lunedì 9 gennaio 2023

Le feste finiscono qui, in questa notte piovosa dove tutto tace e ogni cosa parla d'inverno.
Il camino ha smesso di ardere l'ultimo ceppo di betulla avuto in pasto ieri sera.
I panettoni aperti una settimana fa, attendono di essere consumati del tutto dentro le buste zuccherate e richiuse dal solito nastrino metallico bianco.
L'albero di Natale si è ormai rinchiuso nella sua scatola di cartone con tutti i suoi addobbi e tutte le sue lucine si sono spente con l'arrivo dell'anno nuovo.
Anche i personaggi del Presepe si sono ritirati, ognuno alla propria vita e ognuno per la propria strada.
La grotta di Betlemme domani mattina sarà priva anche del bue e dell'asinello che, nel pieno rispetto della tradizione, saranno gli ultimi ad abbandonarla.
Anche quest'anno è stato bello incantarsi ad osservare in silenzio il Presepe.
Anche quest'anno il bambinello più lungimirante di tutti gli uomini ha promesso al mondo intero che gli darà una mano per diventare migliore.
Anche quest'anno, come ogni anno, qualcosa è finito e qualcos'altro è cominciato.
Ciò che se n'è andato lo abbiamo bruciato nel caminetto acceso delle cose vissute, e ciò che invece è arrivato, lo abbiamo bagnato di ottimismo con lo spumante stappato il primo dell'anno.
Ma tra le sorprese più belle che stanotte rivedo nei fotogrammi di queste festività, ci sei tu, con la tua famiglia straordinaria e le tue bambine speciali.
Vivere il Capodanno insieme a voi è stato bellissimo.
Altro...che Calvario.
Altro...che Via Crucis.
Le nostre vite ci impongono oramai di vederci veramente poco, e adesso che anche la quotidianità ci ha imposto di allontanarci dalla quiete di quella grotta, tutto diventa ricordo da suggellare e rievocare quando tornerà la luce del giorno.
D'altronde è solo la notte che archivia, è solo la notte che conclude ed è solo la notte che salva con nome immagini e video che ci hanno reso felici.
Potessi vi abbraccerei ancora.
Andrei a rifare il muschio e riaccenderei nuovamente le luci sul Presepe vivente che abbiamo rievocato.
Metterei di nuovo ogni statuina al suo posto, in particolare per rivedere te in cucina a preparare la colazione per tutti.
Aspettare che arrivi la fine di un'altra giornata intensa vissuta insieme e augurarsi la buonanotte davanti al camino che sta riducendo in cenere tutto ciò che ha bruciato per tante ore.
Ma stanotte è troppo buia per riuscire a rivederti qui.
C'è troppa pioggia silenziosa che la bagna e troppo freddo umido per riuscire e riscaldarla.
Aspetterò il mattino, come ho aspettato l'anno nuovo, convinto che ci ritroveremo presto a raccontarci pregi e difetti delle nostre vite così lontane.
Noi, simili e diversi, deboli e forti, fratello e sorella dentro un Presepe abitato da tante comparse che attendono come noi un giorno nuovo, quello caldo, quello col sole, quello che renderà tutti veramente migliori.
Buon rientro a casa sorellona mia.




meraklidikos@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento