venerdì 18 agosto 2023

Quando accendi un sigaro non vedi l'ora di tirare.
Una fiamma, due occhi chiusi e via.
Te ne freghi del come e del quando, perché ogni spazio temporale sembra eterno.
Fumi e godi di tutto ciò che vedi trasformarsi in cenere, perso nella quiete e nella pace di quello che stai respirando.
A metà strada ti accorgi che tutto questo bruciare è persino affascinante.
La cenere attaccata alle foglie ancora integre ti invoglia a continuare, a studiare attentamente le forme geometriche che si sviluppano andando avanti.
Quelle che assestano ciò che brucia.
Quelle che compongono i fumi nell'aria.
Non ti guardi neppure intorno perché sei disinteressato a ogni cosa.
Giocando e scherzando arriva il tuo momento, quello del giro di boa, quello che ti farà spegnere le cinquanta candeline.
Non tiri più come all'inizio, rallenti e tieni gli occhi sempre aperti.
Cresce in te la consapevolezza che la metà del sigaro che avevi a tua disposizione per sognare sta per finire.
Ogni boccata d'ossigeno acquista un valore diverso e ogni millimetro di cenere in più che vedi, ti aiuta a riflettere su ciò che hai fumato fino a quel momento.
Indice e medio cominciano a scaldarsi e questo preavvisa che tra qualche anno non sarà più facile tenere tutto stretto tra due dita.
La vita come un sigaro ammezzato, intenso e essiccato al punto giusto.
A volte amareggiata da un rhum ambrato, altre addolcita da tocchi di fondente.
La vita come il vizio del fumo.
Se fosse sempre come la prima volta, nessuno continuerebbe a dipendere dal tabacco, perché disgusta e delude.
La vita come esperienza da ripetere.
Col tempo non se ne può più fare a meno perché si impara ad amarla a tal punto da desiderarla per l'eternità.
Torneremo ad essere cenere dopo tanto vivere e tutto rimarrà ricordo delle cose belle che siamo stati in grado di sognare.
Io sto fumando ancora, e quando sigaro, rhum e cioccolato me lo permettono, alzo il mio sguardo verso il cielo con la speranza di vedere qualche stella cadente.
Sento che ho ancora tanti desideri da esaudire, ho ancora tante foglie da bruciare, ho ancora tanta vita da vivere. 

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mercoledì 16 agosto 2023

Ciro Scognamiglio.
Ex calciatore del Potenza Calcio che ha scritto pagine memorabili con una squadra forte e impossibile da dimenticare.
Dal 1990 al 1992 Ciro è stato uno dei gladiatori della difesa del Potenza di Mister Salvatore Di Somma e del Presidente Alessandro Geraldi.
In quegli anni ero uno studente che si preparava all'esame di maturità.
Lavoravo a tempo perso con Salvatore Pentangelo, il fotografo ufficiale del Potenza.
Non certo per diventare ricco, ma per riuscire a vedere le partite della mia squadra del cuore senza pagare.
In città era conosciuto come "Foto Rosario", e insieme a Enzo Bianchi immortalava allenamenti e sfide casalinghe della compagine capitanata da Paolo Crucitti.
La nostra amicizia nacque così, per caso, tra una fotografia e l'altra da lui ritirata nel negozio di Via Pretoria a qualche battuta al Viviani prima delle partite domenicali.
Poi le lezioni di chitarra, qualche pranzo a casa mia e Alex, il pastore maremmano che Ciro trasportava nel baule enorme della sua Volvo 740 Polar.
Ricordo la prima volta che lo feci venire al Pantano di Pignola.
I moscerini e gli insetti di tutte le specie richiamati dall'umidità del lago, si infilavano nel pelo bianco appena lavato di Alex.
"Rò: ma arò cazz me purtat?".
Ridevamo a crepapelle.
Non ci siamo mai dimenticati l'uno dell'altro e la riprova l'abbiamo avuta qualche giorno fa.
Una telefonata, qualche messaggio e via, un abbraccio a La Spezia, per raccontarci più di trent'anni di vita trascorsa lontani.
Ho percepito nell'abbraccio di Ciro l'amore per Potenza e per il Potenza, l'emozione grande di una persona capace di ripetermi ancora una volta quello che ha sempre testimoniato coi fatti, e cioè che Potenza e il Potenza non si possono dimenticare facilmente.
Voglio condividere con tutto il popolo rossoblù la mia grandissima emozione, la storia di un'amicizia sincera, fatta di rispetto, amore per la città e per la maglia da lui indossata con grande orgoglio.
Per quella stessa maglia Ciro ha sempre dato tutto.
Sono convinto che chiunque si ricorderà di lui, troverà gradita e  buona l'occasione per fargli un saluto.
Grazie Ciro: uno di noi!

martedì 15 agosto 2023

Eccolo qui il Ferragosto, è tornato per ricordarmi che oggi non ci saranno i rumori di sempre, che la mia cuginetta Laura compie gli anni e che tra poco tutto tornerà traffico e lavoro.
Ferragosto, il giorno in cui la Madonna è stata assunta in cielo, il giorno in cui alcuni chiedono di lavorare per guadagnare di più e molti scappano dal lavoro per affollare spiagge e montagne.
Ferragosto è tornato per ricordarmi che le vacanze stanno per finire per tutti, che domani fratello Christian compirà diciannove anni e papà Rocco festeggerà il suo cinquantesimo onomastico.
Mi chiedo se effettivamente questo è il giorno più bello dell'anno come in tanti ripetono, quello in cui il sole splende e scalda più del normale, quello dentro cui bisognerebbe tuffarsi a corpo nudo per lavare ogni rancore invernale lasciando che tutto si trasformi in urla di gioia.
Forse è così, forse no.
Di certo con l'estate addosso tutte le nostre vite si trasformano in qualcosa di più bello, ed è per questo che probabilmente giornate come queste vorrei non finissero mai.
Buon Ferragosto a tutti.
Buona vita a tutti.

Lorenzo


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martedì 1 agosto 2023

Il privilegio di stare da soli te ne regala sempre un altro più pregiato:
quello di poter scegliere di decidere con chi stare.



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sabato 29 luglio 2023

Se un giorno ti chiederanno cosa vorrai fare da grande, avrai sicuramente mille risposte in testa da poter dare.
Ce n'è una però che le racchiude tutte.
Quella che ti consegnerà la chiave per aprire ogni porta.
Quella che si trasformerà nella sola guida da sfogliare per capire a fondo la vita.
Quella che per sfortuna non è per tutti ma per fortuna è per tanti.
Se un giorno ti chiederanno cosa vorrai fare da grande, mi auguro che tu possa rispondere quello che oggi risponderei io: il papà.



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venerdì 14 luglio 2023

Hai regalato un sorriso a tutti.
Sempre, ogni giorno.
Difficile salutarti e non essere ricambiato da un cenno di entusiasmo.
Sei riuscito ad indossare per anni la divisa in modo unico e indimenticabile, lasciando un ricordo di te che nessuno di noi riuscirà a cancellare tra le immagini più rare che Mamma Polizia ci ha dato modo d'immortalare.
Ieri sera una notizia bruttissima e, come sempre capita in queste occasioni, WhatsApp e i nostri gruppi silenziati dalla quotidianità assordante sono tornati a far rumore.
Foto, messaggi e parole di rammarico.
Ecco ciò che resta di un collega speciale.
Ciao Andrea.
Ciao Elvis.
Canta e suona ancora in paradiso per noi e continua a sorriderci, sempre, come hai fatto immancabilmente quaggiù.



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venerdì 7 luglio 2023

I bambini insegnano la vita perché ogni nostra vita viene scritta da quando eravamo bambini.
Non siamo più in grado di riconoscerci piccoli, eppure lo siamo stati.
Indifesi e impotenti, desiderosi d'amore e privi di ogni forma d'autonomia.
Abbiamo riso a crepapelle tra le braccia forti di papà esigenti che ci lanciavano in cielo per vederci felici.
Abbiamo pianto alla ricerca di capezzoli inesauribili di mamme poderose mai stanche di saziarci.
Il mare denuda, rende infantile ogni cosa, silenzia anima e corpo cullando ricordi passati e pensieri futuri sopra il bagnasciuga del presente.
I bambini insegnano la vita.
Basta osservali attentamente mentre giocano a fare i castelli di sabbia sulla spiaggia in riva al mare.
Tutto continua a prendere forma.
Tutto cresce nonostante inaspettatamente venga distrutto da onde inattese.
La vita.
Bisognerebbe rimanere bambini per sempre.


