini per sempre.


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giovedì 29 giugno 2023

Ogni rimpatriata profuma di ricordi.
Sin da subito, quando superi il casello che ti riporta alla tua vecchia casa, cominci a gioire per ciò che ti passa in mente, frutto di memorabili eventi che hanno reso qualcuno dei residenti più bello, qualcun altro più uomo, qualcun altro più...pensionato.
Mamma Polizia, un paese verso cui non smetterò mai di sentirmi riconoscente.
Il Commissariato Centro, un tempo il 1° Distretto, una casa dentro cui ho abitato venticinque anni che non dimenticherò mai.
I residenti tra i miei ricordi più belli, tutti quei colleghi che hanno contribuito a rendere la mia vita professionale serena e appassionante.
Mentre molto scorre, c'è chi rimane davvero, e una serata come quella di ieri lo conferma in maniera emblematica.
Sono tornato a casa, ho attraversato nuovamente il casello di tanti ricordi e mi è sembrato di non avervi mai abbandonato del tutto, ennesima conferma che la nostra vita non smetterà mai di sorprenderci.
Grazie Germano.
Grazie Assunta.




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martedì 13 giugno 2023

Quando vi capita di dover ingoiare qualcosa dal sapore amaro, provate ad immaginare ciò che potrebbe restituirvi l'emozione della dolcezza.
Io faccio così, e quasi sempre mi ritrovo a tavola con ottimi piatti da gustare.




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mercoledì 7 giugno 2023

Qualche giorno fa Roberto mi ha inviato questa foto.
Nel pieno rispetto della sua riservatezza e della sua introversione, mi scrive semplicemente una data: 15 novembre 2009.
Sorrido stupito.
Faccio due conti e rimango anch'io in silenzio. Sono sbalordito perché sembra impossibile riuscire a credere che da quella giornata di formazione in pista ad oggi siano passati quasi quindici anni.
Tre lunghi lustri dentro cui sono successe tante cose, belle e brutte, ricercate con fermezza oppure scovate per caso, desiderate fortemente o del tutto inaspettate.
In quindici anni un poliziotto cambia per tre volte la sua qualifica, il suo grado.
Gli studenti concludono almeno tre cicli scolastici, gli automobilisti fanno sei revisioni alle loro macchine e chi ha problemi di vista cambia più volte le lenti dei propri occhiali.
Si fanno figli, esami e tatuaggi.
Si scrivono libri, si battono le mani ai matrimoni e si versano le lacrime ai funerali.
Si gioca e si vince.
Non si gioca e si perde.
La mente viaggia e spesso la si smarrisce.
La si ritrova e si fa di tutto per perderla di nuovo.
Si suona e si canta.
Si studia e si insegna.
Si giudica e ci si sente giudicati.
In quindici anni si impara a sorridere quando la partenza è tristezza e ci si rattrista quando invece, al contrario, è la felicità a scrivere i capitoli iniziali di un sesto di vita.
Dentro quindici anni di vita vissuta c'è sempre una vita intera, per questo bisogna solo sorridere quando una foto può raccontarla con tutte le sue sfumature.
Certo, dentro la foto di Roberto è evidente che non c'è un Rocco del tutto felice.
Tutt'altro: appare stanco nonostante qualche ruga in meno.
Oggi è felice e pieno di rughe.
Riesce a vivere decisamente meglio i suoi nuovi quindici anni.
La grandezza delle cose belle che gli sono capitate allargherà sicuramente il suo sorriso negli scatti che verranno.
Ciao Roberto.
Grazie.




