giovedì 9 settembre 2021

Quando mi capitava d'incontrarti in giro per Chieri con uno dei miei motorini, mi ripetevi sempre la stessa cosa:
- Collè: prima o poi te le sequestro tutte ste cazzo de biciclette...
Pazzesco.
Avevi il sorriso sempre stampato in volto, eppure un malumore nascosto, invisibile ma conosciuto a tutti, ti stava consumando la vita.
Abbiamo sottovalutato quanto bisogno di attenzione avevi, quanto silenzio interiore c'era in fondo alla tua stravaganza e quanto desiderio d'aiuto imploravi raccontandoci la tua forza, la tua onnipotenza e la tua finta sicurezza.
Abbiamo provato a farti sentire il migliore, ognuno con le proprie forze e ciascuno con i propri mezzi, ma evidentemente abbiamo sbagliato qualcosa.
Forse siamo un po' tutti responsabili di questa tragedia assurda, che non coinvolge solo te ma chi ti ha amato, chi ti ha voluto bene e chi stasera, come me, continua a chiedersi cosa sarebbe servito per evitare tutto questo.
Perdonaci Fabio.
Perdona me e chi con me avrebbe potuto e non ha fatto abbastanza.
Sali in sella alla tua Ducati oppure allaccia la cintura di sicurezza a bordo del tuo BMW.
Decidi tu come partire, due o quattro ruote che siano.
Fai buon viaggio e almeno lassù prova a non sequestrare nulla agli angeli.
E se ti capitasse di distrarti durante i tanti posti di blocco che deciderai di fare, voltati verso di noi e continua a sorridere, convinto e certo che in fin dei conti ti abbiamo sempre voluto bene: "tutti".




meraklidikos@gmail.com



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