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giovedì 29 giugno 2023

Ogni rimpatriata profuma di ricordi.
Sin da subito, quando superi il casello che ti riporta alla tua vecchia casa, cominci a gioire per ciò che ti passa in mente, frutto di memorabili eventi che hanno reso qualcuno dei residenti più bello, qualcun altro più uomo, qualcun altro più...pensionato.
Mamma Polizia, un paese verso cui non smetterò mai di sentirmi riconoscente.
Il Commissariato Centro, un tempo il 1° Distretto, una casa dentro cui ho abitato venticinque anni che non dimenticherò mai.
I residenti tra i miei ricordi più belli, tutti quei colleghi che hanno contribuito a rendere la mia vita professionale serena e appassionante.
Mentre molto scorre, c'è chi rimane davvero, e una serata come quella di ieri lo conferma in maniera emblematica.
Sono tornato a casa, ho attraversato nuovamente il casello di tanti ricordi e mi è sembrato di non avervi mai abbandonato del tutto, ennesima conferma che la nostra vita non smetterà mai di sorprenderci.
Grazie Germano.
Grazie Assunta.




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martedì 13 giugno 2023

Quando vi capita di dover ingoiare qualcosa dal sapore amaro, provate ad immaginare ciò che potrebbe restituirvi l'emozione della dolcezza.
Io faccio così, e quasi sempre mi ritrovo a tavola con ottimi piatti da gustare.




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mercoledì 7 giugno 2023

Qualche giorno fa Roberto mi ha inviato questa foto.
Nel pieno rispetto della sua riservatezza e della sua introversione, mi scrive semplicemente una data: 15 novembre 2009.
Sorrido stupito.
Faccio due conti e rimango anch'io in silenzio. Sono sbalordito perché sembra impossibile riuscire a credere che da quella giornata di formazione in pista ad oggi siano passati quasi quindici anni.
Tre lunghi lustri dentro cui sono successe tante cose, belle e brutte, ricercate con fermezza oppure scovate per caso, desiderate fortemente o del tutto inaspettate.
In quindici anni un poliziotto cambia per tre volte la sua qualifica, il suo grado.
Gli studenti concludono almeno tre cicli scolastici, gli automobilisti fanno sei revisioni alle loro macchine e chi ha problemi di vista cambia più volte le lenti dei propri occhiali.
Si fanno figli, esami e tatuaggi.
Si scrivono libri, si battono le mani ai matrimoni e si versano le lacrime ai funerali.
Si gioca e si vince.
Non si gioca e si perde.
La mente viaggia e spesso la si smarrisce.
La si ritrova e si fa di tutto per perderla di nuovo.
Si suona e si canta.
Si studia e si insegna.
Si giudica e ci si sente giudicati.
In quindici anni si impara a sorridere quando la partenza è tristezza e ci si rattrista quando invece, al contrario, è la felicità a scrivere i capitoli iniziali di un sesto di vita.
Dentro quindici anni di vita vissuta c'è sempre una vita intera, per questo bisogna solo sorridere quando una foto può raccontarla con tutte le sue sfumature.
Certo, dentro la foto di Roberto è evidente che non c'è un Rocco del tutto felice.
Tutt'altro: appare stanco nonostante qualche ruga in meno.
Oggi è felice e pieno di rughe.
Riesce a vivere decisamente meglio i suoi nuovi quindici anni.
La grandezza delle cose belle che gli sono capitate allargherà sicuramente il suo sorriso negli scatti che verranno.
Ciao Roberto.
Grazie.




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sabato 3 giugno 2023

Dentro uno dei capitoli che hanno composto i miei trent'anni di Polizia, mi è capitato spesso di chiudere e riaprire questi attrezzi del mestiere.
Per la maggior parte delle volte le ho allacciate ai polsi di ladri, borseggiatori e spacciatori.
Una volta le ho chiuse a quelli di un rapinatore.
L'operazione non è stata mai semplice, ma con le giuste precauzioni e un pizzico di fortuna (che non guasta mai), le cose sono andate sempre come dovevano.
Sono giorni emotivamente intensi.
Ore in cui mi chiedo spesso se questi braccialetti così vintage servono davvero per tutti coloro che compiono azioni per cui ne è previsto l'utilizzo.
Forse per determinati reati si farebbe meglio a pensare a qualcos'altro.
Immagino che tutti i garantisti che conosco in questo momento vorrebbero che io scrivessi di quale alternativa parlo, ma sarebbe una soddisfazione troppo grande accontentarli.
Facciamo così.
Mettiamo due cose sopra la bilancia delle pari opportunità che tanto decantate, le stesse che urlate con orgoglio nei megafoni delle manifestazioni pacifiche che organizzate ogni sabato pomeriggio nelle grandi città.
La prima è che dentro il protocollo dell'arresto perfetto sarebbe giusto accantonare rabbia, astio e vendetta da parte di chi opera.
La seconda è che questo mondo non dovrebbe concedere alcun respiro ad esseri infami capaci di togliere la vita a chi ne porta in grembo un'altra che attende di viverla.
Alla luce di quanto condiviso, allora, non capisco da che parte sta la verità, o forse sì: per qualcuno la detenzione non è sufficiente.
Giulia cara.
Giulia dolce e indimenticabile.
Lascia che il bambino che porti in grembo nasca tra due mesi in un posto migliore.
Scegli tu come chiamarlo.
Fallo da sola, senza condividere più nulla con chi non lo ha voluto in questo mondo.
Portalo a giocare nei parchi più belli che troverai in Paradiso.
Fallo correre a piedi nudi ovunque vorrà, perché non correrà alcun rischio di farsi male.
Sicuramente lassù non incontrerai nessun mostro cattivo che vi farà del male, ma solo anime buone disposte ad amarvi veramente.
A questo inferno ci pensiamo noi, magari provando a cambiare qualcosa anche per chi, come te, potrebbe ancora rischiare di morire.
Sei bellissima.
Siete bellissimi.
Lo sarete per sempre.
Ciao Giulia.




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lunedì 22 maggio 2023

Ma esiste davvero chi riesce a sorridere per le battute e le vignette di questo signore?
Non conosce il confronto ma incarna in modo emblematico una fetta numerosa di finti democratici che considerano "fascisti" tutti quelli che non la pensano come loro.
Già, perché oggi nel nostro paese se non sei di sinistra sei fascista, una proporzione perfetta che si sviluppa considerando chi vota per il PD un garantista e liberale, e chi invece vota verso destra una camicia nera.
Ridicoli, piccoli e falsi poveri, proprio come chi avete deciso che debba rappresentarvi, per nostra fortuna.
Personalmente preferisco sentirmi ignorante ascoltando un uomo saggio piuttosto che fare lo splendido davanti a una massa di caproni, e tu, compagno Vauro, avresti bisogno di sederti tra i banchi di scuola, piuttosto che rimanere in cattedra a insegnare la storia.
Ma cosa ti hanno fatto da piccolo?




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domenica 21 maggio 2023

- Papà: ma cos'è sto "Salone del libro"?
- Cucciolo mio: qualche tempo fa era un tempio di cultura dentro cui non potevi che respirare aria buona e pulita.
Oggi quel tempio si è trasformato in una passerella di bassa moda, dove in tanti disegnano e propongono abiti di carta, e in pochi sono disposti ad acquistarli e indossarli veramente.
L'importante è dare visibilità a chi li presenta, vendere libri che sembrano manoscritti e provare a far parlare di sé senza preoccuparsi più di tanto della sostanza.
Lorenzino: ascolta papà tuo.
Facciamoci una bella foto e leggiamo insieme una storia più allegra.




