mercoledì 27 ottobre 2021

Meglio rimanere bambini: a maturare molto si rischia di marcire...




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lunedì 25 ottobre 2021

Dopo un sondaggio minuzioso, oggetto di attenti studi e ricerche accurate, ho appurato che la domanda più frequente rivolta ai genitori di un neonato è questa: "La notte vi lascia dormire?".
La risposta a cotanta premura da parte dei curiosi, si cela nella foto sottostante, immagine in cui è evidente uno stato confusionale di ebbrezza sonnambula che lo scrivente tenta di curare col maestoso YouTube in attesa di leggere al lattante dolci fiabe.




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sabato 23 ottobre 2021

Sono giorni grigi, tempi difficili in cui bisogna rimanere uniti e non fare il gioco sporco di chi vuole a tutti i costi che accada il contrario.
Ricordiamoci da dove arriviamo e non dove la storia degli ultimi giorni ci ha portato.
Tante scommesse vinte nei confronti di chi ci ama ancora e tanti sforzi per provare a infondere stima a chi oramai non ci ama più.
Ordine pubblico, attività investigativa, prossimità e prevenzione: le numerose e discrezionali decisioni prese e (spesso) prive di talune tutele, raccontano che il nostro lavoro ha imposto coraggio, impone fiducia e dovrà imporre necessariamente credibilità a un mondo che qualcuno sta allontanando da noi, rendendo la visione delle cose sempre più nebbiosa e meno trasparente.
Qualcuno, sì.
Il palazzo chiede e noi rispondiamo non perché siamo caproni come tanti dicono, ma perché amiamo il nostro paese bisognoso di una ripulita dalle ingiustizie frutto di scelte politiche sbagliate e malato di pregiudizio verso chi di fatto non c'entra niente.
Servi del potere?
Può darsi, ma non diventeremo mai schiavi di chi usa la violenza per recriminare un diritto, anche se lecito.
Siamo sempre e solo noi ad altalenare tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, coi nostri pensieri silenziosi coperti dai caschi e nelle nostre tute da Ordine Pubblico sporcate da uova verniciate.
Vivere il timore di violare il sacrosanto diritto di manifestare non è per niente facile, per questo chiediamo scusa a chi resta seduto col rosario in mano, ma non di certo a chi con spranghe e cappuccio pensa di poterci fottere.
È giunto il tempo delle disdette, ma presto verrà quello delle adesioni.
Un sindacato serio ragiona, non agisce d'istinto e non scende mai a compromessi con l'amministrazione a cui appartiene ma, che piaccia oppure no, è la rappresentatività a giocare un ruolo importante in tutto questo.
Essere in tanti è fondamentale per provare a cambiare qualcosa dentro un sistema che qualche tempo fa era decisamente più semplice da raccontare, ma che oggi si è trasformato in un giocattolo complicato che raramente concede repliche.
Noi continueremo a provarci e a metterci la faccia...e la firma!




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martedì 19 ottobre 2021

Quando hai due ali così è facile fare l'allenatore.
Le metti in campo al posto giusto, le aiuti a gestire al meglio le forze e regoli ogni equilibrio per evitare che non si stanchino troppo.
Quando hai due ali così è facile vincere ogni trofeo che ti giochi.




