domenica 2 febbraio 2020

Alla fine di quella presentazione Mariolina mi chiese cosa avrei scelto se qualcuno mi avesse obbligato a decidere tra due grandi sogni, l'uno già realizzato e l'altro da realizzare: il mio primo libro o una Ferrari vera.
Me li presentò davanti, porgendomeli alternando "Una notte al centralino" ad un modellino rosso fiammante di una 550 Maranello.
Eravamo in una meravigliosa libreria di Potenza.
Per gli occhi del pubblico in sala, Mariolina era una giornalista incantevole, affermata e di bella presenza, ma per i miei non era solo così.
Avevamo trascorso insieme infanzia e adolescenza, lavoro e vacanze, viaggi e animazione; con lei e altri amici presenti quel giorno, negli anni passati eravamo stati artefici di numerosi spettacoli teatrali.
Regista lei e attore protagonista io di risate a crepapelle alternate a lacrime emozionanti.
Sapeva benissimo quanto amavo quel cavallino rampante e la sua provocazione era giustificata e doverosa, visto l'amore che avevo decantato a favore del mio libro negli ultimi mesi.
- Scegli, il tuo piccolo grande sogno di carta o questa fuoriserie?
Nessuno si accorse che tra le sue mani non c'erano un modellino e cento pagine di vita, ma ciò che è lecito sognare e ciò che potresti realmente trovare quando decidi di svegliarti.
Dentro un libro ci sono gli stessi interni in pelle pregiati di un desiderio, gli stessi cavalli motore utili a correre in pista, la stessa tenuta di strada che ti capita di verificare quando la penna non ti porta sempre dove vorresti.
Dentro un libro puoi trovarci la passione e l'adrenalina, l'eleganza e la cura, la finzione e la realtà: le pagine di un libro autobiografico sono la carta di circolazione dell'uomo che l'ha scritto.
Ci guardammo lucidi nei nostri occhi chiari, consapevoli entrambi di conoscere la risposta che stavo per confermarle.
Allungai la mano sulla copertina della mia notte e tutto divenne giorno tra gli applausi di chi, come noi, aveva deciso di concludere quella presentazione riconoscendole il valore che realmente meritava: grazie Mariolina.   




meraklidikos@gmail.com

2 commenti:

  1. Quindi il tuo sogno è viaggiare ( o addirittura esserne proprietario) a bordo di una roboante e fiammeggiante "Testa Rossa"?
    Possedere il MOTORE PER ECCELLENZA, quello che riconosci a distanza, quello che svanisce al tuo sguardo dopo pochi istanti , perché impegnato a "schizzare" via...
    Quello che ti dà importanza, ti fa sentire forte e realizzato...
    Non so, non ho mai compreso fino in fondo questa identificazione ( molto maschile).
    Penso, comunque, che esistano persone che riconoscono in questi gioielli un'arte della meccanica.
    Allora tutto cambia....
    Ritornando alle origini del di scorso, l'importante , secondo me, non è su cosa viaggi, ma se viaggi, con chi viaggi e soprattutto se riesci ad andar lontano.

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  2. Non sono dedito a rispondere ai commenti da voi condivisi sul blog, ma questo merita una conferma.
    Si, il mio sogno è e sarà sempre quello di viaggiare a bordo di una vettura che abbia il "motore per eccellenza", quello che riconosci a distanza perchè tuona e infiamma.
    Quando le distanze percorse non saranno lunghe, proverò ad accontentarmi delle bellezze che mi sarà capitato certamente d'incontrare.
    Felice domenica di Febbraio a tutti.

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