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sabato 3 giugno 2023

Dentro uno dei capitoli che hanno composto i miei trent'anni di Polizia, mi è capitato spesso di chiudere e riaprire questi attrezzi del mestiere.
Per la maggior parte delle volte le ho allacciate ai polsi di ladri, borseggiatori e spacciatori.
Una volta le ho chiuse a quelli di un rapinatore.
L'operazione non è stata mai semplice, ma con le giuste precauzioni e un pizzico di fortuna (che non guasta mai), le cose sono andate sempre come dovevano.
Sono giorni emotivamente intensi.
Ore in cui mi chiedo spesso se questi braccialetti così vintage servono davvero per tutti coloro che compiono azioni per cui ne è previsto l'utilizzo.
Forse per determinati reati si farebbe meglio a pensare a qualcos'altro.
Immagino che tutti i garantisti che conosco in questo momento vorrebbero che io scrivessi di quale alternativa parlo, ma sarebbe una soddisfazione troppo grande accontentarli.
Facciamo così.
Mettiamo due cose sopra la bilancia delle pari opportunità che tanto decantate, le stesse che urlate con orgoglio nei megafoni delle manifestazioni pacifiche che organizzate ogni sabato pomeriggio nelle grandi città.
La prima è che dentro il protocollo dell'arresto perfetto sarebbe giusto accantonare rabbia, astio e vendetta da parte di chi opera.
La seconda è che questo mondo non dovrebbe concedere alcun respiro ad esseri infami capaci di togliere la vita a chi ne porta in grembo un'altra che attende di viverla.
Alla luce di quanto condiviso, allora, non capisco da che parte sta la verità, o forse sì: per qualcuno la detenzione non è sufficiente.
Giulia cara.
Giulia dolce e indimenticabile.
Lascia che il bambino che porti in grembo nasca tra due mesi in un posto migliore.
Scegli tu come chiamarlo.
Fallo da sola, senza condividere più nulla con chi non lo ha voluto in questo mondo.
Portalo a giocare nei parchi più belli che troverai in Paradiso.
Fallo correre a piedi nudi ovunque vorrà, perché non correrà alcun rischio di farsi male.
Sicuramente lassù non incontrerai nessun mostro cattivo che vi farà del male, ma solo anime buone disposte ad amarvi veramente.
A questo inferno ci pensiamo noi, magari provando a cambiare qualcosa anche per chi, come te, potrebbe ancora rischiare di morire.
Sei bellissima.
Siete bellissimi.
Lo sarete per sempre.
Ciao Giulia.




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lunedì 22 maggio 2023

Ma esiste davvero chi riesce a sorridere per le battute e le vignette di questo signore?
Non conosce il confronto ma incarna in modo emblematico una fetta numerosa di finti democratici che considerano "fascisti" tutti quelli che non la pensano come loro.
Già, perché oggi nel nostro paese se non sei di sinistra sei fascista, una proporzione perfetta che si sviluppa considerando chi vota per il PD un garantista e liberale, e chi invece vota verso destra una camicia nera.
Ridicoli, piccoli e falsi poveri, proprio come chi avete deciso che debba rappresentarvi, per nostra fortuna.
Personalmente preferisco sentirmi ignorante ascoltando un uomo saggio piuttosto che fare lo splendido davanti a una massa di caproni, e tu, compagno Vauro, avresti bisogno di sederti tra i banchi di scuola, piuttosto che rimanere in cattedra a insegnare la storia.
Ma cosa ti hanno fatto da piccolo?




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domenica 21 maggio 2023

- Papà: ma cos'è sto "Salone del libro"?
- Cucciolo mio: qualche tempo fa era un tempio di cultura dentro cui non potevi che respirare aria buona e pulita.
Oggi quel tempio si è trasformato in una passerella di bassa moda, dove in tanti disegnano e propongono abiti di carta, e in pochi sono disposti ad acquistarli e indossarli veramente.
L'importante è dare visibilità a chi li presenta, vendere libri che sembrano manoscritti e provare a far parlare di sé senza preoccuparsi più di tanto della sostanza.
Lorenzino: ascolta papà tuo.
Facciamoci una bella foto e leggiamo insieme una storia più allegra.




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venerdì 19 maggio 2023

Ci abbiamo messo 6 mesi, 24 settimane, 168 lunghi giorni a capire cosa vedeva Lorenzino affacciandosi alla finestra della nostra cucina.
L'unico indizio che avevamo era un "ih oh, ih oh, ih oh" prolungato, che ricordava simpatici dialoghi tra Pinocchio e Lucignolo nel Paese dei Balocchi.
Ci è servito un attimo per ricordare che quello che vedono i bambini non è sempre quello che vediamo noi grandi...per fortuna!