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venerdì 19 maggio 2023

Ci abbiamo messo 6 mesi, 24 settimane, 168 lunghi giorni a capire cosa vedeva Lorenzino affacciandosi alla finestra della nostra cucina.
L'unico indizio che avevamo era un "ih oh, ih oh, ih oh" prolungato, che ricordava simpatici dialoghi tra Pinocchio e Lucignolo nel Paese dei Balocchi.
Ci è servito un attimo per ricordare che quello che vedono i bambini non è sempre quello che vediamo noi grandi...per fortuna!




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martedì 9 maggio 2023

Un'altra esperienza di spessore è stata da me custodita insieme ai ricordi più belli dei tanti Corsi di Guida Sportiva e Sicura organizzati finora.
L'abbiamo scritta e disegnata ieri, all'autodromo SOUTH MILANO di Ottobiano (PV), insieme a un gruppo di appassionati di guida e motori attenti e ben predisposti alla formazione.
Lo studio preventivo in aula di tecniche specifiche di guida, mescolate a molti, tanti, mai troppi consigli utili, e le successive emozioni percepite in pista con le fuoriserie importanti che abbiamo tutti ben gestito in sicurezza, hanno fatto sì che più di 30 corsisti arrivati da tutto il nord Italia siano tornati a casa più ricchi.
Ringrazio Francesco D'Alessandro per la fiducia accordata, la sua società GUIDASICURASUPERCAR per gli strumenti forniti e l'esperienza blasonata che ancora una volta ha messo a disposizione di tutti.
Ringrazio Francesca Langellotti per la pazienza ricambiata, Diego Lacopo per la collaborazione sempre impeccabile e Antonio Lupo per gli scatti e i filmati leggendari.
Ringrazio tutti gli allievi e i tirocinanti impegnati nel percorso formativo per diventare Istruttori di Guida Sicura, i corsisti che hanno condiviso con noi questa giornata di pista così memorabile e il personale preposto alla sicurezza dell'autodromo di Ottobiano, sempre attento e puntuale a risolvere ogni emergenza.
La passione è motore di ogni cosa, ed ogni cosa va alimentata col giusto carburante.
Gli abbracci e le strette di mano sincere con cui ieri sera all'imbrunire abbiamo chiuso ogni sorta di competizione ai box di Ottobiano, motivano, arricchiscono e danno fiducia.
Alimentano la speranza di continuare a credere che la sicurezza stradale è emergenza che può trasformarsi in passione, basta volerlo veramente allacciandosi fortemente alla vita.
Grazie ai protagonisti di questa gran bella esperienza e ancora buona strada a tutti!




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lunedì 1 maggio 2023

Un padre, finita la festa di laurea del proprio figlio, gli disse:
“Congratulazioni figlio mio.
Ti sei laureato con il massimo dei voti e quindi ho pensato a questo regalo per te: un CIAO che ho restaurato molto tempo fa.
Ha diversi anni, ma prima che diventi tuo, voglio che lo porti al mercatino delle cose usate.
Dì loro che vuoi venderlo.
Poi fammi sapere quanto ti hanno offerto".
Il figlio andò al mercatino e tornò da suo padre:
“Mi hanno offerto mille euro (1.000,00 €) perché sembra che non sia stato restaurato alla perfezione".
Il padre prontamente gli disse:
“Adesso portalo al banco dei pegni".
Il figlio andò al banco dei pegni.
Tornò da suo padre e gli disse:
“Il banco dei pegni mi ha offerto cento euro (100,00 €) dato che è un motorino molto vecchio e non può neppure circolare".
Il padre chiese a suo figlio di andare in un Club di moto storiche e mostrare loro il CIAO.
Il figlio allora portò il ciclomotore al Club.
Ritornò da suo padre e gli disse:
“Papà. Tu non mi crederai, ma alcune persone iscritte al Club, mi hanno offerto centomila euro (100.000,00 €) per il tuo motorino, visti l'anno di costruzione, i documenti immacolati e la rarità del pezzo.
A quanto pare è ricercato da molti".
Il padre, allora, concluse col figlio:
“Volevo che tu sapessi che il posto giusto ti valorizza nel modo giusto.
Se nella vita ti capiterà di non essere apprezzato abbastanza, non arrabbiarti mai.
Significa semplicemente che sei nel posto sbagliato.
Non fermarti mai troppo dove nessuno vorrà vedere quanto vali davvero, perché solo chi sarà in grado di riconoscere il tuo valore ti apprezzerà veramente.
Chi non lo conosce non potrà farlo mai".




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sabato 29 aprile 2023

Stamattina io e Lorenzino abbiamo fatto un giro al mercato di Chieri.
Che gran fortuna imbattersi per caso in un posto così semplice e comune.
Era tanto che non mi capitava di poter vivere un contesto sociale così apparentemente scontato, ma anche questa volta l'esperienza delle bancarelle è stata fantastica.
Abbiamo passeggiato senza un soldo nelle tasche e senza alcuna necessità di comprare qualcosa, ma quello che abbiamo portato a casa ha un valore decisamente più alto di qualche busta verde di frutta e verdura.
Sembrava che il mondo allegro si fosse riversato tutto in quella piazza, tra quei banchi colorati stracolmi di tutte le grazie di Dio.
Ogni cosa al suo posto, raccolta e venduta a un pubblico pagante felice, illuminato da una bella giornata di sole.
I prezzi scritti a penna sulle buste di carta, le cassette vuote di plastica e legno buttate alla rinfusa dietro i furgoni con le revisioni scadute dei commercianti, le voci alte e basse dei clienti esigenti che negoziavano in tutti i dialetti immaginabili ogni sorta di sconto.
Il mercato: la metafora perfetta della nostra esistenza.
Chi vende e chi compra, chi curiosa e chi se ne frega, chi passeggia e chi borseggia.
Ad ognuno la sua parte, per ognuno un copione nuovo da recitare.
Tutti inevitabilmente distratti dai colori smaglianti dei nostri desideri, quelli che ci piacerebbe sempre tenere nel centrotavola delle nostre vite con la speranza che non marciscano mai.
Siamo sempre pronti a trattare per vederli trasformati in realtà.
Siamo disposti a portare qualsiasi peso sulle nostre spalle, purchè ci venga garantita la possibilità di poterli surgelare dentro i frigoriferi delle nostre case.
Spesso vorremmo non pagare alcun prezzo per essere felici, proprio come quando andiamo a fare la spesa al mercato, ma nella baraonda della quotidianità, sappiamo bene che tutto diventa più difficile.
Incontro Francesca e Simone.
Mi dicono che Lorenzino è bellissimo ed è cresciuto tantissimo.
Gli rispondo che è vero, e che per ogni giorno che un frutto cresce e diventa più bello, ce n'è un altro che invecchia e diventa più brutto.
Aggiungiamo sorrisi al nostro mercato.
Aggiungiamo sorrisi al nostro mondo.
Francesca mi da una pacca sulla spalla.
Ci salutiamo.
Anche oggi la spesa è fatta.
Anche oggi i nostri sogni hanno avuto il fertilizzante che meritavano, e non importa se tornati a casa li ritroveremo nel centrotavola o surgelati in frigorifero.
Al mercato ci sarà sempre l'opportunità di trovarne di nuovi, perché il mercato è vita, e dove c'è vita, i banchi in cui comprare non finiranno mai.




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mercoledì 12 aprile 2023

Non importa quanti ci amino, ma quanti si sentano amati da noi.
Buona festa a tutti i fratelli della Polizia di Stato.




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domenica 9 aprile 2023

Lorenzo è il mio cuginetto più piccolo.
Ha i capelli biondi, sottili e luminosi come l'oro, e i suoi occhi sono marroni come due pezzetti di cioccolato.
È alto meno di un metro e tutti lo chiamano gnomo perché Lorenzo ha solo un anno.
Ha sempre il sorriso stampato sul suo viso tondo, dolce, liscio e tenero come la seta.
Mi fa venire sempre voglia di abbracciarlo.
Quando gioca è irrequieto e non sta un attimo fermo.
Butta tutto a terra e quando si è stancato inizia a mettere tutto a posto, e siccome viviamo lontani, ogni volta che viene a trovarci si scatena con noi, senza mai fermarsi.
Io gli voglio un mondo di bene.
Teresa

Nelle parole così cariche di vita della mia super nipotina, ho trovato l'augurio più sincero per tutti.
La purezza della sua anima mescolata alla sua dolcezza, siano sorgenti per chi crede ancora che l'amore merita di risorgere e di vincere su tutto il resto.
Grazie Teresa e Buona Pasqua a tutti noi.




