martedì 31 maggio 2022

Lorenzo non è "un" bambino:
Lorenzo è "il" bambino.
Incarna in tutti i suoi giochi quell'innocenza che è propria dei fanciulli.
Dispensa dolcezza in ogni suo sguardo e sorride sereno ogni volta che ascolta le sue canzoncine preferite.
Lorenzo non è "una" scelta:
Lorenzo è "la" scelta.
Quando abbiamo deciso di metterlo al mondo sapevamo quanto sarebbe stato importante ricoprirlo interamente d'amore, e oggi che la sua corazza ha preso forma, non possiamo che esserne orgogliosi.
Lorenzo non è "un" sogno: Lorenzo è "il" sogno.
Chiude gli occhi e vola lontano da tutti.
Entra dentro un mondo che nessuno potrà mai più visitare.
Un pianeta abbandonato dai grandi e abitato da creature astratte, ma pur sempre serene.
Comparse, le stesse che noi adulti abbiamo oramai dimenticato di aver conosciuto quando eravamo più piccini.
Buon viaggio Lorenzo, buon viaggio in questa vita così tanto rumorosa ma pur sempre affascinante.
Resta saldamente legato ai tuoi sogni.
Fai in modo che nessuno possa portarseli via, affinché domani il tuo risveglio non sia difficile e complicato, ma semplice e straordinario.
Un risveglio accompagnato da un grandioso buongiorno esclamato tra le braccia di chi ti ama veramente, chi ti ama come noi.




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domenica 29 maggio 2022

Vivere lontano la festa patronale della tua città, è come festeggiare un figlio che compie gli anni a chilometri di distanza.
Allora buona festa a tutti i paesani, e che la musica, i balli e le sfilate di questi giorni possano aiutare anche quest'anno la vostra comunità a sentirsi sempre di più una grande famiglia: evviva San Gerardo.




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mercoledì 25 maggio 2022

Sto pensando che sono fortunato, molto fortunato.
E oggi non mi va di dire che lo siamo tutti, perché di fatto vero è che non è così.
Quanto sarebbe interessante smettere di lamentarsi sempre, per e di tutto.
La conferma di quanta grazia ricopre la mia vita l'ho avuta ieri, in maniera forte, come non mai, in un bar, chiacchierando davanti a un caffè nè lungo nè ristretto.
Un caffè macchiato dalla razionalità di chi, in poche parole confinate dentro pochi secondi, è riuscito a risvegliare ciò che non dovrebbe addormentarsi mai nelle abitudini degli uomini: la coscienza, la sorella gemella della consapevolezza, la madre della costanza.
Un caffè veloce, bevuto e pagato da un'amica che sorridendo ha voluto condividere con me un dolore silenzioso, una sofferenza nascosta, il timore della ricaduta dentro un baratro buio ed ingiusto.
La sensazione che si annusa quando si incontrano persone in grado di affrontare con dignità certe prove così difficili, è a dir poco sorprendente.
Trattieni le lacrime, provi a tirar fuori parole assurde che era meglio lasciare dov'erano e travesti ogni imbarazzo inaspettato con gli stracci sporchi dell'ipocrisia, quella sincera però, quella concepita dalla voglia di fare per forza qualcosa e la tentazione di rimanere in silenzio.
Io credo che dentro quest'immagine ci sia racchiuso il concetto più reale dell'inferno e del paradiso.
Da un lato il bianco e il nero, il fuoco che tutto brucia e il freddo che tutto gela.
Dall'altro i colori più smaglianti, il sole che tutto illumina e scalda e i bambini svegli che rincorrono i propri genitori ipnotizzati dal tempo che proprio non riescono a fermare.
"In mezzo a tutto questo c'è tutto il resto, e il resto è il giorno dopo giorno, e il giorno dopo giorno è costruire, e costruire è sapere rinunciare alla perfezione".
La fortuna che ieri ho avuto modo di accarezzare, mi ha insegnato a non perdere di vista il mio paradiso, i posti in cui sono cresciuto, le persone che mi hanno amato, quelle che ho amato e quelle che amo: quelle a cui ho dato in dono la vita.
Uno sguardo al piano di sotto e una mano tesa per tutti, sempre.
È questo che può guarire, forse, ogni lugubre e infame ingiustizia che l'esistenza impone a tanti.
Grazie a te che riconoscerai ogni immagine del mio racconto.
Grazie perché sei l'esempio da imitare, la dolcezza da ricercare e la forza con cui costruire ogni cosa.
Grazie per i tuoi silenzi, i tuoi sorrisi e le tue parole riappacificanti e mai scontate.
Grazie per i tuoi caffè, sempre allegri e mai malinconici.
Ne prenderemo ancora tanti, e tanti ancora, perché se è vero che la fortuna bacia i belli, noi due non possiamo che porgere ancora l'altra guancia al destino per farci baciare ancora da lei.




