mercoledì 29 gennaio 2020

Mi capita di fotografare le persone che incontro per strada intente a leggere un libro.
Nella galleria del mio telefono ho creato una cartella rinominata EROI; ogni tanto la apro e mi ci perdo dentro sorridendo.
Anziani seduti sopra le panchine o giovani in piedi alle fermate dei mezzi pubblici, nelle sale d'attesa degli uffici comunali o in coda agli uffici postali.
Quando arrivai a Torino nel 1995, i primi scatti che feci a quei soggetti, non li archiviavo nella stessa cartella, ma dentro una sorella gemella rinominata ZOMBIES.
Consideravo ridicolo che la gente concentrasse sui libri la propria attenzione; mi fregiavo di quella presunzione indicibile che giudica la bellezza sminuendone il suo valore.
Leggere è cambiamento, evoluzione, maturità.
Il tempo mi ha insegnato che dentro le pagine di un libro si celano brividi che il contenuto di icone colorate non potranno mai trasmettere.
Quello che in adolescenza vedevo come un pericolo, oggi è mutato in sicurezza, passione e terapia.  
Smettiamo di imbruttirci come zombies e abbelliamoci trasformandoci in eroi.
Spegniamo le luci dei piccoli schermi alimentati a batterie e accendiamo le candele nascoste tra i capitoli dei libri: risparmieremo tanta corrente ma acquisteremo inaspettata energia.




meraklidikos@gmail.com

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