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martedì 9 maggio 2023

Un'altra esperienza di spessore è stata da me custodita insieme ai ricordi più belli dei tanti Corsi di Guida Sportiva e Sicura organizzati finora.
L'abbiamo scritta e disegnata ieri, all'autodromo SOUTH MILANO di Ottobiano (PV), insieme a un gruppo di appassionati di guida e motori attenti e ben predisposti alla formazione.
Lo studio preventivo in aula di tecniche specifiche di guida, mescolate a molti, tanti, mai troppi consigli utili, e le successive emozioni percepite in pista con le fuoriserie importanti che abbiamo tutti ben gestito in sicurezza, hanno fatto sì che più di 30 corsisti arrivati da tutto il nord Italia siano tornati a casa più ricchi.
Ringrazio Francesco D'Alessandro per la fiducia accordata, la sua società GUIDASICURASUPERCAR per gli strumenti forniti e l'esperienza blasonata che ancora una volta ha messo a disposizione di tutti.
Ringrazio Francesca Langellotti per la pazienza ricambiata, Diego Lacopo per la collaborazione sempre impeccabile e Antonio Lupo per gli scatti e i filmati leggendari.
Ringrazio tutti gli allievi e i tirocinanti impegnati nel percorso formativo per diventare Istruttori di Guida Sicura, i corsisti che hanno condiviso con noi questa giornata di pista così memorabile e il personale preposto alla sicurezza dell'autodromo di Ottobiano, sempre attento e puntuale a risolvere ogni emergenza.
La passione è motore di ogni cosa, ed ogni cosa va alimentata col giusto carburante.
Gli abbracci e le strette di mano sincere con cui ieri sera all'imbrunire abbiamo chiuso ogni sorta di competizione ai box di Ottobiano, motivano, arricchiscono e danno fiducia.
Alimentano la speranza di continuare a credere che la sicurezza stradale è emergenza che può trasformarsi in passione, basta volerlo veramente allacciandosi fortemente alla vita.
Grazie ai protagonisti di questa gran bella esperienza e ancora buona strada a tutti!




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lunedì 1 maggio 2023

Un padre, finita la festa di laurea del proprio figlio, gli disse:
“Congratulazioni figlio mio.
Ti sei laureato con il massimo dei voti e quindi ho pensato a questo regalo per te: un CIAO che ho restaurato molto tempo fa.
Ha diversi anni, ma prima che diventi tuo, voglio che lo porti al mercatino delle cose usate.
Dì loro che vuoi venderlo.
Poi fammi sapere quanto ti hanno offerto".
Il figlio andò al mercatino e tornò da suo padre:
“Mi hanno offerto mille euro (1.000,00 €) perché sembra che non sia stato restaurato alla perfezione".
Il padre prontamente gli disse:
“Adesso portalo al banco dei pegni".
Il figlio andò al banco dei pegni.
Tornò da suo padre e gli disse:
“Il banco dei pegni mi ha offerto cento euro (100,00 €) dato che è un motorino molto vecchio e non può neppure circolare".
Il padre chiese a suo figlio di andare in un Club di moto storiche e mostrare loro il CIAO.
Il figlio allora portò il ciclomotore al Club.
Ritornò da suo padre e gli disse:
“Papà. Tu non mi crederai, ma alcune persone iscritte al Club, mi hanno offerto centomila euro (100.000,00 €) per il tuo motorino, visti l'anno di costruzione, i documenti immacolati e la rarità del pezzo.
A quanto pare è ricercato da molti".
Il padre, allora, concluse col figlio:
“Volevo che tu sapessi che il posto giusto ti valorizza nel modo giusto.
Se nella vita ti capiterà di non essere apprezzato abbastanza, non arrabbiarti mai.
Significa semplicemente che sei nel posto sbagliato.
Non fermarti mai troppo dove nessuno vorrà vedere quanto vali davvero, perché solo chi sarà in grado di riconoscere il tuo valore ti apprezzerà veramente.
Chi non lo conosce non potrà farlo mai".




