martedì 8 novembre 2022

Ho letto il suo libro, la sua storia, ciò che ha fatto per arrivare fin qui.
Non capisco perché chi non crede nel Presidente Meloni e nella coalizione che la sostiene, debba sminuire ogni scelta politica che questo governo possa fare.
Non capisco il perché di tanta rabbia con cui tutto viene ricondotto ad un capitolo storico che ha scritto decenni del nostro paese, ma che oggi sarebbe del tutto fuori luogo e non contestualizzato.
Non capisco come mai c'è una grossa percentuale d'italiani incapace di comprendere che questo governo è stato voluto da una percentuale d'italiani ancora più alta, consapevolmente e nel pieno rispetto delle regole d'ingaggio previste dalla Costituzione.
Non capisco come abbiamo fatto a farci governare da legislature tecniche mai scelte dal popolo sovrano, susseguitesi per apparenti scelte presidenziali a sfondo popolar democratico.
Non capisco perché quella stessa percentuale di caproni che oggi lamenta il timore del Fascismo che avanza, non si è mai lamentata quando i mausolei che li rappresentava fino a ieri non ha fatto che sminuire le opposizioni senza emanare un decreto legge da ricordare nella storia del nostro paese.
Non capisco perché la classe politica che questa donna ha asfaltato ovunque nelle urne, ha sempre utilizzato la parola "democrazia" come chiave essenziale per salvaguardare la Carta Costituzionale, ed oggi che al governo c'è chi è stato chiamato in causa dal popolo per assecondare la stessa tutela, debba essere messo alla gogna in quanto antidemocratico.
Non capisco perché delle tre S che dovrebbero sancire la conferma di una democrazia parlamentare degna di nota, si sia investito solo per il 33% in questi anni: la Sanità e la Scuola sono state attenzionate a discapito della Sicurezza, divenuta un optional secondario da scegliere nel progettare un Italia diversa.
Non capisco perché poi si lamentano se rubano le auto, svaligiano le case, spacciano sotto casa e i femminicidi aumentano.
Non capisco perché in conseguenza di tutto questo, la sola frase che si è in grado di ripetere è: "Ma dove cavolo è la Polizia quando serve?".

Sapete invece cosa capisco?
Il perché di persone che mi erano amiche su Facebook ed oggi non trovo più nell'elenco degli amici.
Capisco perché l'unica cosa che resta ai rappresentanti dei governi non eletti dal popolo, è quella di appellarsi al rischio del ritorno delle camice nere per strada, intimoriti dai manganelli che vedono (solo loro) e dai canti fascisti che sentono (solo loro).
Capisco la rabbia inaspettata della sconfitta, avvenuta dopo una campagna elettorale in cui quotidianamente si ripeteva di aver già vinto.
Capisco la bassezza di sgomberare un rave party, la mortificante decisione di monitorare con regole più attente gli sbarchi e lo scempio di garantire a una giustizia di solo pane e acqua chi massacra a martellate una moglie, una mamma, una donna, ma fatevene una ragione.
Il vostro assurdo liberismo democratico, il vostro ridicolo perbenismo garantista e la vostra finta condizione sociale apparentemente generosa nei confronti delle fasce deboli, adesso verrà seriamente messa a dura prova.
Capisco inoltre che siete tutti missionari e volontari verso i più deboli, fino a quando non toccano i vostri portafogli, ma il tempo delle finzioni è finito.
Chi non la pensa come voi è Fascista, non ha diritto di replica: e questa sarebbe la democrazia in cui credete?
Bugiardi.
Bugiardi.
Bugiardi.

Io sono con Giorgia: io sono con una madre, con una cristiana, con una italiana.
Io sono con un bulldozer della politica che sicuramente merita di governare questo paese ferito dal finto perbenismo, perché la fetta più ampia degli italiani ha deciso così.
In bocca al lupo Giorgia.




meraklidikos@gmail.com

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