lunedì 27 febbraio 2023

Ci sono compagni che ancora vanno a votare alle primarie del Partito Democratico.
Uomini e donne di tutte le età che considerano a priori "fascisti" quelli che restano a casa con 2 euro in più nelle tasche.
Scelgono chi dovrà dettare il passo nelle scelte politiche del loro futuro perché, giustamente, il presente lo hanno costruito gli altri con decenni di governi, tra l'altro non votati da nessuno.
Pazzesco.
Cantano col pugno sinistro chiuso e alzato verso l'alto "questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l'invasor", e sventolano bandiere rosse ad ogni manifestazione raccogliendo firme a pagamento sotto i gazebo delle periferie allo sbando.
Nel frattempo a Kutro, chi governa "oggi", raccoglie cadaveri di donne e bambini in mare.
E la colpa di chi è?
Ovviamente di chi respinge, di chi non accoglie, di chi è razzista: dei fascisti insomma.
Onore e rispetto per chi ci crede ancora, ma per favore, basta col vostro finto pietismo e falso timore di un mostro che non esiste più.
La guerra è finita e Mussolini è caduto.
Non ve ne siete accorti?
O forse vi fa comodo far credere il contrario per giustificare la satira che state proponendo?
Avete voluto riscrivere la storia, ma a quanto pare non siete stati molto bravi con la penna, figuriamoci coi fatti.
Siete tanti Fabio Fazio in attesa di vedere che tempo farà, giudicando chiunque non la pensa come voi e condannando a morte "a priori" ogni progetto volto a tutelare la cultura della legalità nel nostro paese.
Siete addirittura arrivati a difendere i rave party in nome del vostro concetto distorto di libertà.
Voi non siete opposizione, voi siete disfatta, e la cosa grave è che il mondo viaggia nella vostra direzione.
"...e questo è il fiore del partigiano morto per la libertà".
Fossi in voi, prima di cantarla, mi laverei bene la bocca, e non di certo per cambiare il vostro modo (ometto aggettivi) di vedere le cose.
Giusto, la democrazia merita alta considerazione, ma per il rispetto di chi quel fiore se l'è guadagnato veramente dando la vita per la vostra libertà, e non per garantire il diritto a fare ciò che si vuole sempre e comunque.




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martedì 21 febbraio 2023

Tu mi hai insegnato a fregarmene del giudizio degli altri, a fare sempre di testa mia e a snobbare gli altezzosi, i presuntuosi e i saccenti.
Mi hai raccontato cos'è l'accoglienza, come bisogna rialzarsi quando si cade per terra e qual è il prezzo da pagare quando si commettono certi errori.
Tu mi hai dimostrato come si combatte il dolore, come si gioisce quando non resta che piangere e come bisogna piangere quando il resto del mondo gioisce.
Mi hai chiamato SOCIO, sempre.
Mi hai accompagnato ovunque, sempre.
Oggi mi hai lasciato...per sempre.
In silenzio, senza aggiungere più nulla ai nostri sorrisi, senza esaltare più del dovuto la bellezza di ciò che abbiamo vissuto insieme e senza alcun triste pianto di commiserazione.
Tu per me sei stato e rimarrai "zio Salvatore", l'unico ed ineguagliabile "zio Salvatore".
Adesso fermati, continua a sorridere e mandami ancora a quel paese come hai sempre fatto.
Con una preghiera ho preannunciato al Padre Eterno che stai per arrivare.
Gli ho detto che una gran testa calda sta salendo lassù con l'ascensore dell'eterno riposo a rompere tutta la quiete che c'è da quelle parti.
Darai il meglio di te.
Alzerai a palla il volume del tuo giradischi e con i vinili degli anni 60 farai ballare gli angeli coi demoni.
Con le tue canzoni riuscirai a far abbracciare tutti quelli che verranno a salutarti.
Faranno finalmente pace per sempre, la stessa pace che spesso hai provato a seminare sulla terra senza avere risultati.
Ma il mondo dei vivi è fatto per farsi la guerra, e tu lo sai bene.
Ora è giunto il momento di riscattarsi, però.
Prendi in giro tutti come hai sempre fatto quaggiù, ma preserva le giuste energie per quando riabbraccerai papà Achille e mamma Assunta, il tuo primo amore Emma, le tue due sorelle Titina e Lucia e tuo fratello Armando.
Colora questo viaggio così come hai colorato tutta la tua esistenza.
A quest'ora Antonio sarà già tra le tue braccia.
Siamo tutti convinti che è stato lui ad attenderti col suo sorriso alle porte del paradiso.
Te lo sei guadagnato, e con lui hai anche guadagnato il diritto di tornare a parlare respirando bene e con gli occhi aperti.
Riprenditi la vita che hai tanto amato e canta, suona, balla: io danzerò con te, come ho sempre fatto.
Siamo stati in grado di far morire dal ridere chi non ha mai avuto la sfacciataggine di fare le cazzate che abbiamo fatto noi.
Ne vado orgoglioso, perché un SOCIO in affari come te, non lo troverò mai più.
Buona festa in paradiso "zio Salvatore".
Ci mancherai, eccome se ci mancherai.




