mercoledì 6 luglio 2022

Sembra scontato, ma non si può scrivere una vita prima di viverla.
Non è di certo un romanzo, immaginato prima nei tuoi sogni e trasformato poi in un libro da condividere.
Una vita può vestirti da invincibile e poco dopo renderti perdente.
In pochi attimi puoi riscoprirti soddisfatto di ciò che hai costruito e nella metà degli stessi attimi ritrovarti sotto i ponti della disfatta a causa di errori mai compiuti...o forse si.
Una vita la capisci in un pomeriggio di luglio, quando tutto diventa silenzio e non hai nessuno che ti ronza intorno.
Sei lontano dal tuo lavoro, lontano dalle tue passioni e lontano da ciò che corre sempre e sbiella puntualmente ogni emozione.
Ti ritrovi sdraiato in terrazzo sopra un lettino di stoffa grigia a bere una birra scura.
Davanti agli occhi solo pochi alberi, il cielo azzurro e qualche nuvola che viene e che va.
Sul tuo petto dorme la vita che non ti aspettavi.
Sul tuo cuore batte forte un altro cuore, a tempo di pace, di grazia, di perdono per ciò che merita perdono e di rivincita per ciò che impone rivincita.
La vita merita amore, sempre, perché non esiste e non potrà mai esistere un rancore così grande capace di trasformarla in una vendetta.
La bellezza di ciò che rinasce è infinito puro, da addormentare a suon di canzoni dolci e da risvegliare con sorrisi sinceri.
E allora sì che si ricomincia davvero, quando sei obbligato a lasciare birra, alberi e cielo e tutto è nuovamente in piedi pronto a gattonare ancora.
Con la forza dovuta e l'entusiasmo giusto, riprendi in mano i giochi colorati che tanto piacciono a chi ti sta nuovamente insegnando che cos'è il paradiso.
Ricominci a stancarti sul serio, ma tocchi con mano la felicità, quella vera.




meraklidikos@gmail.com

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