martedì 21 gennaio 2020

Sapete cosa hanno raccontato ai miei figli in questi giorni?
Che a Potenza una ragazza è stata brutalmente malmenata da due ragazzini per aver esternato il suo desiderio di sentirsi più uomo che donna.
Che a Vaglio di Basilicata un ragazzo ha perso la vita investito da un'automobile guidata da un tifoso che osannava una fede calcistica diversa dalla sua.
Che a Carcare un figlio ha ucciso con un fucile la madre prima di suicidarsi, lasciando vicino al suo corpo un biglietto sopra cui c'era scritto che non ce la faceva più.
Che ad Acilia una donna di 30 anni ha partorito in casa la sua bambina e poi l'ha ammazzata.
Che a Mestre una mamma si è data fuoco davanti al tribunale perché esausta di trattare l'affidamento della figlia minorenne con gli organi competenti.
Mi chiedo se la colpevolezza mediatica è fondata oppure muove i joystick della play-decadence senza accorgersi delle vite che sta perdendo.
Il diritto di essere messi al corrente di una tragedia per evitare che si ripeta, conta forse meno del diritto da garantire ad un adolescente di vivere il suo mondo lontano da questo triste bollettino di guerra?
La morte sta alla cronaca come la vita alla serenità dell'animo, nella proporzione perfetta di una matematica che non riesce più a far tornare alcuna operazione morale.
Questo viaggio merita un cambio di binario, una discesa, una sosta silenziosa goduta da tutti, capitreno e controllori, passeggeri paganti e pendolari abusivi, manutentori attenti e addetti alle pulizie.
Fermiamoci, abbandoniamo questo pellegrinaggio pericoloso e lasciamo che i vagoni ospitali delle nostre giornate deraglino senza passeggeri: lontano dalle stazioni che ci proteggono, non sarà impossibile immaginare una quotidianità priva di tragedie che non dovrebbero mai accadere in nessun posto del mondo.




meraklidikos@gmail.com

3 commenti:

  1. È più facile parlare di drammi e di negatività,quando invece bisognerenne imparare a diffondere quanto di bello accade. Siamo proiettati in un futuro che non ci sorride,che non ci fortifica davanti a situazioni drastiche come queste senza sapere che al di là di un muro che separa due mondi ce n'è uno alquanto interessante fatto di pace,di gente che lotta per la vita,che pagherebbe milioni per condividere attimi di felicità.Ma quanto costa la felicità oggi? Per fortuna non ha alcun prezzo..ha solo da pagare quello che l'uomo stesso distrugge. Impariamo a cogliere il bello,il giusto e il sano di questo mondo,fatto di gente che pensa positivo.

    RispondiElimina
  2. Ai ragione se si va avanti così non ci sono parole poveri noi TUTTI che fine anno fatto i valori che ANNO insegnato i nostri genitori TI AUGURO buona giornata

    RispondiElimina
  3. Play-decadence. Non serve dire altro...

    RispondiElimina