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sabato 18 febbraio 2023

Ho trovato in questa immagine tanti riferimenti per descrivere il tuo mondo.
Immancabilmente doveva esserci un motorino smontato, le tue mani sporche di grasso e il tuo volto poco sorridente.
Un muro su cui appoggiarti, il sole che ti batte sulla fronte e tante ombre a fare da sfondo.
Oggi è toccato a tralci di viti rampicanti e lianose, ben curati e magistralmente allineati per fruttare a tempo debito nel modo migliore.
Ti auguro di continuare a trovare ancora la forza per restaurare tante creature arrugginite, di tenere le mani sempre sporche di grasso per testimoniare la nobiltà del lavoro che tu conosci bene e a non esagerare mai coi tuoi sorrisi, perché diversamente il mondo non ti riconoscerebbe più.
Ti auguro di continuare a trovare ancora tanti muri di sostegno da sfruttare nei tuoi momenti di debolezza, un sole forte a scaldare il tuo animo buono quando farà freddo e tante ombre da far scomparire solo per chi lo merita veramente.
Ti auguro di continuare a sorprendere il mondo per tutti i frutti che daranno i tuoi filari, gli stessi che continuano a farti ombra e ti omaggiano di quell'uva fragola che bevi solo tu.
Neve, gelo e intemperie, eppure sboccia sempre, puntuale e nel rispetto di ogni stagione.
Si lascia curare prima e raccogliere dopo, per ricordare a tutti che un altro anno è passato a farti più grande, un marito più paziente, un padre più comprensivo e un nonno più dolce.
Buon compleanno papà.
Ti aspet...ti amo.


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venerdì 17 febbraio 2023

Anche oggi un collega mi ha chiesto se fossi già andato in pensione.
Ancora una volta ho risposto a questa lecita provocazione con un bel sì.
Nel confermarlo sembravo addirittura credibile.
Gli ho raccontato tante di quelle bugie sulla mia nuova retribuzione INPS e sulla cospicua liquidazione che mi è stata puntualmente accreditata dopo un solo mese, che nell'ascoltarmi gli brillavano pure gli occhi.
Sento che presto mi divertirò un mondo.
Quante belle sorprese troveranno in busta paga  i colleghi "apparentemente" più giovani di me che andranno in pensione nei prossimi mesi.
Tanti curiosoni privi di tatto.
Tanti miliardari indigesti di stronzate.
Problemi loro.
Io ne ho ancora tanti di anni per continuare a prenderli in giro.
Consiglio sempre di lavorare sodo fino alla fine, di provare a dare il massimo senza risparmiarsi più di tanto e di pensare solamente alla salute. Se il problema di questa atipica categoria di lavoratori continuerà ad essere esclusivamente quello di conoscere quanto porteranno a casa alla fine di ogni mese, la pensione non la vedranno per niente.
La storia ce lo ha insegnato.
La storia ce lo insegna.