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mercoledì 5 aprile 2023

Finalmente sabato rivedrò il mio Stadio preferito, in curva ovviamente.
Quando torno a Potenza è all'Alfredo Viviani che ritrovo la maggior parte dei miei vecchi amici.
Quelli di Verderuolo, di Chianchetta e di Poggio Tre Galli.
Sempre col bicchiere di birra in mano, tutti sgolati ed esausti, ma felici e brilli per l'entusiasmo che manifestano e urlano all'unico grande amore che ancora oggi li unisce e li trasporta ovunque: il POTENZA.
Sabato pomeriggio ci saranno due tifosi in più a tifare per la conquista dei playoff.
Un padre orgogliosamente lucano e un figlio nato e cresciuto a Torino, ma col cuore rosso blu e la testa di un brigante.
Perché "ù PUTENZ è semb nù squadron", ed è per questo che bisogna amarlo, sempre e comunque.
Pretoriani, preparate le birre, le bandiere da sventolare e i leoni da far ruggire: "...arrvamm pur noi..."




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domenica 2 aprile 2023

Le colline Astigiane stanno al paradiso terrestre come il vino buono sta all'amicizia vera.
Proporzioni, talvolta semplici da comprendere ma pur sempre difficili da elaborare.
Oggi ho respirato l'aria primaverile del Monferrato, ho bevuto il vino amabile delle langhe e mi sono rallegrato con la mia famiglia e con dei colleghi fantastici.
Il paradiso?
Tutti proveremo a conquistarlo, ma a tempo debito, non ora: a tempo debito.



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venerdì 31 marzo 2023

Similitudini.
Figure retoriche fondate sulla somiglianza logica o fantastica di due eventi o successioni di pensiero.
Follie.
Stati di alienazione mentale determinati dall'abbandono di ogni criterio di giudizio.
Voglio continuare a vivere disegnando similitudini folli per allontanare il mio pensiero ad ogni criterio di giudizio, augurando al mondo intero di trovare nelle folli similitudini la bellezza del vivere.




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domenica 19 marzo 2023

Con l'aceto si condiscono le insalate, ed io quelle non le mangio volentieri.
Oggi sei tu il mio vino di livello, la mia bottiglia più pregiata, perché col tempo sei diventato sempre più buono.
Spero di non andare a male e di riuscire ad invecchiare bene come hai fatto tu.
Sarebbe fondamentale per poter tramandare ai miei ragazzi un buon calice di vino prestigioso, proprio come tu sei riuscito a fare con me
Un ballon pieno di sapori, che li invogli a voler sorseggiare il buon gusto della propria esistenza per quanti più giorni possibili.
Allora evviva il mio papà, evviva il vino buono.
Evviva chi sa riconoscerlo e apprezzare fino in fondo ogni fortuna che questa cantina a forma di vita ci riserva.



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sabato 11 marzo 2023

Amare il calcio, quello vero, quello giocato da un papà centravanti che è riuscito pure a togliersi qualche piccola soddisfazione.
Poi le sue ali, quella destra chiamata Samuel e quella sinistra chiamata Christian.
Dai weekend nel pancione della loro mamma a quelli nei passeggini imbottiti con le trapunte per combattere il freddo.
Inevitabile il passaggio di consegne.
I sabati pomeriggio di Samuel insieme alle domeniche mattina di Christian.
Oggi (sabato) Lorenzo che guarda Christian a Villanova d'Asti.
Domani (domenica) Lorenzo che guarderà Samuel a Marentino.
La passione per il calcio continua.
Sogno un giorno non molto lontano, dentro il quale potrò riconoscere le mie due ali più grandi fare il tifo per un altro "certo" bomber di razza: il fratellino Lorenzo.
La vita scorre e il tempo disponibile passa sempre troppo in fretta.
Il campo impone sempre un risultato, spesso condizionato dal recupero assegnato dall'arbitro a chi se la gioca a viso aperto, ma la mia squadra ha già vinto: con degli atleti così non poteva andare diversamente.




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sabato 4 marzo 2023

Il 04 marzo del 1993, all'età di 19 anni e mezzo, venivo adottato da Mamma Polizia.
Ero uno sbarbatello che faceva l'animatore e si divertiva a lavorare in Radio.
Domanda compilata per gioco in classe durante l'ultimo anno di scuola superiore e via, biglietto del treno per Trieste.
Non dimenticherò mai quei benedetti 5 giorni. Walter, Massimiliano, Maurizio, Massimo ed altri centinaia di freschi maggiorenni come me possono ancora testimoniarlo.
Ogni mattino era una preghiera e ogni traguardo raggiunto era un sospiro di sollievo.
Tutti volevamo farcela.
Nessuno sarebbe voluto finire in una caserma dell'Esercito Italiano a fare il militare di leva.
Ricordo che per Alberto abbiamo pianto tutti.
Era un nostro compagno di classe a scuola, e fu tra i primi a cadere per la legge infame della selezione forzata.
Poi le destinazioni.
Taranto per me.
Palermo, Napoli, Bologna, Reggio Calabria e tante altre sedi per altrettanti nuovi poliziotti da impiegare.
A ognuno un biglietto di seconda classe per una città da scoprire, da vivere, da amare per forza di cose.
Ordine Pubblico, Volante, Polizia Giudiziaria.
Guida Sicura, Tecniche Operative, Tiro.
Sindacato...Sindacato...Sindacato...
A ognuno il suo.
Sono passati 30 anni.
Oggi abbiamo forse compiuto i 3/4 della nostra missione, scritta dai fatti e disegnata dai ricordi dentro Scuole, Caserme e Mense.
A qualcuno è toccato il Reparto Mobile, a qualcun altro la Questura.
Poi la Stradale, la Postale, la Polfer.
Sandro era dei nostri, oggi non c'è più.
Stamattina sarà inquadrato con noi per l'alzabandiera di rito.
Canterà il nostro inno nazionale a squarciagola come faceva allora.
Oggi ci ritroviamo felici con le nostre famiglie piene di bambini diventati (quasi tutti) adulti, tutti orfani delle nostre città d'origine e (quasi tutti) lontani da genitori e familiari.
Oggi festeggiamo quest'anniversario con le rughe sul volto e qualche grado in più sulle spalle.
Sembrano onde del mare destinate a spiaggiarsi per cancellare anni di sacrifici disegnati sulla sabbia in attesa di uno sdraio e un ombrellone sotto cui ripararsi per godere di una pensione che non sappiamo ancora quando arriverà.
Sono felice di avervi avuto con me a bordo di quest'avventura meravigliosa.
Conosco bene ognuno di voi.
So che amate quanto me Mamma Polizia e il lavoro difficile che ci chiede di fare.
E allora buon compleanno a tutti e viva il 34° Corso Allievi Ausiliari di Leva della Polizia di Stato.
Helios, era il nome con cui avevamo deciso di battezzarlo, ricordate?
Sono certo che il nostro sole dovrà aspettare ancora tanto per vederci tramontare.
E così sarà.
Buon ultimo decennio di lavoro, ragazzacci.


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venerdì 3 marzo 2023

Un anno e mezzo fa ci hai regalato l'emozione di presentarti a questo mondo.
Abbiamo visto il tuo volto per la prima volta intorno alla mezzanotte.
Un pianto leggero durato pochi minuti.
Poi la quiete.
Hai aperto gli occhi e ti sei chiesto dov'eri finito.
Ci siamo ritrovati vicini, distanti dalla mamma che ancora sofferente ci guardava giocare.
L'ostetrica era attempata ma impeccabile nel fare il suo lavoro.
Mi disse che pochi bambini appena nati smettono di piangere tra le braccia del papà.
Tu l'hai fatto.
Le risposi che avrei pagato qualsiasi prezzo per fermare il tempo in quell'istante.
Un anno e mezzo fa sei riuscito a raccontare la stessa dolcezza che racconti oggi.
Sei speciale, lo sei stato da subito, per la tua capacità di sorridere sempre, per l'appetito che non ti abbandona mai e per la dolcezza che esterni nell'addormentarti tra le mie braccia la sera guardando sul telefonino i versi degli animali.
Ti prometto che proteggerò tutto di te.
Ho già riempito lo scrigno dentro il quale sto conservando tutti i tesori che ogni giorno mi chiedi d'impacchettare.
Ne preparerò degli altri e dentro quello più antico e malandato, ci metterò tutta la commozione di un ragazzino che gioca a fare il papà alla mia età.
Brividi, che di certo rendono tutte le giornate più impegnative, ma trasformano ogni ritorno a casa in una festa movimentata.
Grazie Lorenzino per i tanti doni che ci hai fatto in questi primi diciotto mesi della tua vita.
Te ne siamo veramente grati perché senza accorgertene ci hai reso tutti più ricchi.




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lunedì 27 febbraio 2023

Ci sono compagni che ancora vanno a votare alle primarie del Partito Democratico.
Uomini e donne di tutte le età che considerano a priori "fascisti" quelli che restano a casa con 2 euro in più nelle tasche.
Scelgono chi dovrà dettare il passo nelle scelte politiche del loro futuro perché, giustamente, il presente lo hanno costruito gli altri con decenni di governi, tra l'altro non votati da nessuno.
Pazzesco.
Cantano col pugno sinistro chiuso e alzato verso l'alto "questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l'invasor", e sventolano bandiere rosse ad ogni manifestazione raccogliendo firme a pagamento sotto i gazebo delle periferie allo sbando.
Nel frattempo a Kutro, chi governa "oggi", raccoglie cadaveri di donne e bambini in mare.
E la colpa di chi è?
Ovviamente di chi respinge, di chi non accoglie, di chi è razzista: dei fascisti insomma.
Onore e rispetto per chi ci crede ancora, ma per favore, basta col vostro finto pietismo e falso timore di un mostro che non esiste più.
La guerra è finita e Mussolini è caduto.
Non ve ne siete accorti?
O forse vi fa comodo far credere il contrario per giustificare la satira che state proponendo?
Avete voluto riscrivere la storia, ma a quanto pare non siete stati molto bravi con la penna, figuriamoci coi fatti.
Siete tanti Fabio Fazio in attesa di vedere che tempo farà, giudicando chiunque non la pensa come voi e condannando a morte "a priori" ogni progetto volto a tutelare la cultura della legalità nel nostro paese.
Siete addirittura arrivati a difendere i rave party in nome del vostro concetto distorto di libertà.
Voi non siete opposizione, voi siete disfatta, e la cosa grave è che il mondo viaggia nella vostra direzione.
"...e questo è il fiore del partigiano morto per la libertà".
Fossi in voi, prima di cantarla, mi laverei bene la bocca, e non di certo per cambiare il vostro modo (ometto aggettivi) di vedere le cose.
Giusto, la democrazia merita alta considerazione, ma per il rispetto di chi quel fiore se l'è guadagnato veramente dando la vita per la vostra libertà, e non per garantire il diritto a fare ciò che si vuole sempre e comunque.




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martedì 21 febbraio 2023

Tu mi hai insegnato a fregarmene del giudizio degli altri, a fare sempre di testa mia e a snobbare gli altezzosi, i presuntuosi e i saccenti.
Mi hai raccontato cos'è l'accoglienza, come bisogna rialzarsi quando si cade per terra e qual è il prezzo da pagare quando si commettono certi errori.
Tu mi hai dimostrato come si combatte il dolore, come si gioisce quando non resta che piangere e come bisogna piangere quando il resto del mondo gioisce.
Mi hai chiamato SOCIO, sempre.
Mi hai accompagnato ovunque, sempre.
Oggi mi hai lasciato...per sempre.
In silenzio, senza aggiungere più nulla ai nostri sorrisi, senza esaltare più del dovuto la bellezza di ciò che abbiamo vissuto insieme e senza alcun triste pianto di commiserazione.
Tu per me sei stato e rimarrai "zio Salvatore", l'unico ed ineguagliabile "zio Salvatore".
Adesso fermati, continua a sorridere e mandami ancora a quel paese come hai sempre fatto.
Con una preghiera ho preannunciato al Padre Eterno che stai per arrivare.
Gli ho detto che una gran testa calda sta salendo lassù con l'ascensore dell'eterno riposo a rompere tutta la quiete che c'è da quelle parti.
Darai il meglio di te.
Alzerai a palla il volume del tuo giradischi e con i vinili degli anni 60 farai ballare gli angeli coi demoni.
Con le tue canzoni riuscirai a far abbracciare tutti quelli che verranno a salutarti.
Faranno finalmente pace per sempre, la stessa pace che spesso hai provato a seminare sulla terra senza avere risultati.
Ma il mondo dei vivi è fatto per farsi la guerra, e tu lo sai bene.
Ora è giunto il momento di riscattarsi, però.
Prendi in giro tutti come hai sempre fatto quaggiù, ma preserva le giuste energie per quando riabbraccerai papà Achille e mamma Assunta, il tuo primo amore Emma, le tue due sorelle Titina e Lucia e tuo fratello Armando.
Colora questo viaggio così come hai colorato tutta la tua esistenza.
A quest'ora Antonio sarà già tra le tue braccia.
Siamo tutti convinti che è stato lui ad attenderti col suo sorriso alle porte del paradiso.
Te lo sei guadagnato, e con lui hai anche guadagnato il diritto di tornare a parlare respirando bene e con gli occhi aperti.
Riprenditi la vita che hai tanto amato e canta, suona, balla: io danzerò con te, come ho sempre fatto.
Siamo stati in grado di far morire dal ridere chi non ha mai avuto la sfacciataggine di fare le cazzate che abbiamo fatto noi.
Ne vado orgoglioso, perché un SOCIO in affari come te, non lo troverò mai più.
Buona festa in paradiso "zio Salvatore".
Ci mancherai, eccome se ci mancherai.




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sabato 18 febbraio 2023

Ho trovato in questa immagine tanti riferimenti per descrivere il tuo mondo.
Immancabilmente doveva esserci un motorino smontato, le tue mani sporche di grasso e il tuo volto poco sorridente.
Un muro su cui appoggiarti, il sole che ti batte sulla fronte e tante ombre a fare da sfondo.
Oggi è toccato a tralci di viti rampicanti e lianose, ben curati e magistralmente allineati per fruttare a tempo debito nel modo migliore.
Ti auguro di continuare a trovare ancora la forza per restaurare tante creature arrugginite, di tenere le mani sempre sporche di grasso per testimoniare la nobiltà del lavoro che tu conosci bene e a non esagerare mai coi tuoi sorrisi, perché diversamente il mondo non ti riconoscerebbe più.
Ti auguro di continuare a trovare ancora tanti muri di sostegno da sfruttare nei tuoi momenti di debolezza, un sole forte a scaldare il tuo animo buono quando farà freddo e tante ombre da far scomparire solo per chi lo merita veramente.
Ti auguro di continuare a sorprendere il mondo per tutti i frutti che daranno i tuoi filari, gli stessi che continuano a farti ombra e ti omaggiano di quell'uva fragola che bevi solo tu.
Neve, gelo e intemperie, eppure sboccia sempre, puntuale e nel rispetto di ogni stagione.
Si lascia curare prima e raccogliere dopo, per ricordare a tutti che un altro anno è passato a farti più grande, un marito più paziente, un padre più comprensivo e un nonno più dolce.
Buon compleanno papà.
Ti aspet...ti amo.


