mercoledì 12 febbraio 2020

A chi di voi non è mai capitato di inserire una musicassetta della TDK dentro un radione degli anni '80?
Credo tutti, a parte i più giovani.
Quello che ricordo del mio TREVI erano i tasti con cui regolavo lo scorrere dei nastri.
C'era il Signor PLAY che avviava ogni emozione, coniugato con la Signora PAUSE che a richiesta le interrompeva.
I testimoni di questa coppia affiatata erano il cavaliere REW e e il conte FF, il passato certo e il futuro incognito, in quanto tutte le volte che li chiamavi in causa, non sapevi mai il punto preciso in cui avresti recuperato la canzone sospesa.
I terminali esterni di quello stereo erano l'EJECT e il REC, i bravi della musica promessa; l'uno ti apriva il mondo per estrarre quei sogni, l'altro pareva inutile e pericoloso, in quanto colorato rigorosamente di rosso.
Il REC dovevi abbracciarlo al Signor PLAY, e tutto sarebbe diventato matrimonio civile su cui registrare ogni sorta di vocale o musica.

A confondere le idee al passato e al futuro, invece, ci pensava Monsieur REVERSE ogni volta che veniva chiamato in causa.
Quando mi capita di rivedere quelle radio, sento che il rumore di quei tasti torna a farmi visita, come fossero i comandi di un tempo vissuto che non mi appartiene più, in cui tutto è stato riavvolto e riascoltato, sospeso e riavviato, espulso e rimesso in gioco.
Siamo musica che scorre sopra nastri smagnetizzati: non perdiamo tempo a riascoltarci, piuttosto registriamo pezzi nuovi capaci di emozionare ancora.




meraklidikos@gmail.com

5 commenti:

  1. Se potessi riavvolgere la pellicola rivivrei attimi favolosi di quegli anni 👍

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  2. Ne avevo talmente tante di quelle cassette bei tempi

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  3. Miiiii
    Anch'io da giovane, quando bevevo solo latte e la birra non occupava ancora spazio in nessun ripiano del mio frigo, avevo una radio!
    Il magico radione Brionvega !
    Me lo portavo di stanza in stanza, con la speranza che mio fratello non se lo fregasse per pomiciare, in camera sua, con una delle sue tante fiamme.
    Interi pomeriggi a studiare Vico, con i suoi corsi e ricorsi.
    Aprivo il libro e cercavo concentrazione tra le righe delle sue pagine, cullandomi tra le note della musica riprodotta dal mio radione.
    La mamma urlava:
    - chiudi quella radio o abbassa il volume!
    Come puoi studiare cantando ..
    Ma io non riuscivo a darle retta.
    Bono con la sua 'With or Without you" o i Durand Durand con "Ordinary World" erano molto più affascinanti ed attraenti dei filosofi dell'epoca o di un'espressione algebrica.
    E poi sognavo, sì, sognavo!
    Perché all'epoca la fantasia viaggiava molto più velocemente di quanto viaggi ora su youtube
    Che tempi, che ricordi!
    Un mangiacassette, un po' di musica e la mente ripercorre i suoi dèjà vu!
    Grazie....
    Grazie davvero!
    G.G

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  4. Grazie a te per questo tuffo meraviglioso nel passato che ci hai regalato...

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