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venerdì 10 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

11° giorno di diario
Capitolo undicesimo: L'EPILOGO

La Sardegna è salva.
Tutto il mare che le gira intorno la protegge.
La Sardegna insegna.
Galleggia sopra ogni frenesia del continente.
La Sardegna accoglie.
La sua generosa bellezza è patrimonio di tutti.
Mamuthones e Issohadores sono maschere speculari al nostro inconscio.
Danzano e impauriscono solo per tradizione, ma propiziano il bene e scacciano il male.
In quest'isola tutto è storia, tutto è culto, tutto è mistero.
Te ne accorgi quando la lasci per tornare sulla terra ferma, quella perduta, quella che non accoglie da tempo, quella che oramai non insegna più.
L'ho capito scrivendo stanotte in mezzo al mare, lo stesso mare che divide chi desidera nascondersi da chi ama ostentare.
Il sigaro ha bruciato tutto il suo kentucky e la connessione per archiviare l'epilogo di questo viaggio sta per abbandonare ogni speranza di poterci riuscire.
Chiudo gli occhi sereno e ben contento di risvegliarmi a casa mia domani mattina.
Questo corso non è stato un sogno ma qualcosa di molto simile.
Pertanto è giunto il momento di risvegliarsi.




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giovedì 9 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

10° giorno di diario
Capitolo decimo: l'ARRIVEDERCI

Il corso è finito e l'idoneità alla qualifica di Istruttori di guida dei mezzi in servizio di Polizia ci è stata rinnovata.
Torniamo a casa col pieno di carburante, pneumatici nuovi e posizioni di seduta corrette.
Eravamo preoccupati che tempi di reazione e tecnica visiva potessero cedere, ma hanno retto bene, e con sano orgoglio possiamo andarne fieri viste le nostre date di nascita.
Il mio diario si conclude qui.
Poche storie, tante metafore e risate in abbondanza.
Chili di troppo, meno soldi in tasca e qualche tessera sindacale in più.
Le pagine più belle di questa splendida esperienza le abbiamo scritte insieme, ogni giorno, in pista e...fuoripista!
L'aula rimane sempre la prova più tosta, l'autobus quella più impegnativa, la moto quella più divertente.
Meno male che i barbecue di Enzo e Andrea ci hanno scaldato corpo e anima.
Il fuoco rimane il fuoco, da sempre.
Unisce, rasserena e consuma.
Mancheranno le risate di Gigino, gli ettolitri di Bovale e Carignano bevute da Gianluca e le interminabili domande a tempo finito di Massimo.
Mancheranno i digiuni dello zio, gli appelli di Gabriele e le lezioni culinarie e presidenziali di Alfredo.
Mancheranno le manovre in retromarcia di Roberto, le notti insonni di Maurizio e gli angoli antisindacali di Antonio.
Mancheranno gli appellativi impronunciabili scambiati tra Ciro e Alfredo, le dimostrazioni in pista di Fabrizio e le pillole di saggezza sarda di Chicco.
Mancheranno forse anche le pagine di questo diario scritte da Rocco, condivise con semplicità e dettate dal puro piacere di scriverle.
Tutto è servito per comunicare a gran voce ai colleghi abbandonati nel continente che questo gruppo ha vinto.
È riuscito a salire sul podio meritando una medaglia d'oro.
Ha saputo mantenere il giusto equilibrio per tagliare il traguardo in contemporanea.
Tutti insieme, tutti uguali, senza fenomeni e senza asini.
Quanto sarebbe bello sentirsi sempre uguali con le nostre divise indossate, tutti orgogliosi di appartenere alla stessa famiglia, dove si parla una sola lingua e si rema verso una sola meta.
Certo, nel rispetto dei ruoli, dei gradi e delle responsabilità.
Essere Istruttori rende tutto più semplice.
Tutti con lo stesso logo sulle spalle, fregiati dalla competenza e consapevoli delle accortezze da tenere nei confronti di chi dovrà imparare da noi.
Ragazzi, abbiamo trasformato un corso di aggiornamento in una esperienza di vita fantastica.
Vi ringrazio di cuore.
Che sia il più veloce, differenziato e spericolato arrivederci di tutta la nostra carriera in Polizia.
Grazie Abbasanta.