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venerdì 17 febbraio 2023

Anche oggi un collega mi ha chiesto se fossi già andato in pensione.
Ancora una volta ho risposto a questa lecita provocazione con un bel sì.
Nel confermarlo sembravo addirittura credibile.
Gli ho raccontato tante di quelle bugie sulla mia nuova retribuzione INPS e sulla cospicua liquidazione che mi è stata puntualmente accreditata dopo un solo mese, che nell'ascoltarmi gli brillavano pure gli occhi.
Sento che presto mi divertirò un mondo.
Quante belle sorprese troveranno in busta paga  i colleghi "apparentemente" più giovani di me che andranno in pensione nei prossimi mesi.
Tanti curiosoni privi di tatto.
Tanti miliardari indigesti di stronzate.
Problemi loro.
Io ne ho ancora tanti di anni per continuare a prenderli in giro.
Consiglio sempre di lavorare sodo fino alla fine, di provare a dare il massimo senza risparmiarsi più di tanto e di pensare solamente alla salute. Se il problema di questa atipica categoria di lavoratori continuerà ad essere esclusivamente quello di conoscere quanto porteranno a casa alla fine di ogni mese, la pensione non la vedranno per niente.
La storia ce lo ha insegnato.
La storia ce lo insegna.

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venerdì 10 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

11° giorno di diario
Capitolo undicesimo: L'EPILOGO

La Sardegna è salva.
Tutto il mare che le gira intorno la protegge.
La Sardegna insegna.
Galleggia sopra ogni frenesia del continente.
La Sardegna accoglie.
La sua generosa bellezza è patrimonio di tutti.
Mamuthones e Issohadores sono maschere speculari al nostro inconscio.
Danzano e impauriscono solo per tradizione, ma propiziano il bene e scacciano il male.
In quest'isola tutto è storia, tutto è culto, tutto è mistero.
Te ne accorgi quando la lasci per tornare sulla terra ferma, quella perduta, quella che non accoglie da tempo, quella che oramai non insegna più.
L'ho capito scrivendo stanotte in mezzo al mare, lo stesso mare che divide chi desidera nascondersi da chi ama ostentare.
Il sigaro ha bruciato tutto il suo kentucky e la connessione per archiviare l'epilogo di questo viaggio sta per abbandonare ogni speranza di poterci riuscire.
Chiudo gli occhi sereno e ben contento di risvegliarmi a casa mia domani mattina.
Questo corso non è stato un sogno ma qualcosa di molto simile.
Pertanto è giunto il momento di risvegliarsi.




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giovedì 9 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

10° giorno di diario
Capitolo decimo: l'ARRIVEDERCI

Il corso è finito e l'idoneità alla qualifica di Istruttori di guida dei mezzi in servizio di Polizia ci è stata rinnovata.
Torniamo a casa col pieno di carburante, pneumatici nuovi e posizioni di seduta corrette.
Eravamo preoccupati che tempi di reazione e tecnica visiva potessero cedere, ma hanno retto bene, e con sano orgoglio possiamo andarne fieri viste le nostre date di nascita.
Il mio diario si conclude qui.
Poche storie, tante metafore e risate in abbondanza.
Chili di troppo, meno soldi in tasca e qualche tessera sindacale in più.
Le pagine più belle di questa splendida esperienza le abbiamo scritte insieme, ogni giorno, in pista e...fuoripista!
L'aula rimane sempre la prova più tosta, l'autobus quella più impegnativa, la moto quella più divertente.
Meno male che i barbecue di Enzo e Andrea ci hanno scaldato corpo e anima.
Il fuoco rimane il fuoco, da sempre.
Unisce, rasserena e consuma.
Mancheranno le risate di Gigino, gli ettolitri di Bovale e Carignano bevute da Gianluca e le interminabili domande a tempo finito di Massimo.
Mancheranno i digiuni dello zio, gli appelli di Gabriele e le lezioni culinarie e presidenziali di Alfredo.
Mancheranno le manovre in retromarcia di Roberto, le notti insonni di Maurizio e gli angoli antisindacali di Antonio.
Mancheranno gli appellativi impronunciabili scambiati tra Ciro e Alfredo, le dimostrazioni in pista di Fabrizio e le pillole di saggezza sarda di Chicco.
Mancheranno forse anche le pagine di questo diario scritte da Rocco, condivise con semplicità e dettate dal puro piacere di scriverle.
Tutto è servito per comunicare a gran voce ai colleghi abbandonati nel continente che questo gruppo ha vinto.
È riuscito a salire sul podio meritando una medaglia d'oro.
Ha saputo mantenere il giusto equilibrio per tagliare il traguardo in contemporanea.
Tutti insieme, tutti uguali, senza fenomeni e senza asini.
Quanto sarebbe bello sentirsi sempre uguali con le nostre divise indossate, tutti orgogliosi di appartenere alla stessa famiglia, dove si parla una sola lingua e si rema verso una sola meta.
Certo, nel rispetto dei ruoli, dei gradi e delle responsabilità.
Essere Istruttori rende tutto più semplice.
Tutti con lo stesso logo sulle spalle, fregiati dalla competenza e consapevoli delle accortezze da tenere nei confronti di chi dovrà imparare da noi.
Ragazzi, abbiamo trasformato un corso di aggiornamento in una esperienza di vita fantastica.
Vi ringrazio di cuore.
Che sia il più veloce, differenziato e spericolato arrivederci di tutta la nostra carriera in Polizia.
Grazie Abbasanta.




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mercoledì 8 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

9° giorno di diario
Capitolo nono: la GUIDA SICURA

Se dovessimo fermarci ad analizzarla sotto un profilo prettamente letterale, esistono tanti tipi di guida.
Vi sono quelle spirituali, quelle turistiche, quelle culinarie, quelle TV.
Da vocabolario, la guida è "la funzione direttiva esplicata lungo un percorso o verso una meta materiale o ideale".
E ancora, si parla di guida riferendosi a una "persona cui è attribuito o riconosciuto il compito di indicare ad altri la via da seguire".
Quando a parlare di guida è un istruttore, si spalancano mondi che solamente chi è abituato veramente a guardare lontano sa riconoscere.
Già, perché il pericolo sulla strada va riconosciuto, e solo imparando a guardare lontano si rischia di farsi meno male.
È evidente che mi riferisco alla guida sicura, la metafora perfetta della nostra esistenza.
Una delle regole più importanti che si insegna agli addetti ai lavori, recita testualmente che le mani vanno dove vanno gli occhi.
Nella proporzione ideale di una vita perfetta, tale criterio si sposa bene col principio che il cuore va sempre verso le cose che amiamo.
Alla guida, poi, possiamo assegnare addirittura l'aggettivo "sicura", ed è proprio in nome di tale sicurezza che il gioco diventa ancora più bello e interessante.
La guida sicura diventa efficace e acquista valore solo quando quella "persona cui è attribuito o riconosciuto il compito di indicare ad altri la via da seguire" è davvero credibile, perché mossa da una passione spudorata per la materia.
Quella passione rara e unica grazie a cui ogni sufficienza può trasformarsi in eccellenza.
Ogni guida educa.
Ogni guida arricchisce.
Ogni guida trasforma.
Quella sicura è cambiamento delle abitudini, è stravolgimento delle tendenze, è filosofia di vita.
La guida sicura è credo, fede, vocazione, perché con tanta buona volontà e dedizione, ognuno può trasferire le esperienze fatte in pista nella propria vita.
Imparare a riconoscere un pericolo, provare ad evitarlo ed essere comunque sempre pronti ad affrontarlo.
Gestire le perdite di stabilità, riuscire a correggere le traiettorie ed usare armoniosamente il volante.
È lui a disegnare le nostre traiettorie.
È lui lo strumento di precisione che può limitare i nostri danni.
È lui a regalarci le emozioni più belle quando lo utilizziamo nel modo corretto.
La pista sta alla vita come la guida sicura sta ad ogni prova generale.
Sarebbe bello convertirla sempre in certezza, ma non è possibile farlo perché il fato purtroppo esiste, così come il destino limita e la sorte decide.
Manca un giorno alla fine del corso.
Grazie all'esercitazione e all'impegno, tutti qui siamo riusciti a gestire meglio ogni trasferimento di carico.
La vita ci chiederà di affrontare ancora tanti ostacoli.
Auguriamoci di no, ma se proprio dovesse capitare, dopo la nostra esperienza qui, sapremo dove guardare per gestire al meglio qualsiasi sottosterzo e qualsiasi sovrasterzo.
Questo è il tempo della ripartenza.
Questo è il giorno dei saluti.
Stiamo per tornare a casa, e dopo tanti giri di pista fatti come li abbiamo fatti noi, nulla sarà come prima.
A domani.



