domenica 10 maggio 2020

La pelle di una mamma non è mai come la pelle di una qualsiasi altra donna.
Accarezzarla mentre la si guarda negli occhi è l'emozione più grande riservata agli uomini a cui è stata data l'opportunità  di sperimentarlo.
La mamma ha un profumo mai sentito, è un'essenza che solo pochi olfatti possono riconoscere.
Non è limone, non è lavanda, non è cannella, non è vaniglia.
Il profumo di una mamma è fragranza pregiata riservata esclusivamente ai propri figli.
Le braccia di una mamma non sono come le braccia delle nonne, delle zie, degli amori trovati e abbandonati.
Sono braccia poderose in grado di scoprire tutti i segreti, cariche di una potenza capace di alzare ogni peso inaspettato e forti a tal punto da riuscire a scacciare brutti sentori e inaspettati presentimenti.
Le gambe di una mamma non smettono mai di correre; possono essere claudicanti e segnate dal tempo, ma corrono, si piegano, si rialzano e ripartono, per venirci incontro o per allontanarsi, sempre e solo compiendo la volontà di noi figli, registi e scenografi delle commedie che imponiamo loro di recitare.
Pelle...
Profumo...
Braccia...
Gambe...
Provate a chiedere a chi la mamma non ce l'ha più cosa desidererebbe rivivere tutte le volte che la sente troppo lontana.
Accarezzare la sua pelle, sentire il suo profumo, fare il pane e la pasta con la ciccia delle sue braccia o sedersi e abbracciarla stando sulle sue gambe stanche.
Una mamma non muore mai, la si sogna e la si incontra, la si vive in ogni ricordo senza mai smettere di desiderarla.
Tutto questo intenso e misterioso vivere, diventa risposta inesorabile per chi ancora non è stato in grado di sincerarlo.
Ogni mamma è amore, ma è l'amore ad essere rappresentato dall'essere mamma.
Qualcuno diceva che l'amore di una mamma è cieco, e se è vero che Dio è amore e l'amore è cieco, vorrà dire che la mamma è Dio.
E allora che l'amore sia manna per tutti.
Che ogni figlio innamorato come me della sua possa continuare a sorridere per averla così bella e che ogni mamma volenterosa si goda la sua festa deliziando ancora una volta mariti, figli e nipoti di quella che rimarrà per sempre la sua dote migliore: cucinare!
Auguroni mà...




meraklidikos@gmail.com

3 commenti:

  1. Caro ROCCO TI sei mai chiesto quante volte ai nominato il nome MAMMA TANTE volte ti abbracciavo al mio cuore lo sentivo OGNI volta con amore tua mamma

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  2. Grazie Rocco...parole commoventi.

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  3. E arriva un giorno in cui ti senti parlare come lei, cucini come lei, ti lamenti come lei, canti come lei, insegni come lei, scrivi come lei, piangi come lei. E a ogni passo capisci tutto quello che una volta hai criticato. E capisci i limiti, le sfide, le preoccupazioni, le paure. E ringrazi per il fatto che sia stata lì, accompagnandoti da vicino, curandoti, vegliando su di te. E ringrazi i suoi sacrifici, il suo tempo. Arriva un giorno in cui ti guardi allo specchio e la vedi. Perché per qualche mese siamo stati dentro di lei, ma lei sarà per sempre dentro di noi .
    G.G

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