venerdì 17 gennaio 2020

Una mattina ero assorto nei miei pensieri messi sempre troppo sotto torchio; stavo attraversando la regolare diagonale di Piazza San Carlo, quando notai quello che sto per raccontarvi.
Una donna di mezza età, elegante e con infinita gioia stampata in volto, si avvicinò ad un clochard intento a chiedere degli spiccioli seduto sotto i portici che incorniciano la bomboniera di Torino; depositò con delicatezza una busta bianca nel cestino malandato in vimini antistante il corpo di quell'uomo acciambellato e appena risvegliato da una notte di certo gelida.
Si allontanò arricchita da una rara grazia interiore ben imboscata e custodita nel tempo, regalando un sorriso a quell'hipster incredulo.
Rimasi combattuto: focalizzare la mia attenzione sulla reazione di un immobile Jack Sparrow, oppure seguire il passo veloce di una Madame Bovary che si allontanava?
Scrivo al passato ma il tempo risponde sempre presente quando lo si chiama in causa, infatti solo grazie ad esso tutti i miei dubbi si dissolsero in un'emozione.
Jack si guardò intorno muovendo lentamente prima verso destra e poi verso sinistra la sua testa da pirata ornata di curiosità.
L'uomo portò gli occhi sulla sorpresa immobile nel suo cestino e con le mani lerce di un nero insolito, accompagnate da un sorriso ancora più raro che come per incanto gli abbagliò il volto, prese i bordi di quel rettangolo chiuso portandolo all'altezza del suo cuore.
Non era più acciambellato, ma ritto e pronto sull'attenti per salutare quella che immaginava potesse trasformarsi di li a poco in un'autorità a cui porgere gli onori del caso.
Con la coda dell'occhio provai a seguire la sparizione di Madame Bovary che era ancora raggiungibile: ma a cosa sarebbe servito avvicinarla?
Lacrime di gioia, vibrazioni interminabili, danze mai viste prima.
Quanto può valere una banconota da 50 Euro per una distinta signora, e quanto può significare riceverla inaspettatamente da un pirata?
Non certo la ricchezza che ha in dono un passante fortunato nell'osservare tutto questo capolavoro, uno spaccio a senso unico che apparentemente non ha ritorno.
Donare non rende poveri come ricevere non arricchisce; è il poter gioire per l'inaspettato che insegna l'amore, e non la pianificazione di un protocollo previsto che quasi sempre non porta al raggiungimento di nessuna forma di felicità.
Corsi per raggiungere quella donna, abbandonando quei portici a forma di veliero senza nessuna bandiera nera che ne identificava l'identità.
Avrei voluto abbracciarla e dirle tante cose, ma questa volta il tempo se n'era andato via troppo in fretta: fanno bene certi contabili ad affermare di tanto in tanto che non esistono tiranni peggiori di lui.
Ripresi il mio passo lento in un silenzio insolito mai percepito: quel giorno riuscii a dare un vecchio riposo da recuperare ai miei pensieri. 




meraklidikos@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento