Sogni di
gente comune, che si svegliava presto all'alba per andare a guadagnarsi un
futuro fatto di lavoro prima e speranza dopo, in un tempo lontano, o forse
neanche tanto, dentro il quale tutto correva più velocemente degli uomini, ben allenati, ma solo apparentemente pronti a percorrere tutte le
maratone durante la loro esistenza.
Gli anni
trascorrevano tra sconfitte involontarie e vittorie conquistate, nella forzata
privazione di non potere sempre raccontare quello che accadeva, come tasselli sparsi dentro contenitori arricchiti dal desiderio di risentirsi uniti in unico grande
mosaico da costruire; una comunità modellata dalla storia che avrebbe
immortalato il paese più bello del mondo nella forma di uno stivale perfetto.
In
principio erano Regni decorati dalle regalità o Gran Ducati adornati
dall'eleganza; oggi sono Regioni, le nostre Regioni, ritagli di un puzzle
custodito da orme e monumenti, rievocazioni e tracce, emozioni e brividi
tramandate da racconti che rimarranno stampati nei ricordi di ognuno.
Viviamo
dentro una penisola galleggiante, una nave da crociera stabile ed immobile abitata da
gente sincera capace di amare il proprio passato per preservare il proprio
futuro: un atollo consolidato da boe a forma di uomini che parlano dialetti diversi e danzano balli
antichi.
In cucina
pietanze rare dentro attrezzi del mestiere sempre caldi che amalgamo l’orgoglio
della propria unicità al generoso desiderio di raccontarlo, dentro la metafora
perfetta di una storia da raccontare: grolle valdostane per rievocare amicizie
o fujot piemontesi per consolidarle; pesto ligure verde speranza e risotti
lombardi mai scotti, baccalà alla veneta confinante con mele trentine,
tortellini o cappelletti, fiorentina o saltimbocca, 'nduja o seadas, abbacchio,
pizza, puccia, arancini, panzerotti.
Non sarà importante
di chi o di cosa continueremo ad essere figli; dipingeremo ancora i nostri
confini di azzurro come il mare che li bagna, e riempiremo i laghi e le
montagne delle storie che ognuno vorrà continuare a scrivere con pennellate di
buon senso.
Rimarremo
uomini e famiglie, paesi e città, Regioni e Nazione.
Siamo tasselli
di un mosaico più ampio chiamato Italia che tutto il mondo continuerà ad
invidiarci, ed è questa la ragione per la quale non dovremo mai smettere di sentirci
orgogliosi di farne parte.
L'Italia è bella e va vissuta. Viviamone di orgoglio e raccontiamola al mondo intero. Ora vado a cucinare mi hai fatto venir una gran fame.😄😋😘
RispondiElimina