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sabato 29 aprile 2023

Stamattina io e Lorenzino abbiamo fatto un giro al mercato di Chieri.
Che gran fortuna imbattersi per caso in un posto così semplice e comune.
Era tanto che non mi capitava di poter vivere un contesto sociale così apparentemente scontato, ma anche questa volta l'esperienza delle bancarelle è stata fantastica.
Abbiamo passeggiato senza un soldo nelle tasche e senza alcuna necessità di comprare qualcosa, ma quello che abbiamo portato a casa ha un valore decisamente più alto di qualche busta verde di frutta e verdura.
Sembrava che il mondo allegro si fosse riversato tutto in quella piazza, tra quei banchi colorati stracolmi di tutte le grazie di Dio.
Ogni cosa al suo posto, raccolta e venduta a un pubblico pagante felice, illuminato da una bella giornata di sole.
I prezzi scritti a penna sulle buste di carta, le cassette vuote di plastica e legno buttate alla rinfusa dietro i furgoni con le revisioni scadute dei commercianti, le voci alte e basse dei clienti esigenti che negoziavano in tutti i dialetti immaginabili ogni sorta di sconto.
Il mercato: la metafora perfetta della nostra esistenza.
Chi vende e chi compra, chi curiosa e chi se ne frega, chi passeggia e chi borseggia.
Ad ognuno la sua parte, per ognuno un copione nuovo da recitare.
Tutti inevitabilmente distratti dai colori smaglianti dei nostri desideri, quelli che ci piacerebbe sempre tenere nel centrotavola delle nostre vite con la speranza che non marciscano mai.
Siamo sempre pronti a trattare per vederli trasformati in realtà.
Siamo disposti a portare qualsiasi peso sulle nostre spalle, purchè ci venga garantita la possibilità di poterli surgelare dentro i frigoriferi delle nostre case.
Spesso vorremmo non pagare alcun prezzo per essere felici, proprio come quando andiamo a fare la spesa al mercato, ma nella baraonda della quotidianità, sappiamo bene che tutto diventa più difficile.
Incontro Francesca e Simone.
Mi dicono che Lorenzino è bellissimo ed è cresciuto tantissimo.
Gli rispondo che è vero, e che per ogni giorno che un frutto cresce e diventa più bello, ce n'è un altro che invecchia e diventa più brutto.
Aggiungiamo sorrisi al nostro mercato.
Aggiungiamo sorrisi al nostro mondo.
Francesca mi da una pacca sulla spalla.
Ci salutiamo.
Anche oggi la spesa è fatta.
Anche oggi i nostri sogni hanno avuto il fertilizzante che meritavano, e non importa se tornati a casa li ritroveremo nel centrotavola o surgelati in frigorifero.
Al mercato ci sarà sempre l'opportunità di trovarne di nuovi, perché il mercato è vita, e dove c'è vita, i banchi in cui comprare non finiranno mai.




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mercoledì 12 aprile 2023

Non importa quanti ci amino, ma quanti si sentano amati da noi.
Buona festa a tutti i fratelli della Polizia di Stato.




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domenica 9 aprile 2023

Lorenzo è il mio cuginetto più piccolo.
Ha i capelli biondi, sottili e luminosi come l'oro, e i suoi occhi sono marroni come due pezzetti di cioccolato.
È alto meno di un metro e tutti lo chiamano gnomo perché Lorenzo ha solo un anno.
Ha sempre il sorriso stampato sul suo viso tondo, dolce, liscio e tenero come la seta.
Mi fa venire sempre voglia di abbracciarlo.
Quando gioca è irrequieto e non sta un attimo fermo.
Butta tutto a terra e quando si è stancato inizia a mettere tutto a posto, e siccome viviamo lontani, ogni volta che viene a trovarci si scatena con noi, senza mai fermarsi.
Io gli voglio un mondo di bene.
Teresa

Nelle parole così cariche di vita della mia super nipotina, ho trovato l'augurio più sincero per tutti.
La purezza della sua anima mescolata alla sua dolcezza, siano sorgenti per chi crede ancora che l'amore merita di risorgere e di vincere su tutto il resto.
Grazie Teresa e Buona Pasqua a tutti noi.