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mercoledì 8 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

9° giorno di diario
Capitolo nono: la GUIDA SICURA

Se dovessimo fermarci ad analizzarla sotto un profilo prettamente letterale, esistono tanti tipi di guida.
Vi sono quelle spirituali, quelle turistiche, quelle culinarie, quelle TV.
Da vocabolario, la guida è "la funzione direttiva esplicata lungo un percorso o verso una meta materiale o ideale".
E ancora, si parla di guida riferendosi a una "persona cui è attribuito o riconosciuto il compito di indicare ad altri la via da seguire".
Quando a parlare di guida è un istruttore, si spalancano mondi che solamente chi è abituato veramente a guardare lontano sa riconoscere.
Già, perché il pericolo sulla strada va riconosciuto, e solo imparando a guardare lontano si rischia di farsi meno male.
È evidente che mi riferisco alla guida sicura, la metafora perfetta della nostra esistenza.
Una delle regole più importanti che si insegna agli addetti ai lavori, recita testualmente che le mani vanno dove vanno gli occhi.
Nella proporzione ideale di una vita perfetta, tale criterio si sposa bene col principio che il cuore va sempre verso le cose che amiamo.
Alla guida, poi, possiamo assegnare addirittura l'aggettivo "sicura", ed è proprio in nome di tale sicurezza che il gioco diventa ancora più bello e interessante.
La guida sicura diventa efficace e acquista valore solo quando quella "persona cui è attribuito o riconosciuto il compito di indicare ad altri la via da seguire" è davvero credibile, perché mossa da una passione spudorata per la materia.
Quella passione rara e unica grazie a cui ogni sufficienza può trasformarsi in eccellenza.
Ogni guida educa.
Ogni guida arricchisce.
Ogni guida trasforma.
Quella sicura è cambiamento delle abitudini, è stravolgimento delle tendenze, è filosofia di vita.
La guida sicura è credo, fede, vocazione, perché con tanta buona volontà e dedizione, ognuno può trasferire le esperienze fatte in pista nella propria vita.
Imparare a riconoscere un pericolo, provare ad evitarlo ed essere comunque sempre pronti ad affrontarlo.
Gestire le perdite di stabilità, riuscire a correggere le traiettorie ed usare armoniosamente il volante.
È lui a disegnare le nostre traiettorie.
È lui lo strumento di precisione che può limitare i nostri danni.
È lui a regalarci le emozioni più belle quando lo utilizziamo nel modo corretto.
La pista sta alla vita come la guida sicura sta ad ogni prova generale.
Sarebbe bello convertirla sempre in certezza, ma non è possibile farlo perché il fato purtroppo esiste, così come il destino limita e la sorte decide.
Manca un giorno alla fine del corso.
Grazie all'esercitazione e all'impegno, tutti qui siamo riusciti a gestire meglio ogni trasferimento di carico.
La vita ci chiederà di affrontare ancora tanti ostacoli.
Auguriamoci di no, ma se proprio dovesse capitare, dopo la nostra esperienza qui, sapremo dove guardare per gestire al meglio qualsiasi sottosterzo e qualsiasi sovrasterzo.
Questo è il tempo della ripartenza.
Questo è il giorno dei saluti.
Stiamo per tornare a casa, e dopo tanti giri di pista fatti come li abbiamo fatti noi, nulla sarà come prima.
A domani.