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martedì 7 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

8° giorno di diario
Capitolo ottavo: la BELLEZZA

Siamo in discesa.
Abbiamo abbondantemente superato la metà del nostro corso.
Anche oggi abbiamo lasciato un altro tramonto alle nostre spalle.
Anche oggi abbiamo guidato frenando in emergenza, evitando oscacoli e pericoli fittizii.
Anche oggi abbiamo archiviato nelle memorie dei nostri smartphone tanti giga di ricordi.
Siamo riusciti addirittura a copiare su chiavetta quelli che qualcun altro in passato ha salvato per noi.
Un giorno ci capiterà di accendere i nostri computer in posti ben lontani da questi.
Inseriremo le password più impensabili e cercheremo sul desktop le cartelle gialle rinominate nel tempo.
Le apriremo incuriositi per ricordare la bellezza di quest'avventura, e nessuno potrà mai cancellare i "salva con nome" che ognuno di noi avrà contribuito ad immortalare.
Nella vita ci sono file impossibili da danneggiare.
Restano impressi come trattori guidati da pastori intenti a scortare il proprio gregge verso casa.
Di sera, quando ogni cosa sta per conquistare il meritato riposo e tutto sta per trasformarsi in un sogno indimenticabile.
Questa è la bellezza, questo è il capitolo più emozionante che un racconto può lasciare.
La reminiscenza di un corso durato dieci giorni che verrà ricordato come si ricorda un sogno al mattino presto, appena risvegliati.
Un sogno dentro cui ogni protagonista ci ha messo del suo e ogni curva, ben gestita o malandata, a fine giornata è diventata bellezza.
A domani.




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lunedì 6 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

7° giorno di diario
Capitolo settimo: il DUBBIO


Il confronto accompagna alla conclusione solo se i protagonisti che ne prendono parte sono persone intelligenti e razionali.
Discutere è partecipazione, ma non può esistere condivisione alcuna se non vi è disponibilità a cambiare idea, a riconoscere un torto, ad ammettere di aver sbagliato.
Avere dei dubbi comporta chiarimenti, ma il timore di chiedere trasforma il saccente in ignorante.
Peccato non vivere la convinzione che non esistono domande stupide, ma al massimo risposte sbagliate.
Questa fantastica esperienza mi ha insegnato che da chi meno te lo aspetti puoi imparare tanto, e quelli in cui hai riposto maggiore fiducia, ti lasciano più facilmente senza parole.
L'uomo chiede, il mare risponde.
Non chiarirà mai tutti i dubbi che in una vita intera potranno impegnare la tua mente, ma motiverà a sufficienza la tua morbosa voglia di risolverli al più presto.
Osservalo in silenzio e impara ad ascoltarlo.
Poi chiudi gli occhi e lascia che ti trasporti nel suo abisso infinito.
Riscoprirai tanta grazia e tanto amor proprio, sufficienti ad ottenere tutte le risposte che da tempo stai aspettando.
E quando ti accorgerai che neanche il mare sarà stato in grado di aiutarti, riapri gli occhi e guarda verso il cielo.
Puntali dritti verso il sole e lascia che sia il suo calore a sciogliere gli ultimi dubbi ancora non chiariti della tua felice vita.
A domani.




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domenica 5 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

6° giorno di diario
Capitolo sesto: il RIPOSO SETTIMANALE

Ho desiderato tanto questa giornata.
Ho pensato a cosa ci avrei disegnato dentro, a come avrei impiegato il mio tempo per trascorrerla e con chi.
Ho immaginato di rilassarmi in un posto degno di splendore, una spiaggia tanto bella da poter meritare una pagina del mio diario e un mare talmente azzurro da riuscire a fare invidia al cielo.
Ho sognato creature fantastiche che volessero riposare con me, stelle marine spinte dalle onde del mare disposte ad accarezzare i miei piedi bagnati sul bagnasciuga e granelli di sabbia colorati di sole capaci di coprire distese infinite di spiagge.
Ho desiderato tanto questa giornata, e adesso che è finita non posso che ritenermi fortunato per l'ospitalità che questo Paradiso terrestre mi ha concesso nel gestire al meglio ogni cosa utile a rendermi felice.
Ho avuto in dono tutto quello che mi aspettavo.
Ho riposato, ho meditato e ho imparato a rispettare di più quello che fino a ieri per me era solo un dovere: il lavoro.
Bisogna fermarsi ogni tanto per godersi ciò per cui corriamo, altrimenti la bandiera a scacchi sventolerà solo per le auto che abbiamo guidato in vita.
A quel traguardo i nostri bolidi arriveranno senza autista e il popolo pagante sul podio non ci troverà nessuno.
Nessun vincitore è nessun perdente: nessuno.
Evidentemente aveva ragione quel surfista, quando qualche anno fa mi disse che non bisogna mai farsi domande quando si studiano le onde.
Il sardo riposo settimanale di oggi, invece, a me ha insegnato che quando il mare è privo di onde, di domande bisogna farsene tante.
Le risposte arriveranno, non è fondamentale riceverle subito, ma una vita priva di cavalloni non è una vita.
Non credo che riuscirò a rimanere sempre in piedi sulla mia tavola, ma di certo non me ne starò per una vita intera in spiaggia incantato a osservare come si diverte chi ha imparato a trovare sempre il coraggio di vincere ogni paura.
Io sono tra quelli.
A domani.





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sabato 4 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

5° giorno di diario
Capitolo quinto: il SINDACATO

Primo giorno di riposo.
Si chiacchiera davanti a una buona colazione.
Parliamo di yoga, servizi andati, colleghi trasferiti e oggetti smarriti.
La pioggia rende tutto malinconico ma l'umore resta buono.
Tiro fuori i miei bigliettini da visita per ricordare a tutti la carica sindacale che ricopro.
Ovviamente sto giocando.
"Chiedete e vi sarà dato"!
È sempre costruttivo confrontarsi con colleghi intelligenti, ed è sempre positivo farlo in abiti civili, lontano da sedi istituzionali e da ogni condizionamento formale.
Sono queste le occasioni che davvero portano a riflettere sui problemi veri, condivisi da colleghi poco lamentosi e capaci di capire che certe conquiste non si ottengono a livello provinciale.
Le sedi opportune sono lontane da chi, nonostante tutto, quotidianamente ci mette la faccia.
Amo il mio lavoro, ed è per questo che aggiungo sempre devozione all'impegno sindacale in cui ho deciso di investire.
Non è per niente facile fare in modo che il nostro malandato monumento ai diritti caduti non crolli del tutto, ma nelle mie mani, secchio e cazzuola rimangono pronti all'uso.
Sposare aforismi storici per definire il sindacato in quanto tale è antico, inutile e superfluo.
È tutto molto semplice ed elementare quando è la passione a muovere la conquista di un diritto, e non l'interesse proprio.
Ma attenzione però.
Mamma Polizia, dal primo giorno in cui ha deciso di adottarci, ci ha chiesto di giurare fedeltà al dovere, quello che gratifica, quello che motiva, quello che incentiva.
Chi non è disposto ad anteporlo al diritto non può pretendere nulla.
A domani.





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venerdì 3 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

4° giorno di diario
Capitolo quarto: la GRATITUDINE

A marzo trent'anni di servizio.
A ottobre cinquanta anagrafici.
Un'esperienza come questa di Abbasanta serve soprattutto a rievocare molti ricordi.
Vivi per qualche settimana lontano dall'ordinario, senza dover rincorrere l'orologio.
Sei svincolato da ogni impegno dedicato alla famiglia e cerchi di ammazzare il tempo libero che hai a disposizione per recuperare equilibrio e quiete interiore.
Non puoi fare diversamente, non hai alternative, non hai scampo.
La mente rallenta ogni corsa e gli occhi spesso s'incantano sulle divise dei giovanissimi allievi inquadrati ogni mattina sotto la bandiera italiana.
La Sardegna è un paradiso raro.
Questa terra riesce come nessun altro posto a sprigionare un senso di gratitudine nei confronti delle cose belle che hai lasciato nel continente.
Sarà per questo che gli isolani che la abitano chiamano cosi la terra ferma.
Dal paradiso il continente assume una dimensione diversa.
Sembra più piccolo, apparentemente inutile.
Il continente entra a far parte del più grande paradosso dentro cui si racconta una verità assoluta, e cioè che ogni uomo avrebbe bisogno di vivere "prima" il paradiso per saper riconoscere "dopo" l'inferno.
Ogni uomo meriterebbe una porzione di silenzio più grande per riuscire a godersi la confusione sana e obbligata che lo distrae da sempre sulla terra ferma.
Ogni uomo dovrebbe essere grato alla natura e alla sua grandezza, perché solamente grazie a ciò che rimane di lei riuscirà a volersi più bene.
Io ringrazio il mio lavoro e i tramonti della Sardegna per avermi dato quest'opportunità.
A domani.




