mercoledì 20 aprile 2022

Sembra uno di quegli scherzi del destino contro cui ogni tanto ci capita di sbattere il cuore.
Oggi partirete alle 13:10, lo stesso binomio numerico che ricorda la mia data di nascita.
Il binario ancora non lo conosciamo, ma certo non sarà il 73.
D'altronte la vita è questo, giocare a fare i bambini cercando di trovare sempre qualcosa che ci diverte.
Numeri, colori, spazi e immagini, tutto ciò che può farci sentire vivi dentro un tempo troppo spesso ammazzato dalle abitudini che annoiano maledettamente.
L'unica differenza che ci rende diversi dai bambini, é la consapevolezza che non possiamo avere sempre tutto.
Quel 73 completerebbe una combinazione perfetta, e quindi ancora una volta dobbiamo accontentarci.
I bambini invece puntano sempre al massimo quando giocano, auspicando nella conquista della gioia totale e delle emozioni a crepapelle che tanto li rendono unici.
Siamo stati bene insieme, magari non perfettamente in armonia durante tutto il tempo trascorso, ma d'altronde...non si può avere tutto.
Eppure il vostro ritorno all'infanzia mi fa ben sperare.
Io, per fortuna o forse no, dovrò farne ancora molta di strada per capire che puntare al massimo è quello che meritiamo, ma voi siete comunque avvantaggiati dalla vostra età, quella che avete conquistato a suon di sacrifici e rinunce.
Perdonate allora ogni mio gesto impulsivo, ogni mia parola non voluta e ogni mia incomprensione involontaria.
Devo crescere, invecchiare come voi e imparare a puntare al massimo per ritornare ad essere un bambino dolce e perfetto.
Paradossale, lo so, ma quanto è difficile fare ognuna di queste cose, tutte e tre insieme poi...
Allora al diavolo le attenuanti e viva Dio per i sorrisi che ci siamo scambiati.
Meglio custodire due numeri su tre che percentuali peggiori.
Se poi in quei due numeri c'è anche il sigillo di una data che ricorda la mia data di nascita, meglio ancora.
In quel mese e in quel giorno mi avete donato la vita, e non importa ricordare l'anno in cui tutto questo è avvenuto, ma provare a ricercare sempre la felicità in tutti quelli che lo hanno seguito.
Grazie mamma e grazie papà, per ciò che siete e per ciò che sarete.
Non è sempre facile, ma è sicuramente sempre stupendo potervi riabbracciare per trascorrere ogni attimo delle mie giornate insieme a voi.
Gli anni passano troppo in fretta, ed è grazie al tempo che invecchia tutti che impariamo a rispettare le rughe che ci disegnano le fronti.
Questa Pasqua è servita a capire che continuerò a dirvi quanto vi amo per sempre, senza limiti e restrizioni.
Magari continuerò a farlo più spesso per iscritto e meno dal vivo, come sempre.
Vi prego, una volta tanto non lamentatevi ma accontentatevi felici, perché finalmente abbiamo assodato che la perfezione non esiste.
State pur certi, però, che io continuerò a ricercarla tutti i giorni per raggiungere la vostra dolce completezza.
Buon viaggio di ritorno a casa: VI AMO.




meraklidikos@gmail.com

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