sabato 25 gennaio 2020

Ho letto di tutto sui viaggi in treno.
A dire il vero ho scritto anche tanto, ma quello con cui vorrei giocare stamattina ha un valore diverso.
Scrivo di sera quello che voi leggerete domani mattina; in altri termini sono in viaggio da Roma per Torino, perso dentro una foto scattata di mattina dal mio collega Pino, in un giorno diverso da quello in cui voi leggerete ed io scriverò.
Ovviamente anche i disegni furtivi che ospitano i finestrini del mio viaggio serale, non appartengono a quelli incorniciati la mattina in cui è stata scattata la foto, e non apparterranno neppure a quelli che vi capiterà d'immaginare quando cercherete di capire dove voglio arrivare.
A parer mio l'interpretazione del tempo non è legata alla luce o al buio, a un'alba o a un tramonto.
Di notte ci capita di sognare più o meno come di giorno ci capita di distrarci, eppure tutti ci convinciamo che la notte è fatta per dormire ed il giorno per rimanere svegli.
Detto questo è doveroso sottolineare che esiste indubbiamente un bisogno fisiologico di recuperare se stessi riposando un certo numero di ore, ma di pari passo bisognerebbe far tesoro del tempo in cui i nostri occhi sono aperti per continuare a sognare comunque.
Ecco che arriva il treno, con i suoi cambi di velocità, con le sue voci alternate e con  i suoi posti a sedere talvolta liberi.
Stazioni e ripartenze, realtà e sogno, luci e ombre; dentro ai treni scorrono i ricordi di quello che abbiamo lasciato se stiamo tornando a casa e le speranze di quello che ritroveremo se da casa ci stiamo allontanando.
Il tempo scorre veloce come un treno: senza volerlo qualcuno da sempre ha usato questa massima per raccontarlo. Sogno notti come giorni e giorni come notti; finestrini come dipinti e dipinti come finestrini; treni senza mete e orologi senza batterie.
Sogno di scrivere senza preoccuparmi di quando sarà letto ciò che scriverò, perché quello che rimarrà dentro le righe dei miei pensieri, saranno solo vagoni stracolmi di sogni trainati da una motrice che si chiama passione.




meraklidikos@gmail.com

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