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martedì 7 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

8° giorno di diario
Capitolo ottavo: la BELLEZZA

Siamo in discesa.
Abbiamo abbondantemente superato la metà del nostro corso.
Anche oggi abbiamo lasciato un altro tramonto alle nostre spalle.
Anche oggi abbiamo guidato frenando in emergenza, evitando oscacoli e pericoli fittizii.
Anche oggi abbiamo archiviato nelle memorie dei nostri smartphone tanti giga di ricordi.
Siamo riusciti addirittura a copiare su chiavetta quelli che qualcun altro in passato ha salvato per noi.
Un giorno ci capiterà di accendere i nostri computer in posti ben lontani da questi.
Inseriremo le password più impensabili e cercheremo sul desktop le cartelle gialle rinominate nel tempo.
Le apriremo incuriositi per ricordare la bellezza di quest'avventura, e nessuno potrà mai cancellare i "salva con nome" che ognuno di noi avrà contribuito ad immortalare.
Nella vita ci sono file impossibili da danneggiare.
Restano impressi come trattori guidati da pastori intenti a scortare il proprio gregge verso casa.
Di sera, quando ogni cosa sta per conquistare il meritato riposo e tutto sta per trasformarsi in un sogno indimenticabile.
Questa è la bellezza, questo è il capitolo più emozionante che un racconto può lasciare.
La reminiscenza di un corso durato dieci giorni che verrà ricordato come si ricorda un sogno al mattino presto, appena risvegliati.
Un sogno dentro cui ogni protagonista ci ha messo del suo e ogni curva, ben gestita o malandata, a fine giornata è diventata bellezza.
A domani.




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lunedì 6 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

7° giorno di diario
Capitolo settimo: il DUBBIO


Il confronto accompagna alla conclusione solo se i protagonisti che ne prendono parte sono persone intelligenti e razionali.
Discutere è partecipazione, ma non può esistere condivisione alcuna se non vi è disponibilità a cambiare idea, a riconoscere un torto, ad ammettere di aver sbagliato.
Avere dei dubbi comporta chiarimenti, ma il timore di chiedere trasforma il saccente in ignorante.
Peccato non vivere la convinzione che non esistono domande stupide, ma al massimo risposte sbagliate.
Questa fantastica esperienza mi ha insegnato che da chi meno te lo aspetti puoi imparare tanto, e quelli in cui hai riposto maggiore fiducia, ti lasciano più facilmente senza parole.
L'uomo chiede, il mare risponde.
Non chiarirà mai tutti i dubbi che in una vita intera potranno impegnare la tua mente, ma motiverà a sufficienza la tua morbosa voglia di risolverli al più presto.
Osservalo in silenzio e impara ad ascoltarlo.
Poi chiudi gli occhi e lascia che ti trasporti nel suo abisso infinito.
Riscoprirai tanta grazia e tanto amor proprio, sufficienti ad ottenere tutte le risposte che da tempo stai aspettando.
E quando ti accorgerai che neanche il mare sarà stato in grado di aiutarti, riapri gli occhi e guarda verso il cielo.
Puntali dritti verso il sole e lascia che sia il suo calore a sciogliere gli ultimi dubbi ancora non chiariti della tua felice vita.
A domani.




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domenica 5 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

