mercoledì 8 giugno 2022

Un caro compagno di viaggio a cui tengo molto, in queste ore mi ha confessato che la "poetica della gioia" (così l'ha definita) con cui racconto in modo disordinato la mia vita, a suo modo di vedere è contagiosa.
"Poetica della gioia": meno male che almeno è disordinata, perché se non lo fosse, raccontata così, sembrerebbe perfetta.
Mi chiedo allora cosa può significare definire poetico un pensiero, cosa rende un racconto simile a una poesia e cosa può far convogliare a nozze il contenuto di una mera riflessione con la grazia della gioia che può trasmettere.
Mi chiedo se ciò che capita è frutto esclusivo della involontaria e fortunosa capacità di toccare il cuore di chi legge, oppure nasce dalla fame famelica di poesia di cui tutti soffriamo da troppo tempo.
Mi chiedo ancora cos'è la gioia, quella vera, quella che ci rende tutti uguali, scarichi di pensieri e dediti a sorridere senza rimanere incantati a risolvere problemi e algoritmi futili.
Sarebbe fantastico trasformare le nostre vite in prose e sonetti da scrivere convertiti in rime e poesie da recitare.
Stampare le nostre gioie dentro rilegati di ottimismo capaci di donare ad ogni scrittore prima e a ogni lettore dopo, poesia e gioia.
La verità è che non siamo tutti scrittori, ma neppure tutti lettori.
Così come non possiamo tutti riconoscerci nella poesia come nella gioia.
Nel mondo in cui viviamo c'è bisogno di pagine e inchiostro, di occhi che leggano e voci che raccontino, di orecchie che ascoltino e mani che stringano.
Nel mondo in cui viviamo c'è bisogno di gioia, e se qualcuno ogni tanto riuscisse a trasformare la propria felicità in poesia, farebbe un dono raro ad ogni suo compagno di viaggio.
Non è semplice essere sempre allegri, e non è neppure semplice trasformare tutto sempre in poesia, ma sono certo che ogni uomo può diventare contagioso di gioia, senza mascherine simboliche e tamponi obbligatori.
La poetica della gioia possiamo cominciare a raccontarla con la nostra vita.
Quello che ne verrà lo vedremo dopo.
Grazie Valentino.




meraklidikos@gmail.com

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