domenica 3 ottobre 2021

Quando eravamo ragazzi trasgredire equivaleva a trascorre intere nottate nei garage freddi dei condomini in cui abitavamo.
Io non mi ritenevo fortunato nonostante ci fosse l'officina di papà, perché il mio boss non concedeva alcuna modifica al Bravo arancione che mi aveva regalato.
I ciclomotori degli anni 80 si prestavano a una miscela magra per andare più forte.
La si preparava alternando la sostituzione dei carbutatori 12/12 Dell'Orto con i 24/24 irregolari.
Le marmitte omologate originali venivano prima bucate e poi rimpiazzate con le piccole Polini o le minuscole Leo Vinci.
I più bravi limavano pure i travasi del condotto che univa il carter della pompa con la camera di combustione passando per il cilindro.
Il pistone controllava quel raggio di luce al suo interno.
Più ampia era e più spinta dava al ciclomotore in accelerazione per impennarlo.
Piaggio, Fantic Motor, Malaguti e Rizzato.
Super Bravo, Issimo, Fifty e Califfone.
Per i ragazzi della notte trascorsa in garage, l'unica paura veniva dai controlli dei Vigili, della Polizia o dei Carabinieri.
A me bastava mio padre, perché era lui il mio sequestro assicurato.
E pensare che oggi i ragazzi del giorno viaggiano in monopattino.
Non conoscono i carburatori sostituiti dalle iniezioni elettroniche e quando gli si parla di 2%, a tutto pensano tranne che alla percentuale di olio con cui un tempo si miscelava ogni litro di benzina super.
Alla luce del sole non guasterebbe certo un pieno di miscela fatto di storie antiche e moderne.
Forse di notte riusciremmo a dormire tutti più tranquilli e senza paure




meraklidikos@gmail.com

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