A chi corre senza accorgersene e a chi è ancora capace di andar piano, agli studenti felici a casa a riposare e agli operai costretti ad andare a lavorare.
Ai medici e agli infermieri, ai poliziotti e ai carabinieri, agli impiegati e ai carrozzieri.
Agli ispettori del lavoro incazzati e ai commessi innamorati, agli spazzini pensierosi e agli autisti sempre ombrosi; agli insegnanti disoccupati e ai centralinisti sempre occupati.
Buongiorno a tutti, belli e brutti, buoni e cattivi, cristiani praticanti convinti e atei sereni distanti.
Che il sole sorga per tutti e ci accompagni ancora una volta a scambiarci la buonanotte prima di riscrivere pagine più belle di quelle concluse.
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