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mercoledì 5 aprile 2023

Finalmente sabato rivedrò il mio Stadio preferito, in curva ovviamente.
Quando torno a Potenza è all'Alfredo Viviani che ritrovo la maggior parte dei miei vecchi amici.
Quelli di Verderuolo, di Chianchetta e di Poggio Tre Galli.
Sempre col bicchiere di birra in mano, tutti sgolati ed esausti, ma felici e brilli per l'entusiasmo che manifestano e urlano all'unico grande amore che ancora oggi li unisce e li trasporta ovunque: il POTENZA.
Sabato pomeriggio ci saranno due tifosi in più a tifare per la conquista dei playoff.
Un padre orgogliosamente lucano e un figlio nato e cresciuto a Torino, ma col cuore rosso blu e la testa di un brigante.
Perché "ù PUTENZ è semb nù squadron", ed è per questo che bisogna amarlo, sempre e comunque.
Pretoriani, preparate le birre, le bandiere da sventolare e i leoni da far ruggire: "...arrvamm pur noi..."




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domenica 2 aprile 2023

Le colline Astigiane stanno al paradiso terrestre come il vino buono sta all'amicizia vera.
Proporzioni, talvolta semplici da comprendere ma pur sempre difficili da elaborare.
Oggi ho respirato l'aria primaverile del Monferrato, ho bevuto il vino amabile delle langhe e mi sono rallegrato con la mia famiglia e con dei colleghi fantastici.
Il paradiso?
Tutti proveremo a conquistarlo, ma a tempo debito, non ora: a tempo debito.



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venerdì 31 marzo 2023

Similitudini.
Figure retoriche fondate sulla somiglianza logica o fantastica di due eventi o successioni di pensiero.
Follie.
Stati di alienazione mentale determinati dall'abbandono di ogni criterio di giudizio.
Voglio continuare a vivere disegnando similitudini folli per allontanare il mio pensiero ad ogni criterio di giudizio, augurando al mondo intero di trovare nelle folli similitudini la bellezza del vivere.




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domenica 19 marzo 2023

Con l'aceto si condiscono le insalate, ed io quelle non le mangio volentieri.
Oggi sei tu il mio vino di livello, la mia bottiglia più pregiata, perché col tempo sei diventato sempre più buono.
Spero di non andare a male e di riuscire ad invecchiare bene come hai fatto tu.
Sarebbe fondamentale per poter tramandare ai miei ragazzi un buon calice di vino prestigioso, proprio come tu sei riuscito a fare con me
Un ballon pieno di sapori, che li invogli a voler sorseggiare il buon gusto della propria esistenza per quanti più giorni possibili.
Allora evviva il mio papà, evviva il vino buono.
Evviva chi sa riconoscerlo e apprezzare fino in fondo ogni fortuna che questa cantina a forma di vita ci riserva.



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sabato 11 marzo 2023

Amare il calcio, quello vero, quello giocato da un papà centravanti che è riuscito pure a togliersi qualche piccola soddisfazione.
Poi le sue ali, quella destra chiamata Samuel e quella sinistra chiamata Christian.
Dai weekend nel pancione della loro mamma a quelli nei passeggini imbottiti con le trapunte per combattere il freddo.
Inevitabile il passaggio di consegne.
I sabati pomeriggio di Samuel insieme alle domeniche mattina di Christian.
Oggi (sabato) Lorenzo che guarda Christian a Villanova d'Asti.
Domani (domenica) Lorenzo che guarderà Samuel a Marentino.
La passione per il calcio continua.
Sogno un giorno non molto lontano, dentro il quale potrò riconoscere le mie due ali più grandi fare il tifo per un altro "certo" bomber di razza: il fratellino Lorenzo.
La vita scorre e il tempo disponibile passa sempre troppo in fretta.
Il campo impone sempre un risultato, spesso condizionato dal recupero assegnato dall'arbitro a chi se la gioca a viso aperto, ma la mia squadra ha già vinto: con degli atleti così non poteva andare diversamente.




