lunedì 13 aprile 2020

Trascorro la maggior parte delle ore che compongono queste giornate, osservando una strada e fumando foglie di tabacco essiccate.
Non vedo passare nessuno, qualche automobile, qualche ambulanza, qualche anima solitaria alla ricerca della sua libertà.
Dormo poco e mangio tanto, leggo poco e scrivo tanto.
Costruisco panchine in pallet e pianto gerani nuovi.
Canto testi di parodie che prima compongo con Eleonora e dopo suono  con la chitarra.
Pulisco, lavo, mi prendo cura di ICE, di me, di lei, della mia casa, del mio garage, della mia cantina.
A giorni alterni lavoro e quando non lavoro guardo il telegiornale.
Quando finisce il telegiornale "La casa di carta" e quando finisce la "La casa di carta", stampo banconote di pensieri che mi accomunano ad un mondo ferito che come me non riesce a guarire dalla monotonia di questa vita imposta e lucchettata.
Per quanto tempo ancora durerà questo calvario?
La Pasqua è già finita ma della luce io non ho visto neppure l'ombra; a quanto pare la resurrezione che tutti aspettavamo è ancora ferma alla Quaresima.
Quante bugie...
Quante statistiche falsate...
Quante verità nascoste da scoprire...
Mi addormento sempre con un bacio e al mio risveglio me ne ritrovo puntualmente due: forse è questa la resurrezione che tutti non avremmo dovuto aspettare per così tanto tempo.
Quando tutto questo sarà finito, forse saremo la luce che volevamo, il sole inaspettato o la pioggia dovuta.
Quando tutto questo sarà finito, forse saremo uomini meno soli, capaci di abbracciare anche il nostro peggior nemico.
Quando tutto questo sarà finito, forse torneremo ad essere quello che eravamo, ma di certo saremo più vecchi di qualche mese passato a sperare di venirne fuori.
Mesi lenti che non dimenticheremo, giorni fragili che resteranno per sempre, ore troppo lunghe per riflettere e secondi troppo brevi per lasciarli andare.
Chiudo gli occhi e mi mancano i ragazzi.
Il tempo che ho sprecato rimanendo recluso in casa invece che come uomo libero da loro, sarà la sola triste rinuncia a cui avrò dovuto obbedire controvoglia, quella che nessuno potrà mai restituirmi: notte a tutti.




meraklidikos@gmail.com

1 commento:

  1. Questo momento non capiterà MAI più a nessuno di noi.
    Non ci si potrà MAI più fermare all'unisono!
    Non avremo MAI più la possibilità di giocare ai funamboli con le nostre vite!
    È questo, appunto, l'attimo del TEMPO SOSPESO.
    Siamo sospesi in una condizione di attesa.
    Quell'attesa di un qualcosa che modifichi ciò che è stato, cosi bruscamente e brutalmente già modificato.
    Si avrebbe voglia di leggere, ma non se ne ha la forza!
    Si avrebbe voglia di fare tutto ciò che avremmo voluto fare , se avessimo avuto del TEMPO a disposizione, ma non abbiamo energia a sufficienza!
    È come se fossimo sospesi in un tempo gravitazionale che non subisce attrazioni e repulsioni ma che per una strana forma di equilibrio, regge le nostre paure e le nostre ansie.
    Segue la sua orbita, a noi ancora del tutto sconosciuta.
    Difficile pensare alle conseguenze.
    È lui che ci rincorre o siamo noi che rincorriamo lui?

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