6° giorno di diario
Capitolo sesto: il RIPOSO SETTIMANALE

Ho desiderato tanto questa giornata.
Ho pensato a cosa ci avrei disegnato dentro, a come avrei impiegato il mio tempo per trascorrerla e con chi.
Ho immaginato di rilassarmi in un posto degno di splendore, una spiaggia tanto bella da poter meritare una pagina del mio diario e un mare talmente azzurro da riuscire a fare invidia al cielo.
Ho sognato creature fantastiche che volessero riposare con me, stelle marine spinte dalle onde del mare disposte ad accarezzare i miei piedi bagnati sul bagnasciuga e granelli di sabbia colorati di sole capaci di coprire distese infinite di spiagge.
Ho desiderato tanto questa giornata, e adesso che è finita non posso che ritenermi fortunato per l'ospitalità che questo Paradiso terrestre mi ha concesso nel gestire al meglio ogni cosa utile a rendermi felice.
Ho avuto in dono tutto quello che mi aspettavo.
Ho riposato, ho meditato e ho imparato a rispettare di più quello che fino a ieri per me era solo un dovere: il lavoro.
Bisogna fermarsi ogni tanto per godersi ciò per cui corriamo, altrimenti la bandiera a scacchi sventolerà solo per le auto che abbiamo guidato in vita.
A quel traguardo i nostri bolidi arriveranno senza autista e il popolo pagante sul podio non ci troverà nessuno.
Nessun vincitore è nessun perdente: nessuno.
Evidentemente aveva ragione quel surfista, quando qualche anno fa mi disse che non bisogna mai farsi domande quando si studiano le onde.
Il sardo riposo settimanale di oggi, invece, a me ha insegnato che quando il mare è privo di onde, di domande bisogna farsene tante.
Le risposte arriveranno, non è fondamentale riceverle subito, ma una vita priva di cavalloni non è una vita.
Non credo che riuscirò a rimanere sempre in piedi sulla mia tavola, ma di certo non me ne starò per una vita intera in spiaggia incantato a osservare come si diverte chi ha imparato a trovare sempre il coraggio di vincere ogni paura.
Io sono tra quelli.
A domani.





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sabato 4 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

5° giorno di diario
Capitolo quinto: il SINDACATO

Primo giorno di riposo.
Si chiacchiera davanti a una buona colazione.
Parliamo di yoga, servizi andati, colleghi trasferiti e oggetti smarriti.
La pioggia rende tutto malinconico ma l'umore resta buono.
Tiro fuori i miei bigliettini da visita per ricordare a tutti la carica sindacale che ricopro.
Ovviamente sto giocando.
"Chiedete e vi sarà dato"!
È sempre costruttivo confrontarsi con colleghi intelligenti, ed è sempre positivo farlo in abiti civili, lontano da sedi istituzionali e da ogni condizionamento formale.
Sono queste le occasioni che davvero portano a riflettere sui problemi veri, condivisi da colleghi poco lamentosi e capaci di capire che certe conquiste non si ottengono a livello provinciale.
Le sedi opportune sono lontane da chi, nonostante tutto, quotidianamente ci mette la faccia.
Amo il mio lavoro, ed è per questo che aggiungo sempre devozione all'impegno sindacale in cui ho deciso di investire.
Non è per niente facile fare in modo che il nostro malandato monumento ai diritti caduti non crolli del tutto, ma nelle mie mani, secchio e cazzuola rimangono pronti all'uso.
Sposare aforismi storici per definire il sindacato in quanto tale è antico, inutile e superfluo.
È tutto molto semplice ed elementare quando è la passione a muovere la conquista di un diritto, e non l'interesse proprio.
Ma attenzione però.
Mamma Polizia, dal primo giorno in cui ha deciso di adottarci, ci ha chiesto di giurare fedeltà al dovere, quello che gratifica, quello che motiva, quello che incentiva.
Chi non è disposto ad anteporlo al diritto non può pretendere nulla.
A domani.





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venerdì 3 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

4° giorno di diario
Capitolo quarto: la GRATITUDINE

A marzo trent'anni di servizio.
A ottobre cinquanta anagrafici.
Un'esperienza come questa di Abbasanta serve soprattutto a rievocare molti ricordi.
Vivi per qualche settimana lontano dall'ordinario, senza dover rincorrere l'orologio.
Sei svincolato da ogni impegno dedicato alla famiglia e cerchi di ammazzare il tempo libero che hai a disposizione per recuperare equilibrio e quiete interiore.
Non puoi fare diversamente, non hai alternative, non hai scampo.
La mente rallenta ogni corsa e gli occhi spesso s'incantano sulle divise dei giovanissimi allievi inquadrati ogni mattina sotto la bandiera italiana.
La Sardegna è un paradiso raro.
Questa terra riesce come nessun altro posto a sprigionare un senso di gratitudine nei confronti delle cose belle che hai lasciato nel continente.
Sarà per questo che gli isolani che la abitano chiamano cosi la terra ferma.
Dal paradiso il continente assume una dimensione diversa.
Sembra più piccolo, apparentemente inutile.
Il continente entra a far parte del più grande paradosso dentro cui si racconta una verità assoluta, e cioè che ogni uomo avrebbe bisogno di vivere "prima" il paradiso per saper riconoscere "dopo" l'inferno.
Ogni uomo meriterebbe una porzione di silenzio più grande per riuscire a godersi la confusione sana e obbligata che lo distrae da sempre sulla terra ferma.
Ogni uomo dovrebbe essere grato alla natura e alla sua grandezza, perché solamente grazie a ciò che rimane di lei riuscirà a volersi più bene.
Io ringrazio il mio lavoro e i tramonti della Sardegna per avermi dato quest'opportunità.
A domani.




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giovedì 2 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

3° giorno di diario
Capitolo terzo: la SQUADRA

Mamma Polizia è dolce, è una mamma che coccola e castiga, ma non ti lascia mai solo.
Da Lampedusa a Domodossola culla i suoi bambini senza età dentro una culla a forma di stivale, cercando di tenerli sempre uniti tra di loro.
Spera che i suoi figli si rispettino in eterno e non smettano mai di abbracciarsi sorridenti ogni volta che le circostanze per poterlo fare saranno favorevoli.
Mamma Polizia è forte, prova a riconoscere ad ognuno i propri meriti, e anche quando risulta essere troppo generosa, chiede sempre scusa confidando nella clemenza dei suoi uomini che puntualmente le perdonano tutto.
Mamma Polizia siamo noi.
Siamo noi a dover garantire che nessuno si faccia male cadendo da quella culla.
Siamo noi a credere nel rispetto reciproco e nel giusto riconoscimento dei nostri meriti.
Siamo noi a godere dell'orgoglio di sentirci dalla parte giusta, sempre più convinti che in fin dei conti quello che oggi abbiamo, ce lo siamo guadagnati sul campo, proprio come una grande squadra.
A domani.





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mercoledì 1 febbraio 2023

54° Corso di aggiornamento per Istruttori di Guida Operativa Sicura della Polizia di Stato

2° giorno di diario
Capitolo secondo: la METODOLOGIA DIDATTICA

Oggi ho avuto conferma che la valutazione di un allievo può essere elaborata in tre diversi tipi di apprendimento: diagnostico, formativo o sommativo.
Il primo serve ad evidenziare il livello di competenze, abilità e conoscenze già acquisite dall'alunno prima dell'inizio di un percorso di formazione.
Il secondo deve svilupparsi considerando aspetti legati al tempo che si è avuto a disposizione, agli obiettivi che ci si è prefissati di raggiungere e ai feedback forniti dai corsisti.
Il terzo elemento di valutazione, e non di certo ultimo in ordine d'importanza, è quello sommativo, cioè quello che non concede attenuanti e comprende tempo, obiettivi, risultati e frequenze.
Lo strumento fondamentale che bisogna saper suonare per riuscire a vincere la grande scommessa di una buona formazione, è quello della comunicazione.
Stabilire un punto di contatto, una relazione, una comunione, un incontro.
Questo sigilla il rispetto verso i bisogni dell'interlocutore, gli garantisce sicurezza nel condividere i suoi dubbi e consegna nelle sue mani la serena opportunità di porre domande su concetti discussi e non chiari.
Una metodologia didattica ben fatta serve ad alimentare la passione, a coltivare la fiducia e, soprattutto, a non sottovalutare la grande responsabilità che un Istruttore di Guida Sicura ricopre nel trasmettere concetti importanti.
A domani.




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