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giovedì 2 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

3° giorno di diario
Capitolo terzo: la SQUADRA

Mamma Polizia è dolce, è una mamma che coccola e castiga, ma non ti lascia mai solo.
Da Lampedusa a Domodossola culla i suoi bambini senza età dentro una culla a forma di stivale, cercando di tenerli sempre uniti tra di loro.
Spera che i suoi figli si rispettino in eterno e non smettano mai di abbracciarsi sorridenti ogni volta che le circostanze per poterlo fare saranno favorevoli.
Mamma Polizia è forte, prova a riconoscere ad ognuno i propri meriti, e anche quando risulta essere troppo generosa, chiede sempre scusa confidando nella clemenza dei suoi uomini che puntualmente le perdonano tutto.
Mamma Polizia siamo noi.
Siamo noi a dover garantire che nessuno si faccia male cadendo da quella culla.
Siamo noi a credere nel rispetto reciproco e nel giusto riconoscimento dei nostri meriti.
Siamo noi a godere dell'orgoglio di sentirci dalla parte giusta, sempre più convinti che in fin dei conti quello che oggi abbiamo, ce lo siamo guadagnati sul campo, proprio come una grande squadra.
A domani.





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mercoledì 1 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

2° giorno di diario
Capitolo secondo: la METODOLOGIA DIDATTICA

Oggi ho avuto conferma che la valutazione di un allievo può essere elaborata in tre diversi tipi di apprendimento: diagnostico, formativo o sommativo.
Il primo serve ad evidenziare il livello di competenze, abilità e conoscenze già acquisite dall'alunno prima dell'inizio di un percorso di formazione.
Il secondo deve svilupparsi considerando aspetti legati al tempo che si è avuto a disposizione, agli obiettivi che ci si è prefissati di raggiungere e ai feedback forniti dai corsisti.
Il terzo elemento di valutazione, e non di certo ultimo in ordine d'importanza, è quello sommativo, cioè quello che non concede attenuanti e comprende tempo, obiettivi, risultati e frequenze.
Lo strumento fondamentale che bisogna saper suonare per riuscire a vincere la grande scommessa di una buona formazione, è quello della comunicazione.
Stabilire un punto di contatto, una relazione, una comunione, un incontro.
Questo sigilla il rispetto verso i bisogni dell'interlocutore, gli garantisce sicurezza nel condividere i suoi dubbi e consegna nelle sue mani la serena opportunità di porre domande su concetti discussi e non chiari.
Una metodologia didattica ben fatta serve ad alimentare la passione, a coltivare la fiducia e, soprattutto, a non sottovalutare la grande responsabilità che un Istruttore di Guida Sicura ricopre nel trasmettere concetti importanti.
A domani.




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martedì 31 gennaio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

1° giorno di diario
Capitolo primo: la RICONOSCENZA

Passano gli anni e cambiano i gradi.
Aumenta il numero dei pensionati e diminuisce quello degli arruolati.
Le barbe si colorano di bianco a conferma di un metabolismo che ci trasforma.
Eppure Mamma Polizia continua a volerci un mondo di bene.
Unisce senza dividere mai, insegna senza interrogare mai e sfama con parsimonia senza lasciarci digiuni, mai.
Un giorno non rimarremo delusi da quello che non ci sarà più, ma immancabilmente gioiremo per tutti i ricordi che continueranno a rendere vivo ciò che nel frattempo saremo diventati.
A domani.




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lunedì 30 gennaio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

Prefazione: la RESPONSABILITÀ

Oggi ha avuto inizio il 54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato.
Si svolgerà presso il CAIP (Centro Addestramento Istruzione Professionale) di Abbasanta, in provincia di Oristano, e durerà due settimane.
Ritengo che la formazione basica prima e l'aggiornamento di settore dopo, siano fondamentali per garantire agli addetti ai lavori il raggiungimento degli obiettivi finali.
Sentire addosso il peso della responsabilità di ottimizzare la propria capacità comunicativa e decidere di incrementare il proprio bagaglio professionale con esperienze nuove, non può che contribuire a migliorare la professionalità di tutti gli operatori di Polizia in possesso di Patente Ministeriale.
Io credo nel progetto che gli Istituti Superiori d'Istruzione del Ministero dell'Interno stanno sviluppando.
Credo nella professionalità di chi, come me, sarà interessato a tale programma di aggiornamento.
Credo che la Guida Sicura è stata e sarà una disciplina che certamente vedrà crescere interesse e dedizione da parte di chi la pratica per dovere o per passione.
Non possiamo più aspettare però, né regredire facendo finta che la sicurezza stradale sia un optional da aggiungere ai fendinebbia e ai cerchi in lega delle nostre automobili.
La sicurezza stradale vale quanto vale la nostra capacità di saper riconoscere un pericolo.
Vale quanto vale la nostra attenzione per evitarlo.
Vale quanto vale la nostra esperienza per affrontarlo.
Le giuste e corrette tecniche di guida daranno di certo i risultati attesi, ma la scommessa da vincere per tutti noi Istruttori di Guida Sicura, sarà quella di riuscire a convincere quanti più destinatari possibili della nostra formazione.
E allora buona strada, e che felice 54° Corso di aggiornamento sia.
A domani.





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sabato 28 gennaio 2023

Quando un collega se ne va in pensione, bisogna sempre salutarlo con un arrivederci.
Ti ritrovi a cenare tra senatori e onorevoli e a chiacchierare per ore intorno a un tavolo con altri compagni di giubba più giovani e meno giovani.
Ricordi, aneddoti e vicissitudini che portano a lacrime di emozioni e smorfie di rammarico.
Pacche sulle spalle accompagnati da sorrisi di speranza.
Prendi di mira l'amico che sa stare al gioco ricoprendolo di battute, e provi a non offenderti quando ti avvicini col bicchiere di vino in mano a uno dei futuri pensionati e ti accorgi che il commensale più piccolo di tutti ride ancora una volta di te.
D'altronde i NOCS ci sono dappertutto, servono per sanare degli equilibri, aiutano a salvarti da ogni situazione incresciosa.
Sono loro che ti danno le corde e i caschi di protezione per essere più forte e saggio in un mondo sempre più ricco d'invidia.
Poi, dolci, amari e caffè ti fanno dimenticare tutto ciò che non c'entra nulla con la festa che stai vivendo.
Quando alla fine parte l'applauso comune al discorso di chi ha parlato a nome di tutti i presenti, fermi il video che hai immortalato sul tuo cellulare, alzi lo sguardo verso i colleghi in posa col le targhe in mano e ringrazi il cielo per averti offerto l'opportunità di conoscerli.
Stasera sono loro i nostri eroi, sono loro i magnifici quattro di un NOP che invecchia sempre più velocemente: l'uomo di pietra, quello allungabile, il buono e il saggio.
A voi decidere come riconoscerli, a noi decidere come continuare a volergli bene.
Come ha detto il grande Maurizio, il 1° Memorial NOP Piemonte e Valle d'Aosta è servito a questo: sorridere senza pensieri, guardare oltre e capire che al traguardo della pensione è sempre meglio arrivarci tutti in forza e con la serenità dell'animo ben preservata, lasciando alle nostre spalle rancori e delusioni.
Cari Antonio, Giuseppe, Pietro e Paolo.
Voi c'è l'avete fatta, e noi siamo orgogliosi di voi.
Grazie e davvero auguroni, di cuore!

 


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