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sabato 4 marzo 2023

Il 04 marzo del 1993, all'età di 19 anni e mezzo, venivo adottato da Mamma Polizia.
Ero uno sbarbatello che faceva l'animatore e si divertiva a lavorare in Radio.
Domanda compilata per gioco in classe durante l'ultimo anno di scuola superiore e via, biglietto del treno per Trieste.
Non dimenticherò mai quei benedetti 5 giorni. Walter, Massimiliano, Maurizio, Massimo ed altri centinaia di freschi maggiorenni come me possono ancora testimoniarlo.
Ogni mattino era una preghiera e ogni traguardo raggiunto era un sospiro di sollievo.
Tutti volevamo farcela.
Nessuno sarebbe voluto finire in una caserma dell'Esercito Italiano a fare il militare di leva.
Ricordo che per Alberto abbiamo pianto tutti.
Era un nostro compagno di classe a scuola, e fu tra i primi a cadere per la legge infame della selezione forzata.
Poi le destinazioni.
Taranto per me.
Palermo, Napoli, Bologna, Reggio Calabria e tante altre sedi per altrettanti nuovi poliziotti da impiegare.
A ognuno un biglietto di seconda classe per una città da scoprire, da vivere, da amare per forza di cose.
Ordine Pubblico, Volante, Polizia Giudiziaria.
Guida Sicura, Tecniche Operative, Tiro.
Sindacato...Sindacato...Sindacato...
A ognuno il suo.
Sono passati 30 anni.
Oggi abbiamo forse compiuto i 3/4 della nostra missione, scritta dai fatti e disegnata dai ricordi dentro Scuole, Caserme e Mense.
A qualcuno è toccato il Reparto Mobile, a qualcun altro la Questura.
Poi la Stradale, la Postale, la Polfer.
Sandro era dei nostri, oggi non c'è più.
Stamattina sarà inquadrato con noi per l'alzabandiera di rito.
Canterà il nostro inno nazionale a squarciagola come faceva allora.
Oggi ci ritroviamo felici con le nostre famiglie piene di bambini diventati (quasi tutti) adulti, tutti orfani delle nostre città d'origine e (quasi tutti) lontani da genitori e familiari.
Oggi festeggiamo quest'anniversario con le rughe sul volto e qualche grado in più sulle spalle.
Sembrano onde del mare destinate a spiaggiarsi per cancellare anni di sacrifici disegnati sulla sabbia in attesa di uno sdraio e un ombrellone sotto cui ripararsi per godere di una pensione che non sappiamo ancora quando arriverà.
Sono felice di avervi avuto con me a bordo di quest'avventura meravigliosa.
Conosco bene ognuno di voi.
So che amate quanto me Mamma Polizia e il lavoro difficile che ci chiede di fare.
E allora buon compleanno a tutti e viva il 34° Corso Allievi Ausiliari di Leva della Polizia di Stato.
Helios, era il nome con cui avevamo deciso di battezzarlo, ricordate?
Sono certo che il nostro sole dovrà aspettare ancora tanto per vederci tramontare.
E così sarà.
Buon ultimo decennio di lavoro, ragazzacci.


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venerdì 3 marzo 2023

Un anno e mezzo fa ci hai regalato l'emozione di presentarti a questo mondo.
Abbiamo visto il tuo volto per la prima volta intorno alla mezzanotte.
Un pianto leggero durato pochi minuti.
Poi la quiete.
Hai aperto gli occhi e ti sei chiesto dov'eri finito.
Ci siamo ritrovati vicini, distanti dalla mamma che ancora sofferente ci guardava giocare.
L'ostetrica era attempata ma impeccabile nel fare il suo lavoro.
Mi disse che pochi bambini appena nati smettono di piangere tra le braccia del papà.
Tu l'hai fatto.
Le risposi che avrei pagato qualsiasi prezzo per fermare il tempo in quell'istante.
Un anno e mezzo fa sei riuscito a raccontare la stessa dolcezza che racconti oggi.
Sei speciale, lo sei stato da subito, per la tua capacità di sorridere sempre, per l'appetito che non ti abbandona mai e per la dolcezza che esterni nell'addormentarti tra le mie braccia la sera guardando sul telefonino i versi degli animali.
Ti prometto che proteggerò tutto di te.
Ho già riempito lo scrigno dentro il quale sto conservando tutti i tesori che ogni giorno mi chiedi d'impacchettare.
Ne preparerò degli altri e dentro quello più antico e malandato, ci metterò tutta la commozione di un ragazzino che gioca a fare il papà alla mia età.
Brividi, che di certo rendono tutte le giornate più impegnative, ma trasformano ogni ritorno a casa in una festa movimentata.
Grazie Lorenzino per i tanti doni che ci hai fatto in questi primi diciotto mesi della tua vita.
Te ne siamo veramente grati perché senza accorgertene ci hai reso tutti più ricchi.




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