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martedì 12 ottobre 2021

Nel 1981 avevo otto anni, nel 1991 diciotto e nel 2001 ventotto.
Samuel è nato in quell'anno, tre anni prima di Christian.
Nel 2011, quando ho smesso di giocare a calcio, ne ho compiuti trentotto.
Poi tutto è volato via come un soffio di vento fino ai giorni nostri, rampolli di un 2021 indimenticabile in cui è arrivato il piccolo Lorenzo a riaccendere il quadro di una tanto auspicata ripartenza.
Stanotte mi accorgo che è veramente semplice arrivare ai quarantotto raccontandomi in così poche righe, ed è davvero un azzardo correre veloce nella macchina del tempo che ho guidato fin qui.
Addirittura mi ritrovo a festeggiare il compleanno felicemente sdraiato dentro l'ennesimo 13 ottobre colorato d'autunno.
Nessuna selezione per lo Zecchino d'Oro da presentare e nessun CBR 600 sopra cui sedersi per farsi immortalare.
Nessun concorso in Polizia per cui studiare e nessuna vespa arrugginita da restaurare.
Tra le tante rimane un'immagine dentro cui sorridere, una foto con i sassi di Matera a fare da sfondo a chi si addormenta bambino e si risveglia adulto, stralunato dentro il presepe silenzioso del proprio vissuto.
L'assenzio della giovinezza è terminato, ma solo a quest'età ci si rende conto che di monumenti da visitare ce ne sarebbero ancora tanti.
Quello che racconto sono pezzi di puzzle che scorrono nella galleria del mio telefono.
Foto archiviate dentro un album capiente quanto un numero: il quarantotto, ben disegnato con cinque multipli di otto.
Rappresentano immagini che accompagnano ricordi e speranze sempre più vicine allo scoglio dei cinquanta.
Samuel mi rimprovera spesso di essere un ciccione goloso di cioccolato.
Christian un mangione di Haribo.
Per fortuna Lorenzo non parla ancora, altrimenti arricchirebbe la lista della spesa con ulteriori dolciumi.
Quanto è bello però voltarsi indietro e vivere la consapevolezza di ciò che siamo stati.
Riconoscere la bellezza di quello che ci ha reso fieri e la magrezza degli errori che certamente oggi non faremmo più.
In giorni come questi non resta che l'amore per la propria famiglia, il rispetto per il lavoro e la passione per qualcosa da collezionare.
Il presente raccontato come il passato, in brevi archi temporali immortalati dentro tante immagini sfuocate e poche parole disordinate
Non è giusto darlo per scontato, ma ricoprirsi di qualche ruga a favore della possibilità di raccontarsi ancora, rende tutto simile a un privilegio stupendo.
Sicuramente nelle giornate che verranno continuerò a cercare una valida ragione per sorridere sempre a discapito delle preoccupazioni che immancabilmente si paleseranno.
Proverò ancora a considerarmi un ragazzo cresciuto, dimenticando di essere in realtà un uomo con la barba colorata di sale e di pepe timoroso del futuro.
Aprirò il cuore agli avidi di sorrisi, a quelli che sigillano le loro giornate dentro pregiudizi e invidie inutili, a quelli che conoscono molto bene gli insegnamenti ma dovrebbeto studiare un po' di più l'arte dell'ascolto.
Io fin qui ce l'ho messa tutta.
Spero solo che i fotogrammi dei miei primi quarantotto anni possano raccontare questo sforzo a chi avrà il piacere o la sfortuna di osservarli.
In fin dei conti siamo tutti multipli degli anni che viviamo, numeri addizionati, sottratti, moltiplicati e divisi nelle operazioni delle stagioni che cambiano di mese in mese colore e temperature.
Sarà meglio rallentare senza rischiare di farsi male piuttosto che correre e ferirsi gravemente.
Ricercare la proporzione perfetta, la bontà del proprio animo e un equilibrio interiore dentro cui provare a sviluppare al meglio ogni emozione della vita, per ottenere quanti più possibili risultati vicini a quelli attesi.
È questo l'augurio più bello che faccio a tutti, me compreso, in questo giorno di festa: buon compleanno Rocco.




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domenica 3 ottobre 2021

Quando eravamo ragazzi trasgredire equivaleva a trascorre intere nottate nei garage freddi dei condomini in cui abitavamo.
Io non mi ritenevo fortunato nonostante ci fosse l'officina di papà, perché il mio boss non concedeva alcuna modifica al Bravo arancione che mi aveva regalato.
I ciclomotori degli anni 80 si prestavano a una miscela magra per andare più forte.
La si preparava alternando la sostituzione dei carbutatori 12/12 Dell'Orto con i 24/24 irregolari.
Le marmitte omologate originali venivano prima bucate e poi rimpiazzate con le piccole Polini o le minuscole Leo Vinci.
I più bravi limavano pure i travasi del condotto che univa il carter della pompa con la camera di combustione passando per il cilindro.
Il pistone controllava quel raggio di luce al suo interno.
Più ampia era e più spinta dava al ciclomotore in accelerazione per impennarlo.
Piaggio, Fantic Motor, Malaguti e Rizzato.
Super Bravo, Issimo, Fifty e Califfone.
Per i ragazzi della notte trascorsa in garage, l'unica paura veniva dai controlli dei Vigili, della Polizia o dei Carabinieri.
A me bastava mio padre, perché era lui il mio sequestro assicurato.
E pensare che oggi i ragazzi del giorno viaggiano in monopattino.
Non conoscono i carburatori sostituiti dalle iniezioni elettroniche e quando gli si parla di 2%, a tutto pensano tranne che alla percentuale di olio con cui un tempo si miscelava ogni litro di benzina super.
Alla luce del sole non guasterebbe certo un pieno di miscela fatto di storie antiche e moderne.
Forse di notte riusciremmo a dormire tutti più tranquilli e senza paure




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