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martedì 24 maggio 2022

Dedicato a chi è ancora convinto che raccontare la propria felicità è un luogo comune.
Se così fosse, sono orgoglioso di essere spudoratamente scontato!




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sabato 21 maggio 2022

Vi presento quello che, secondo me, è tra gli orologi più belli costruiti dalla Seiko, un cronografo che la casa giapponese ha prodotto montando un movimento denominato 6139: il Seiko Pogue.
Questo gioiellino è soprannominato così perché indossato agli inizi degli anni ’70 dal colonnello William Pogue, che lo portò con se durante la missione Skylab 4, viaggiando per 84 lunghi giorni nello spazio.
L’utilizzo durante quella circostanza del Seiko Pogue, fu un caso, in quanto la NASA non fece in tempo a fornire a tutti i suoi astronauti il previsto Speedmaster Omega.
Ecco perché Pogue utilizzò per caso il suo Seiko, apprezzandolo per le sue prestazioni anche ad una gravità pari a 0.
È quindi grazie a lui che questo modello ancora oggi è ricordato con questo nome.
Il Seiko 6139-6002 è uno dei modelli vintage della casa Giapponese più ricercati.
Il quadrante di colore Giallo/Oro è un suo carattere distintivo, insieme però anche alla ghiera fissa pepsi Rosso/Blu con scala tachimetrica.
La funzione Day/Date è alle ore 03:00.
Le lancette con gli indicatori delle ore, presentano uno strato luminescente che ancora oggi, dopo oltre 40 anni, continuano ad assolvere a sufficienza alla loro funzione.
Molto bella è la corona, praticamente nascosta, con i due pulsanti del cronografo in evidenza.
La cassa presenta un diametro di 42 mm e il cinturino, realizzato interamente in acciaio, ha una buona solidità.
Perché ho voluto condividere con voi queste apparenti ed inutili informazioni?
Perché qualche anno fa papà mi ha regalato il suo Pogue, e dagli accertamenti conclusi in questi giorni, grazie alla disponibilità di un professionista, ho scoperto che è stato prodotto nel 1973, lo stesso anno in cui sono nato.
Sarà inevitabile, a questo punto, custodirlo ancora più gelosamente, ricordando "a tempo pieno" e con amore l'astronauta Vincenzo Campochiaro che me lo ha donato: grazie papà...





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martedì 17 maggio 2022

Il trascorrere degli anni insegna a dare un valore diverso ad ogni cosa, e se questo non accadesse sarebbe molto grave.
La vita non dovrebbe mai prevedere recuperi muscolari, ma costanti allenamenti che puntino sempre ad evitare ogni tipo di infortunio.
Oggi sorrido come quando ero bambino, evidentemente più povero di giovinezza, ma di certo più ricco della consapevolezza che ciò che in vita paghiamo ad un certo punto è giusto goderselo.




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venerdì 13 maggio 2022

Vi presento Eleonora e Samuel.
Eleonora è la mia compagna, Samuel la mia creatura più grande.
Ieri ho incontrato un collega che non vedevo da tanto tempo.
Nel salutarmi mi ha abbracciato e si è congratulato con me perché, a suo modo di vedere, è una gran bella cosa diventare nonno alla mia età.
Io sto al gioco, gli dico che sto vivendo un'esperienza bellissima e che Samuel, il papà di Lorenzino, è al settimo cielo per ciò che gli è capitato.
Continuiamo a parlare serenamente della "sacra famiglia" e delle figure fantasiose che la compongono.
Io carico di cazzate le conseguenze dell'evento, trasformando papà Samuel in un professore di latino e greco al liceo e mamma Eleonora in una giornalista della carta stampata.
Dopo una mezz'oretta mi congedo da lui consegnandogli un quadretto bellissimo, fatto di pensione e Parkinson per me, laurea con lode per Samuel e carriera assicurata al "Corriere della sera" per Eleonora.
Loro sono Eleonora e Samuel.
Eleonora è la mamma di Lorenzo e fa la libraia, Samuel è il suo fratellone più grande e studia Lettere Classiche all'università di Torino.
Per fortuna, e che fortuna, il padre del piccolo Lorenzino sono io.
Non sono in pensione, non ho ancora il Parkinson e, al di là dei tanti peli bianchi che disegnano la mia barba, sono il papà più fortunato del mondo.




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domenica 8 maggio 2022

Auguroni a tutte le mamme volate in cielo, a quelle che corrono ancora in terra e a quelle che avranno la fortuna di farlo a tempo debito.
Auguroni alle mamme che avrebbero voluto esserlo ma non lo sono mai diventate, a quelle che ancora ci sperano e a quelle che hanno deciso di rinunciarci con un sorriso.
Auguroni alle mamme più dolci, a quelle in cammino per diventarlo e a quelle sempre incazzate col mondo.
Auguroni a tutte le mamme della terra, a quelle naturali, a quelle adottive e a quelle che...mai si saprà.
Che sia amore infinito per tutte.




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